Il Nuovo Codice della Strada sta per mangiare il panettone, perché dovrebbe passare al Senato a ore e quindi essere pubblicato sulla Gazzetta ed entrare in vigore prima di Natale.
Il Nuovo Codice della Strada ha avuto un iter lungo, oltre sei mesi dal passaggio alla Camera al Senato, e porta con sé molte novità anche per stare appresso alle volontà UE di ridurre gli incidenti entro il 2030 e ridurre le spese sociali.
Importante è segnalare subito che dal prossimo anno dovrebbero esserci degli aumenti per le multe, dovute non al nuovo Codice della Strada bensì all’adeguamento dell’inflazione. Tutto è nelle mani dei ministri della Giustizia, dei Trasporti e dell’Economia. L’aumento ipotizzabile si aggirerà al 2,5%, comunque non poco anche se l’aumento due anni fa fu bloccato dal governo "in considerazione dell'eccezionale situazione economica". Lo rifaranno? Giusto per entrare un po’ più nel merito il divieto di sosta dovrebbe passare da 42 a 43 euro; il superamento dei limiti di oltre 10 km/h e non oltre i 40 km/h da 173 a 177 euro, sempre il superamento dei limiti oltre i 60 km/h da 845 a 866 euro. Sempre che non ci siano sorprese dell’ultima ora, positive o anche negative.
L’associazione Altero Matteoli per la Libertà ed il Bene Comune a Palazzo Pirelli a Milano ha affrontato molti aspetti legati al nuovo Codice della Strada: dall’inasprimento delle sanzioni per chi guida in stato di alterazione alcolica o sotto l'effetto della droga alle nuove regole per l'utilizzo dei monopattini elettrici, con obbligo assicurativo e uso del casco. Ma anche ha voluto mettere in evidenza la sospensione e il ritiro della patente per chi usa il cellulare alla guida e la responsabilità del proprietario del veicolo a controllare la scadenza assicurativa.
Sul nuovo Codice della strada in questa occasione si sono confrontati alcuni dei rappresentanti del settore e merita sentire le loro considerazioni.
L'Associazione Matteoli rilancia alcune linee guida dell'allora ministro Altero Matteoli in materia di sicurezza stradale. Una campagna di comunicazione, pubblicità progresso, per accompagnare l'entrata in vigore delle nuove regole. Una severa azione di controllo da parte delle forze di polizia preposte, investendo su telecamere e Intelligenza Artificiale, per far rispettare le nuove regole della strada. Inserire, infine, la conoscenza del Codice della strada nei programmi didattici delle scuole dell'obbligo, di primo e secondo grado, per favorire l'educazione stradale delle nuove generazioni.
A dare il benvenuto ai partecipanti sono stati alcuni rappresentanti istituzionali di primo piano, tra cui Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, che ha aperto i lavori sottolineando l'importanza della sicurezza stradale, e Carlo Maccari, deputato e coordinatore di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia, che ha portato il saluto del suo partito. Il vicepresidente dell’associazione Altero Matteoli, Federico Matteoli, ha poi contribuito al dibattito con un intervento mirato sul tema della sensibilizzazione alla sicurezza. Infine, Christian Garavaglia, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, ha introdotto i temi principali dell'incontro.
Sono intervenuti il deputato Salvatore Deidda presidente della Commissione Trasporti; Stefano Maullu deputato e componente del Direttivo dell'Associazione Altero Matteoli; Romano La Russa assessore alla Sicurezza e Protezione Civile della Regione Lombardia; Franco Lucente assessore regionale ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile; Fabio Raimondo, deputato e capogruppo della Commissione Trasporti; Fabio Dadati coordinatore del Tavolo per la Sicurezza Stradale in Regione Lombardia; Geronimo La Russa vicepresidente dell'ACI e presidente di ACI Milano; Toni Purcaro, promotore del Tavolo per la Sicurezza Stradale ed Executive vice president di DEKRA; Franco Fenoglio consigliere di amministrazione di Ferrovie dello Stato, già presidente Unrae Truck; Carlotta Gallo, capo compartimento della Polizia Stradale della Lombardia.
“La sicurezza stradale – ha detto il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana - è un valore fondamentale per proteggere la vita di ciascun cittadino e garantire comunità più serene e sicure. Investire nella prevenzione e nella sensibilizzazione significa ridurre incidenti e promuovere una cultura di responsabilità e rispetto. Ogni piccolo gesto, dal rispetto dei limiti di velocità all'uso delle cinture, è un passo concreto verso strade più sicure per tutti. Impegniamoci, insieme, a costruire un futuro in cui il diritto alla sicurezza stradale sia una realtà condivisa”.
Parole e pensieri incontestabili ma dal Presidente di una delle Regioni più importanti come densità di traffico ci si aspettava qualcosa di più, a partire da un segnale nei confronti delle scelte comunali che stanno rendendo la vita di molti cittadini lombardi un vero inferno con limitazioni attraverso aree delimitate sempre più estese, restringimenti di carreggiate, rilevatori di velocità sempre più numerosi... blocco alla circolazione causa inquinamento dell'aria fuori parametri. Il Presidente Fontana un minimo di impegno in più sulla mobilità lo dovrebbe mettere usando anche la sua maestria legale nei confronti del Comune di Milano.
“Il Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia ha aderito con interesse alla proposta dell’”Associazione Altero Matteoli per la Libertà ed il Bene Comune” di organizzare un convegno sulla sicurezza stradale per la rilevanza sociale di questo argomento. Basti pensare alle statistiche: nel corso del 2023 nella Città Metropolitana di Milano si sono registrati 12.768 incidenti stradali, che hanno provocato 120 decessi e 16.177 feriti. Le statistiche sono state elaborate da Automobile Club d’Italia e Istat. Presto, Governo e Parlamento concluderanno l’iter del nuovo Codice della Strada: una delle principali novità è l'ergastolo della patente per coloro che guidano sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e commettono reati molto gravi durante la guida, ad esempio non fermarsi dopo un incidente”, dichiara il capogruppo Christian Garavaglia.
E qui si torna ancora al difficile rapporto tra Regione e Comune sulla mobilità. Un tema di cui bisognerebbe davvero occuparsene di più.
“In vista della nuova legge sul Codice della Strada, – afferma Federico Matteoli, vicepresidente dell’associazione Altero Matteoli - con questa iniziativa rilancia alcune linee guida dell'allora ministro Altero Matteoli in materia di sicurezza stradale. Una campagna di comunicazione, pubblicità progresso, per accompagnare l'entrata in vigore delle nuove regole. Una severa azione di controllo da parte delle forze di polizia preposte, investendo su telecamere e intelligenza artificiale, per far rispettare le nuove regole della strada. Inserire, infine, la conoscenza del Codice della Strada nei programmi didattici delle scuole dell'obbligo, di primo e secondo grado, per favorire l'educazione stradale delle nuove generazioni”.
Matteoli mette molto l’accento sull’uso dell’intelligenza artificiale e la raccolta di video attraverso telecamere. Innanzitutto bisogna tenere in considerazione che molte auto di ultima generazione ne fanno gran impiego e non c’è regolamentazione a riguardo non solo per la privacy ma anche per la gestione delle informazioni, che sono oggi vero oro nel mondo. E’ incredibile che ancora in Italia non se ne parli. Oggi le automobili moderne sono grandissimi raccoglitori di dati che vengono poi inviati a server e a sistemi di gestione tra l’altro non nel nostro Paese! Questi dati si ricorda servono tantissimo per capire e gestire business rilevanti sulla società non solo a car maker ma anche ad assicurazioni e finanza, multinazionali high tech e industria pesante.
Geronimo La Russa, Vice Presidente ACI Italia e Presidente ACI Milano, ha dato un parere positivo alle nuove norme introdotte dalla revisione del Codice, ma allo stesso tempo ha sottolineato l’importanza di affiancare alle restrizioni sull’uso dei mezzi di mobilità leggera un potenziamento del trasporto pubblico nelle città sensibilizzando i Sindaci ad intervenire in tal senso.
Il Vice Presidente di ACI e Presidente di ACI Milano è sempre sensibile alle tematiche del mondo reale. E denota sempre una grande vicinanza tra politica e cittadini.
Toni Purcaro, Vice presidente esecutivo di DEKRA e fondatore del Tavolo per la Sicurezza Stradale ha posto l’attenzione sullo sviluppo della tecnologia che già oggi può ridurre drasticamente gli incidenti stradali che sono progressivamente aumentati nelle strade urbane ed extraurbane, riducendosi sulle autostrade. Questo è dovuto alla distrazione che vede la presenza in contemporanea di soggetti molto diversi, dal pedone, al ciclista, all’automobilista ai mezzi pesanti.
Vero. Ma anche tanto dipende dalle infrastrutture. Perché non parlarne? Soprattutto sapendo quanto se ne stia discutendo anche in Germania, Paese natale di Dekra. Portare esempi concreti sarebbe stato più istruttivo per tutti. Questi incontri servono per confrontarsi, scambiarsi conoscenze. E proprio Dekra in queste ore ha svelato cosa succede in caso di crash a piccole vetture elettriche che oggi come micromobilità sono al centro dell'attenzione di molti: perché non condividere queste informazioni?
Franco Fenoglio, per la sua esperienza ultradecennale alla guida di importanti case di produzione di veicoli industriali e di ex presidente di Unrae Truck ha evidenziato come sia necessario lavorare al rinnovo del parco circolante sia di autoveicoli che di mezzi commerciali leggeri e pesanti, che in Italia hanno il doppio degli anni rispetto ad altri paesi europei. Allo stesso tempo ha lanciato un appello a che tutti i sistemi di assistenza alla guida oggi disponibili come optional sui mezzi siano resi obbligatori, ad esempio per rendere visibili gli “angoli morti” che causano incidenti spesso mortali con ciclisti e pedoni.
L'ex Presidente di Unrae Truck ha portato il solito tema del rinnovo del parco, e non poteva essere altrimenti noto l’interesse alle vendite di mezzi nuovi dell’Associazione Unrae, molto, sempre troppo, pro domo sua. E' indiscutibile che avere mezzi più freschi sia meglio per sicurezza e ambiente ma è altrettanto vero che non tutti se li possono permettere e che se ben tenuti possono ancora soddisfare le esigenze. Non si sottovaluti anche che molti mezzi che noi reputiamo vecchi in Paesi a noi vicini li considerano e molto. Nel passato e anche oggi con le limitazione in molte città agli Euro 4 e 5 assistiamo a svendite non volute con benefici economici di tanti commercianti a sfavore dei cittadini e anche del Paese.
Carlotta Gallo capo dipartimento della Lombardia della Polizia Stradale ha ricordato l’impegno profuso dalle forze dell’ordine e l’importanza della formazione scolastica, della sensibilizzazione dei giovani, dei corsi di guida, della conoscenza delle regole del codice perché i giovani ne comprendano i motivi positivi per la vita di ognuno che stanno alla base della loro introduzione.
“Per una mobilità sempre più sostenibile, inclusiva e accessibile – afferma, Franco Lucente, assessore regionale ai Trasporti e alla Mobilità Sostenibile -, c’è bisogno di regole condivise e soprattutto rispettate. Il nuovo Codice della Strada va proprio in questa direzione: l’obiettivo è garantire la sicurezza delle nostre strade e soprattutto degli utenti, quindi di tutti. I dati raccontano di un ancora troppo alto grado di incidentalità per comportamento spesso non corretti e l’abuso di stupefacenti, alcol e guida con il cellulare. Ebbene, atteggiamenti rischiosi che non possono lasciarci indifferenti. Regole più rigide permetteranno di salvare più vite: occorre adesso un lavoro di formazione e informazione verso la popolazione, in particolar modo verso i giovani. Dobbiamo essere in grado di dar vita a una cultura della sicurezza stradale largamente condivisa, comportamenti virtuosi che non sono concepiti come vessatori ma con l’unico scopo di garantire l’incolumità di tutti. Da qui parte il futuro della mobilità”.
“Le modifiche introdotte dal nuovo vanno nella direzione di garantire una maggiore sicurezza per tutti gli utenti della strada grazie all’inasprimento delle sanzioni nei confronti di chi adotta comportamenti pericolosi alla guida come l’eccesso di velocità, l’uso del telefono cellulare, la guida sotto l’effetto di alcol e sostanze stupefacenti – afferma Romano La Russa, assessore regionale alla Sicurezza -. Novità importanti, finalmente, anche per chi guida il monopattino. Già nel 2021 il nostro assessorato aveva proposto una modifica di legge al Parlamento per introdurre l’obbligo del casco, della targa e dell’assicurazione, misure doverose che entreranno in vigore con il nuovo Codice della Strada”.
Ricordiamo che secondo le statistiche di Aci-Istat nel 2023, anno in cui la presenza di veicoli sulle strade è tornata a livello pre-Covid, gli incidenti sono cresciuti dello 0,4% arrivando a 166.525 mentre i morti sono diminuiti del 3,8%, toccando quota 3.039. Importante è evidenziare che il tasso di mortalità, ossia il numero di morti per 100 mila abitanti vede la Sardegna e il Trentino Alto Adige in vetta a questa triste classifica a cui seguono Veneto, Emilia Romagna, Marche, Lazio e Puglia.
Guida distratta e il mancato rispetto della precedenza o semaforo sono gli imputati maggiori. Segue molto distanziata l'alta velocità. E a proposito di quest'ultima interessante è anche rimarcare che la Germania ha meno morti sulle strade dell'Italia nonostante abbia più veicoli e assenza dei limiti di velocità. Sempre a riguardo della velocità si sottolinea che nulla viene detto sull'innalzamento a 150 km/h, che si erano paventato soprattutto dal Ministro Salvini.
Per quanto riguarda i monopattini elettrici si segnalano nel 2023 21 decessi con incidenti saliti dai 2928 del 2022 ai 3365 del 2023. In contrazione invece le morti sulle moto mentre in crescita quelle sulle bici.
Le vittime risultano concentrate nella fascia 20-29 anni e 45-59 anni per gli uomini, oltre i 55 anni per le donne.
Infine si ricorda che in Europa nel 2023 le vittime di incidenti stradali sono state poco più di 20 mila, erano oltre le 28 mila nel 2011.
PS1 Nel mentre in Lombardia scattano i blocchi del traffico. L'Agenzia Regionale per la protezione dell'ambiente ha certificato il quarto giorno consecutivo di superamento di PM10 nelle provincie di Bergamo e Brescia e il terzo giorno a Milano. Quindi nei comuni con più di 30 mila abitanti stop alle auto più datate anche nei week end. E attenzione, niente deroga anche per chi ha aderito a Move-in. Una situazione ridicola considerando quante poche sono oramai queste auto e quanto soprattutto incide la mobilità. Oramai è da anni che si parla di altri grandi emettitori.
PS2 Incredibile la situazione a Roma: il 9 febbraio per la giornata ecologica fermano le diesel euro 6 e non le benzina sempre euro 6. Incredibile perché una Diesel Euro 6 arriva ad emettere in città anche meno del 30% di Co2 di una benzina ma attenzione il top si tocca quando si confronta una vettura a benzina super potente contro una piccola diesel: l'impatto può arrivare anche a dieci volte in meno per la diesel anche Euro 4! Ma cosa dire di un Comune che permetteva ai suoi cittadini di poter girare con auto da 600 cavalli mild hybrid senza pagare il bollo?
PS3 In occasione del nuovo Codice della Strada arriva una statistica commissionata da Anas e condotta da Csa Reserch. Ebbene, condotta su un piccolissimo campione, 4 mila persone, per un italiano su due superare i limiti di velocità non è pericoloso; il 16.4% ritiene che un guidatore esperto possa superarli. Soliti bla bla bla per ottenere visibilità spiccia e distogliere attenzione. Più serio sarebbe che Anas si preoccupasse di riparare le buche, di tenere le strade in ordine: facesse ogni anno una indagine sul gradimento delle infrastutture stradali sarebbe più interessante! A ognuno il suo mesté, come si diceva una volta!