Uno studio di Mckinsey che ha coinvolto più di 30 mila possessori di auto elettriche, alla domanda se le ricomprerebbe, 1 su 3 dice no.
 
Oggi i principali motivi che fanno stare lontani gli automobilisti dalle auto elettriche rimangono il prezzo d’acquisto, l’autonomia, la durata della batteria e anche l’inaffidabilità dei punto di ricarica.
 
Punti di non facile risoluzione, a breve.
 
Ma c’è anche un ulteriore punto ancora poco considerato: il valore residuo dei veicoli elettrici. L’usato elettrico si fa fatica a vendere e si deprezza di più.
 
La strada della mobilità elettrica quindi è in salita e anche Tesla sta soffrendo parecchio con vendite in calo e licenziamenti pesanti ma anche poche novità e miglioramenti della propria offerta.
 
Sul mercato intanto stanno arrivando sempre più prodotti e molti costruttori li spingono sempre più perché attraverso questi se vengono venduti evitano le sanzioni sulle emissioni CO2 della loro flotta, che per un costruttore di medio livello si può valutare in un esborso di circa 400 milioni di euro. Tanti soldi che permettono forti push di vendite per le elettriche.
 
A chi pensa di farsi un’auto elettrica ripetiamo il consiglio di scegliere per lo meno auto con batterie più capaci, evitare quelle meno generose come capacità, anche perché le batterie si deteriorano già nei primi tre anni di un 10% e quindi l’autonomia già risicata si riduce ulteriormente.
 
Infine un cenno all’andamento del mercato: le diesel sono in contrazione a favore delle benzina che come emissioni di co2 sono meno performanti. Colpa principalmente dell’attacco fatto al diesel in molti comuni. A Milano però adesso il blocco delle euro 6 a, b e c Diesel è stato posticipato al 2028 e questo è un fatto positivo.