Se il governo tiene è probabile che arrivi una riforma del codice della strada.
Tra le novità più importanti, la possibilità per i maggiorenni di guidare anche dei 125 in autostrada e sempre in autostrada la possibilità in alcuni tratti di avere un limite di 150 invece che 130. La distinzione si dovrebbe avere con tre corsie e asfalto drenante. Ma c’è anche chi pretende che ci sia il tutor tacendo che su una tratta importante come la A4 da quando è stato spento gli incidenti non sono aumentati!
Viaggiare a 130 o a 150 permette un risparmio medio di circa 5 secondi ogni chilometro che su una tratta di 300 chilometri (Torino-Verona) significa guadagnare 25 minuti. Mica pochi. Per quanto riguarda i consumi, viaggiare a 130 o a 150 comporta un consumo con una parca diesel 2 litri rispettivamente di 6,25 litri ogni 100 chilometri o di 8,33 litri, quindi sempre sulla tratta di 300 chilometri la differenza sarà di circa 6 litri in più per chi andrà più veloce. Meno della differenza di consumo se si sceglie un’auto con motore a benzina rispetto a una diesel e si rimane nei 130 km/h!
Per quanto riguarda la sicurezza, una frenata d'arresto a 130 km/h rispetto a una a 150 comporta una quindicina di metri in più ma attenzione che una automobile moderna e ben fatta si ferma attorno agli 80 metri a 150 km/h quando solo un po’ di anni fa anche a 130 un’auto ne necessitava di molti di più. E molta differenza negli spazi d’arresto rimane ancora tra una city car e una media o una sportiva. Ma anche tra una berlina e una SUV che pesa molto di più, per non parlare poi degli spazi d'arresto delle elettriche ma anche delle ibride. Giusto per avere un dato su cui riflettere: con una Toyota Rav4 Hybrid a 100 km/h ci vogliono 43 metri, con una Alfa Romeo Giulia meno di 40! Quasi il 10% in meno.
La decisione di portare la velocità autostradale in alcuni tratti da 130 a 150 si deve alla Lega e al presidente Alessandro Morelli della commissione Trasporti alla Camera. Va dato merito alla Lega perchè affronta un tema importante che migliora la vita a chi lavora ma anche assicura maggiore redditività. Inoltre altro fatto importantissimo e da pochi tenuto in debita considerazione questa scelta genera prodotti migliori perché se si abbassa la velocità si abbassa la qualità come ben sanno gli americani che negli anni settanta hanno portato i limiti a 55 miglia e poi si sono trovati con automobili dalla tenuta di strada approssimativa, dalla frenata inesistente e quindi con prodotti che nessuno più voleva, lasciando così terreno libero alle industrie automobilistiche straniere.