L'invasione russa continua a minacciare il mercato petrolifero globale.
L'Agenzia internazionale per l'energia ha proposto un piano in 10 punti per ridurre la domanda globale e ridurre il potenziale di aumenti estremi dei prezzi.
Se pienamente attuate dalle economie avanzate, l'IEA afferma che le misure del piano abbasserebbero la domanda di petrolio di 2,7 milioni di barili al giorno entro quattro mesi, l'equivalente del consumo di petrolio di tutte le auto in Cina.
"Ciò ridurrebbe significativamente le potenziali tensioni in un momento in cui una grande quantità di forniture russe potrebbe non raggiungere più il mercato e si avvicina la stagione di picco della domanda di luglio e agosto. Le misure avrebbero un effetto ancora maggiore se adottate in tutto o in parte anche nelle economie emergenti", ha affermato l'organizzazione.
Le proposte avrebbero potenzialmente un impatto significativo sui conducenti, in quanto suggeriscono domeniche senza auto, alternando i giorni in cui diversi automobilisti possono guidare nelle città e riducendo i limiti di velocità.
"Come risultato dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina, il mondo potrebbe benissimo affrontare il più grande shock petrolifero degli ultimi decenni, con enormi implicazioni per le nostre economie e società", ha affermato il direttore esecutivo dell'AIE Fatih Birol, che ha lanciato il piano in una conferenza stampa con Barbara Pompili, Ministro per la Transizione Ecologica della Francia, che attualmente ricopre la Presidenza dell'Unione Europea.
Ecco i dieci punti:
• Ridurre i limiti di velocità sulle autostrade di almeno 10 km/h
consentirebbe di risparmiare circa 290 kb/g di consumo di petrolio dalle auto e altri 140 kb/g dai camion
• Lavorare da casa fino a tre giorni alla settimana ove possibile
un giorno alla settimana si risparmiano circa 170 kb/g; tre giorni circa 500 kb/g
• Domeniche senza auto nelle città
ogni domenica si risparmia circa 380 kb/g; una domenica al mese si risparmiano 95 kb/g
• Rendere più economico l'uso dei trasporti pubblici e incentivare la micromobilità, gli spostamenti a piedi e in bicicletta
risparmio circa 330 kb/g
• Accesso alternativo con auto private alle strade delle grandi città
risparmio circa 210 kb/g
• Aumentare il car sharing e adottare pratiche per ridurre il consumo di carburante
risparmio circa 470 kb/g
• Promuovere una guida efficiente per i camion e la consegna delle merci
risparmio circa 320 kb/g
• Utilizzo di treni ad alta velocità e notturni al posto degli aerei ove possibile
risparmio circa 40 kb/g
• Evita i viaggi aerei d'affari dove esistono opzioni alternative
risparmio circa 260 kb/g
• Rafforzare l'adozione di veicoli elettrici e più efficienti
consentirebbe di risparmiare circa 100 kb/g (kb/g = mille barili di petrolio al giorno).
A leggere tutto ciò sembra di ripiombare per chi l’ha vissuto agli inizi degli anni settanta. Ma quello che più mette angoscia è che il vademecum è stato steso da persone assai poco dotte in materia d'energia. Consigliano ad esempio l’uso di auto elettriche: ora secondo voi consuma di più una Panda o una Tesla da oltre 400 cavalli che pesa tra l’altro quasi tre piccole Fiat? Ma lo sanno che molte elettriche in duecento chilometri si bevono tranquillamente più di 50 kwh di energia? E sul trasporto merci: possibile che non si pensi a una razionalizzazione semmai dei trasporti via Amazon? Oppure che a nessuno sia venuto in mente di intervenire sui consumi elettrici che oggi obbligano alla riaccensione delle centrali a carbone??? Come ben sappiamo in Italia ma anche in Germania e non solo.
Sul tema enegia l'Europa e ogni singolo Stato sembra essere davvero allo sbando anche perché non c'è una visione complessiva e una vera trasparenza. MNolti continuano ad esempio a guardare alla Norvegia il cui maggiore fondo guadagna con il petrolio ma nessuno lo sottolinea; al contrario passa che questo Paese è tutto green. In Italia si dice da anni che abbiamo rinnovabili importanti come le centrali idroelettriche ma nessuno che ricordi che con le carenze d'acqua vanno sotto come si insiste sul solare non considerando che è energia anch'essa legata al tempo. In più si son dati calci a chi estrae petrolio inseguendo sogni irrealizzabili a breve. Solo prima della pandemia si aveva il petrolio a 40 dollari e sembrava ce ne fosse in abbondanza. Oggi... C'è proprio tanto che purtroppo non funziona.
Poi, detto tra di noi, oggi il gas costa 10 volte di più di quello che è costato per 10 anni e per la Russia è una situazione ideale tanto che vien da dire oltre al danno la beffa.