Cadillac
A proposito di...
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19 marzo 2018

cilindrate dei motori, consumi ed emissioni

C’erano una volta le sette litri come la Mercedes 450 6.9, la Pontiac Catalina Safari ma anche l’italiana Iso Grifo, il capolavoro di stile. E come non ricordare anche la Cadillac Fleetwood 75, addirittura con un 7,7 litri.

Erano tutte automobili nate grandi per grandi, pensate nella convinzione che tutto non avesse mai fine.

Poi arrivò la crisi petrolifera e tutto presa altra piega. Passata la crisi ci furono altri anni di alte cilindrate.

Oggi il petrolio non manca ma c’è il tema ambiente. E l’efficienza diventa chiave di svolta, ma non tutti sanno come girarla!

Perché c’è chi ha pensato al ridimensionamento delle cilindrate dei motori, ma farli tanto piccoli su auto sempre più pesanti per gli accessori legati alla sicurezza non paga alla voce consumi ed emissioni e non a caso molte auto con motori piccini consumano più di quelle con motori più grandi; c’è chi sposa l’elettrificazione spinta non considerando l’energia necessaria dove prenderla e puntando solo alla delocalizzazione; c’è chi vuole buttare alle ortiche il Diesel ma anche chi non lo vuole abbandonare a triste destino perché super efficiente; c'è chi riscopre il metano che però tanta autonomia non da e un po' di problemi di gestione e manutenzione comporta... 

La morale di tutto ciò è: attenzione perché non è oro tutto quello che stanno mostrando e cercando di farlo apparire come tale. Perché siamo in un momento dove c'è chi pensa come allora che la fine sia vicina con l'aggravante che la comunicazione d'impatto (complici i social) galoppa, alzando un gran polverone per far perdere l'orientamento. 

Ma non si pensi assolutamente che i grandi cambiamenti siano tanto vicini e attenzione a quello che viene proposto che esce dall'ordinario, perché l'automobile e la sua industria appaiono semplici ma così non lo sono. E per questo se non li si approccia con il verso corretto si rischia di prendere lucciole per lanterne. 

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Andrea 20 marzo 2018 alle 8:11
Che meraviglia la Iso Grifo! Quelle sì che erano automobili con la A maiuscola!!
Carlo 20 marzo 2018 alle 8:12
C'è tanta confusione, non bisogna perdere di vista le proprie necessità nella scelta dell'auto, anche perché l'investimento è importante e va fatto mirato sul proprio interesse
gianni 20 marzo 2018 alle 8:14
Tutto vero, però non è facile decidere, io devo cambiare auto a giugno e non so proprio su cosa orientarmi dopo l'ottimo 3.0 diesel della mia X5 del 2007
Luca 20 marzo 2018 alle 8:16
E' ancora presto per le elettriche, ne fanno un gran parlare ma la gente lo sa, quando vai ad analizzarle per bene capisci che convengono solo per le città dove ci sono le limitazioni al traffico altrimenti no
Martin69 20 marzo 2018 alle 8:18
Troppe proposte. Da un lato è un bene dall'altro confonde le idee, anche perché molto dipende dalle future scelte politiche riguardo alla mobilità
Renato 20 marzo 2018 alle 8:20
Le auto di oggi sono troppo pesanti e troppo grandi per il traffico e per le strade che abbiamo: ai tempi della Iso Grifo quante auto circolavano per le stesse strade di oggi?
Giulio 20 marzo 2018 alle 8:49
Spero che tutti ragionino sul fatto che l'elettrico inquina due volte: 1)nel momento della ricarica batterie con più richiesta alla centrale e la maggior parte delle centrali sono a combustibile fossile 2)in futuro quando ci saranno da smaltire le batterie esauste
MarioMo 20 marzo 2018 alle 9:02
La messa al bando del diesel è assurda: è il motore che è migliorato di più, ad oggi è il più efficiente e i dati lo dimostrano, probabilmente chi lo critica pensa ancora ai vecchi diesel fumosi di 20anni fa
SteRe 20 marzo 2018 alle 9:30
Al momento gli ibridi, anche se più costosi, sono forse la scelta migliore
Seba 20 marzo 2018 alle 9:31
Il problema è dato dalla comunicazione che passa attraverso i social: priva di fondamento e molto istintiva, "di pancia"
dari8 20 marzo 2018 alle 9:41
Questo falso ambientalismo dilagante inizia un po' a stufare perché o ci si mette tutti a rispettare l'ambiente e ad adottare politiche adeguate sennò che senso che alcuni si limitino quando altri fanno ciò che gli pare
Aldo 20 marzo 2018 alle 10:23
Il marketing impera!
Giuse 20 marzo 2018 alle 10:25
Uno dei problemi dei carburanti alternativi, tipo il metano, è anche la loro scarsa diffusione sul territorio
Giova 20 marzo 2018 alle 10:50
Tanto rumore per nulla! Su tutto. L’incidente mortale causato dall’auto di Uber a guida autonoma è pazzesco: sistemi che abbisognano ancora di sperimentazioni venduti come pronti all’uso!
Dani 20 marzo 2018 alle 11:23
La libertà e la facilità di comunicazione, il fatto che tutti possano dire la loro, è una garnde conquista dei nostri tempi, il problema è che poi si fatica a capire il reale stato delle cose su qualsiasi argomento
Red 20 marzo 2018 alle 12:45
Penso anch'io che i grandi cambiamenti non siano tanto vicini, per cambiare bisogna disabituarsi alle proprie abitudini, modificarle e non è facile, sono percorsi lunghi e lenti
Fio3.0 20 marzo 2018 alle 14:37
È proprio vero che quando una cosa funziona l’uomo deve cambiarla.
Imperatore 20 marzo 2018 alle 14:42
Io resto fedele al Diesel; il migliore, il più efficiente ed economico. La campagna contro quest’ultimo è frutto di una guerra commerciale.