Negli ultimi tre giorni l’industria dell’automobile ha visto: la nascita ufficiale di Stellantis, figlia dell’unione di FCA e PSA; la presentazione del piano per i prossimi cinque anni di Renault; la mutazione di KIA nel nome, logo e…missione.
In piu' circolano sempre piu' voci sul veicolo Apple e su chi lo fara'.
A fronte di questi movimenti viene da dire che: il nuovo Gruppo Stellantis e il cambio di Kia convincono mentre è stato deludente il piano di Renault, perché è tutto un taglio di produzione, piattaforme, motori… E in più non ha spazzato via le nubi sui rapporti con Nissan e Mitsubishi. Inoltre non bisogna nascondere che il ritorno “nostalgia” della 5 elettrica è operazione vecchia, o meglio poco proiettata verso un domani che tutti si aspettano diverso soprattutto per la mobilità nelle grandi città.
Quindi delle tre operazioni si boccia quella di Renault, si promuovono quella di Kia e si rimanda per quanto riguarda il piano prodotto quella di Stellantis perché ancora da farsi mentre si promuove a pieni voti sotto l’aspetto finanziario e politico. E giusto per dare a Cesare quel che è di Cesare, John Elkann con questa operazione è entrato a pieno diretto tra i grandissimi della Fiat, al pari di Valletta e l'Avvocato, anzi a essere proprio sinceri di più.
Entrando un po’ più nella partita sono piaciute tantissimo le parole di Sung Song, presidente e Ceo di Kia: “In Kia crediamo che il trasporto, la mobilità e il movimento siano un diritto umano. La nostra visione è creare soluzioni di mobilità sostenibile per i consumatori, la comunità e la società a livello globale. Oggi iniziamo a mettere in atto questa visione con il lancio del nostro nuovo brand e della nuova strategia per il futuro”.
Kia ha come target di produrre 500 mila vetture elettrificate già nel 2027 e salire a 800 mila nel 2030. Numeri importanti che però lasciano spazi generosi ancora alle termiche e questo da un parte rassicura. Attenzione però che oltre a questo Kia ha in canna inediti mezzi basati su architetture rivoluzionarie con pianale skateboard e carrozzerie multi uso per passeggeri e merci ma anche droni. Insomma, altro che operazioni nostalgia di Renault. E non a caso circolano sempre piu' voci che sia lei la predestinata a lavorare con Apple.
Il Ceo di Stellantis, il portoghese Tavares sa che oggi l’obiettivo e la sfida più ardua è di creare un sistema di mobilità sempre più sicuro, sempre meno impattante e soprattutto alla portata di tutti. Un punto quest’ultimo che richiede non solo grandi investimenti ma anche visioni da grandi uomini e che con il minor poter d’acquisto che si delinea a causa della pandemia non sarà facile vincere.
Per tutti, anche per Apple. Ma dell'automela ne parleremo bene nei prossimi giorni perche come gia' scritto per il suo ingresso tutto dipende dai costi e della produzione.