E con questa sono già tre, negli ultimi tre anni.
Nel gennaio del 2019 una nave gemella della Mitsui OSK Lines, la Sincerity Ace, si era incendiata al largo di Oahu, anche quella volta con un carico di auto verso le Hawaii.
Sempre nel marzo 2019 la nave porta container Grande America della Grimaldi si era incendiata affondando nel golfo di Biscaglia con altre automobili.
Pochi giorni fa è andata a fuoco la Felicity Ace con 4 mila veicoli al largo delle Azzorre.
Spegnere un incendio su una nave non è cosa facile e se ci sono auto con batterie agli ioni di litio è ancora più complesso come nel caso della Felicity Ace che trasportava tante Audi, Porsche e Bentley ben elettrificate e quindi con batterie agli ioni di litio. La nave ha preso fuoco rapidamente su tutti i 200 metri che collegano la prua alla poppa in poco tempo. E dopo diversi giorni il fuoco non era ancora vinto.
Dire cosa ha scatenato l’incendio saranno i tecnici chiamati a studiare il caso a rispondere all’interrogativo ma c’è già certezza che la difficoltà nello spegnimento sia dovuto proprio alla presenza delle batterie agli ioni di litio che richiedono attrezzature e una procedura specifica con tempi lunghi.
Viene quindi da chiedersi cosa potrebbe succedere nel caso capitasse su un traghetto con alcune auto elettriche nella stiva ma soprattutto viene da chiedere un impegno alle compagnie marittime per evitare disastri e anche ai legislatori che stanno spingendo l’auto elettrica a tutto forza senza considerare cosa possono generare in assenza di soluzioni atte a gestire il loro…ardore. Molto difficile da spegnere.
PS1 Come affermato da Allianz Global Corporate & Specialty (AGCS) il carico era costituito da 3.945 auto dei brand Audi, Bentley, Lamborghini, Porsche e Volkswagen per un valore unitario medio stimato in 99.650 dollari. Ciò porterebbe quindi al mezzo miliardo di dollari il valore del carico. Il prezioso carico sembra essere stato compromesso, così come la nave che era stata varata nel 2005 e che aveva un valore di 24,5 milioni di dollari. Cifre importanti che aumenteranno i costi delle assicurazioni e dei prezzi dei veicoli non costruiti sui mercati dove vengono commercializzati.
PS2 La delocalizzazione della produzione di auto presenta anche questi conti, Pensate alle Audi Q5 che vengono solo prodotte in Messico e poi importate in Europa; ma anche alle BMW X5 e X6 prodotte solo negli USA e quindi poi riportate in UE; e lo stesso vale per le Jeep G.Cherokee... ma anche per tantissime altre. Come le Toyota Prius che vengono costruite in Giappone. Di questi tempi in Europa si parla molto di ambiente e pochi riflettono su quanto impatta il trasporto, spostare un'auto ad esempio dal Giappone all'Europa ma anche dal Messico all'Europa. Nei vari calcoli sulle emissioni dovrebbero inserire i valori emessi per il loro trasferimento (dal sito di produzione al luogo della vendita) così forse si tornerebbe a produrre dove si venderebbe. Con benefici non solo per i bilanci ma anche per la forza lavoro e l'indotto.