Ai bambini si raccomanda di stare alla larga dalla corrente. Perché la scossa può essere letale.
Musk, il Ceo di Tesla, non ha ascoltato o nessuno glielo ha detto e una bella scossa l’ha presa.
La scossa che ha preso Musk non sarà stata letale ma più attento dovrà stare. E al posto di pensare di portare turisti su Marte o canalizzare il traffico in tunnel, sarà meglio che si occupi con più dedizione a Tesla perché l’ingranaggio che più gli ha dato notorietà non gira bene e sulla Tesla 3 e sulla sua costruzione c'è tanto da dire.
La Tesla 3, l’auto elettrica di massa, poco fino ad oggi si è prodotta e sembra che tanto bene non sia fatta.
Ne dovevano arrivare sul mercato tante già sul finire di questo quadrimestre e invece poco o niente.
Ma soprattutto sembra che la maggior parte di questo piccolo lotto sia finita ai dipendenti o persone a loro vicine e non a chi aveva già versato l’acconto di mille dollari (dovrebbero essere 400 mila persone!).
Così sembra siano partiti licenziamenti per 400 persone, uno ogni 1000 clienti non accontentati.
E c’è chi ha messo in dubbio l’effettiva possibilità di produrne tante in tempi brevi.
Ma c’è anche chi sulla Tesla 3 avanza dubbi su diverse scelte fatte come l’uso eccessivo di comandi touch che oltre a distrarre rendono le operazioni macchinose; l'apertura delle portiere che per quelle anteriori prevede uno sblocco d’emergenza manuale non previsto per quelle posteriori; l'apertura solo elettrica del cofano che se la batteria va a zero impone l’estrazione di due cavi per attaccarsi a una 12Volt! Per non parlare delle precauzioni che si devono avere quando si solleva o quando capita un incidente o se scoppia un'incendio...; per non parlare degli attacchi delle cinture di sicurezza...dei sedili soprattutto posteriori molto inclinati nella parte della seduta e alti verso la fine per far stare le gambe a 90° così da ridurre di primo impatto la sensazione del poco spazio per le gambe...della posizione di guida arretrata sul montante con volante troppo alto...fino alla leva del cambio e a quella dei servizi.
Quando si parla di Tesla il condizionale è quindi d’obbligo perché il suo fondatore è bravissimo ad incantare e a spostare l'attenzione e questo gli ha permesso di capitalizzare Tesla più di realtà con decenni e decenni di storia ma anche con più tecnologia e più volumi produttivi nonché dipendenti.
Nei programmi del marchio, con la Model 3 Tesla dovrebbe portare la produzione a 500 mila auto l’anno, che sono tante in più rispetto alle 8o mila di oggi, ma niente rispetto ai volumi di BMW o Ford che, però, valgono meno come capitalizzazione di Tesla!
Sicuramente la bravura di Musk nel valorizzare la sua azienda, che ha, oggettivamente, molto meno rispetto alle rivali, non ha avuto eguali ma tale velocità fa anche pensare alle luminose meteore dalla vita tanto intensa quanto breve.
E sempre sul tema auto elettrica è tempo di bilanci per Opel Ampera E e Chevrolet Bolt, lo stesso modello ma con nomi diversi. Ebbene, negli USA non c’è un assalto ai dealer per averla tanto che molti la offrono anche a 30 mila dollari pur di disfarsene. Inoltre c'è stato un rallentamento della produzione quest'estate e anche in questo caso c’è chi parla di…meteora. Inoltre l'autonomia annunciata non è quella reale.
Nel frattempo dalla Cina arrivano notizie sulla svolta elettrica ma anche qui pochi la raccontano bene. In quella nazione grande e tanto popolata l'energia si ricava dal carbone e quindi andare elettrici non è la soluzione dei problemi ma è forse di maggior interesse per la sua industria, che non avendo grandi capacità, cerca di far cambiare gioco per diventare competitiva forte anche del fatto che la stragrande maggioranza delle batterie che sono il cuore della mobilità elettrica vengono prodotte nell'ex Paese di Mao.