In maggio sono state immatricolate in Italia 204.113 autovetture. Rispetto allo stesso mese del 2016 si registra una crescita dell’8,2%. Tantissime le km0 e tantissime le immatricolazioni negli ultimi dieci giorni quando le Case devono fare i numeri per mostrare quote di mercato con segni +. Di ciò ne può trarre profitto chi oggi deve comprare. Pensate che una Micra appena lanciata si offre con uno sconto anche superiore ai 3 mila euro!
Sulla base dei dati diffusi il consuntivo di gennaio-maggio chiude con 948.051 immatricolazioni e con un incremento dell’8,1% sullo stesso periodo del 2016.
Dall’inchiesta congiunturale condotta dal CSP a fine maggio emerge che i concessionari si attendono nel prossimo futuro un mercato in crescita o stabile sui buoni livelli attuali sono il 60%. “La ripresa della domanda di autovetture - secondo Gian Primo Quagliano, Presidente del Centro Studi Promotor - resta dunque ben impostata sia perché sono ancora in vigore i superammortamenti per le auto acquistate dalle aziende e utilizzate come beni strumentali, sia perchè la domanda di sostituzione rinviata durante la crisi è ancora in buona misura insoddisfatta”. Sempre dalle rilevazioni del Centro Studi Promotor emerge poi che oggi il mercato dell’auto è sostenuto anche dal marketing aggressivo di case e concessionari e dalla presenza nell’offerta di molti nuovi modelli di auto, mentre il pubblico è particolarmente attento al prezzo e alla possibilità di finanziamenti a condizioni vantaggiose.
La ripresa dell’auto è dunque dovuta anche, e in misura rilevante, ad un impegno economico importante di case e concessionari che non lesinano risorse per difendere la loro posizione di mercato. In questo quadro si inserisce l’ormai sistematico ricorso alla pratica “dell’usato con chilometri zero”. Come è noto, si tratta di vetture immatricolate alla fine di ogni mese ai concessionari per essere rivendute con forti sconti nelle settimane successive come “usate con chilometro zero”. E’ una prassi utilizzata, non solo in Italia, ma anche in numerosi altri mercati e che va a vantaggio degli acquirenti e del rinnovo del parco circolante, ma riduce i margini di case e concessionari.
Molti concessionari da noi interpellati si lamentano dello stock che hanno di auto perché faticano non poco a smaltirlo e delle pressioni per targare le auto. Si stima che ci sia un 15-20% di push. Il momento quindi è favorevole per chi deve comprare perché tanta offerta permette di ottenere grandi sconti. Oggi si trovano tagli di prezzo attorno al 15% e anche di più se si tratta per bene come siamo riusciti con un Tiguan. A proposito di VW: è aggressiva come mai lo è stata su tutti i mercati, anche in Francia dove registra crescite a due cifre.