Renault
A proposito di...
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19 febbraio 2021

profondo rosso: la situazione di Renault

Renault nel 2020 ha perso qualcosa come 8 miliardi.
Rinuncia alla Twingo e le previsioni non sono rosee.
L'industria automobilistica europea se non si cambia rischia un ridimensionamento di quelli da far paura. 
Le colpe sono di alcuni manager certo, ma anche della politica miope e troppo eurocentrica oltre a una comunicazione sballata che porta tanti troppi fuori strada.

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Pensate che solo 36 mesi fa con Nissan, Renault era una N.1, veniva lodata da tutti, era leader sull'elettrico, soddisfava le emissioni richieste dall'Europa...poi, tac, -8 miliardi. Chiusure, riduzioni, licenziamenti... 

Alla guida del disastro per poco tempo c’è stato un francese Thierry Bollore, sostituito dall’italiano Luca de Meo.

Bollore ricordiamo ora si trova al volante di Jaguar e proprio la scorsa settimana ha presentato un nuovo piano per Jaguar molto ma molto pericoloso (http://www.overmobility.com/a-proposito-di/16-febbraio-2021-jaguar-svolta-elettrica-thierry-bollore-cosa-succede-) e molti si domandano oggi se farà altro... capolavoro. E come abbiamo già scritto le premsse ci sono tutte. Ma qui non ci interessa di lui. Ci interessa di Renault che si trova anche stretta in una morsa pericolosa che può infastidire pure Stellantis e tutta l'industria europea.

L’orizzonte di Renault è e rimarrà grigio anche quest’anno sia per la crisi dei semiconduttori che rallenta la produzione sia per la crisi pandemica che non permette di vedere oltre il proprio naso, ma soprattutto per l’elettrificazione.

Piccola premessa: quando parliamo di elettrificazione non si pensi solo al significato letterale ma si metta dentro la politica, l'ambiente, l'economia geopolitica oltre naturalmente al business mirato.

Concretamente: Renault ha deciso di uscire dal segmento A, quello delle piccole auto, perché non produrrà più la Twingo e non ci sarà sostituta.
Perchè? A causa delle regole europee sull'inasprimento degli standard legati alle emissioni di CO2 che favoriscono l'elettrificazione.
Ma anche perché Smart con cui condivideva il business è finita in mani cinesi. Quindi perde un asset importante. 
E al suo collo iniziano a stringersi più corde che piano piano andranno anche su tante altre industrie automobilistiche europee ma anche sugli automobilisti.
Perché Renault non darà più loro un'auto da 9 mila euro con cui andare in città ma anche al mare o in montagna. 
Certo, offrirà ancora una piccola, ma elettrica e che costerà il doppio!

Insomma, qui si iniziano non a vedere le crepe ma i pilastri che crollano e se non si corre a riparli vien giù tutto. Con tutte le tragiche conseguenze del caso. 
E attenzione: non solo come economia ma anche come ambiente.


PS Molti mi domandano perché i manager di molte Case automobilistiche fanno determinate scelte. La risposta è perché in questi anni sono arrivati al comando quelli più attenti alla finanza che al prodotto. O meglio che di prodotti non sanno e non vogliono capire niente. Cerchiamo di spiegarci meglio: un'auto convenzionale si compone di circa 5 mila pezzi. Se vi propongono di averne una che necessità di meno della metà dei pezzi voi non sareste più contenti? E se poi quest'auto vi viene presentata come pulita e molto avanzata tecnicamente non sarete sempre più entusiasti? Sicuramente anche voi la sposereste, perché vi consentirebbe sulla carta di ottenere un risparmio di costi sia come componenti che come personale. In più le tanti parti che la compongono non li dovete far fare alla vostra azienda ma ad esterni. Quindi è un vero sogno. In più fareste prodotti che la politica vi incentiva a vendere. Peccato però che così voi dopo un po' non sarete più padroni di nulla e dipenderete solo dagli altri. E quando un domani semmai ci sarà dovrete far qualcosa di vostro non avrete più nulla per realizzarlo. Ma per alcuni anni avrete guadagnato tantissimo...    




 

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