Auto ibride plug in consumi e inquinamento 2022
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18 gennaio 2022

stop agli incentivi per le plug in

In Italia e non solo son tutti a parlare sempre più senza cognizione di causa sul tema automobile e tecnologie propulsive.
 
In Svizzera invece c’è chi chiede studi ad esperti e dopo legifera di conseguenza, non fidandosi giustamente di quanto alcuni dichiarano con la complicità di normative a loro favore.
 
Dopo appunto uno studio sui consumi reali, il Canton Vallese ha deciso di ritirare gli incentivi per le automobili ibride plug-in.
 
Le ibride plug-in ricordiamo sono quelle automobili che si ricaricano ad una presa di corrente ma hanno anche un motore termico e non sono così ecologiche come si possa pensare o come molti vogliono far credere. Dichiarano di consumare mediamente 2 litri di carburante ogni 100 chilometri ma poi nella realtà ne possono bruciare anche più di 12!
 
Lo studio ha convinto le autorità del Canton Vallese a tagliare tutti i sussidi per questo tipo di veicoli. 

Il motivo? Hanno una quantità emessa di CO2 da 2 a 3 volte più alta di quanto dichiarato. Quando va bene. Perchè se le si usa su percorrenze sopra i 200 chilometri in autostrada possono arrivare a consumare anche più di 5 volte il dichiarato! Giusto per avere un dato, possono anche consumare un litro ogni 8-9 chilometri. Il doppio dello stesso modello alimentato con motore a gasolio!

“Vi vendono un’auto che dovrebbe consumare 2 litri (di carburante, ndr), e invece ne consuma 5 o 6. È una fregatura! È come se i fast food vi dicessero che un cheeseburger è sano perché dentro c’è un po’ di cetriolo. È la stessa cosa, ci dicono che è un’auto ibrida e consuma meno, che è più ecologica, ma non è vero”, spiega l'autore della ricerca, l'ingegnere Marc Müller.

Müller, esperto in energia, è a capo della società Impact Living, alla quale il Canton Vallese ha affidato lo studio e il cui scopo è quello di accompagnare le imprese e i singoli cittadini nella loro transizione ecologica ed energetica.

Come conseguenza diretta dei risultati ottenuti da questo studio, il Canton Vallese ha deciso che ritirerà i sussidi all’acquisto delle ibride plug-in. 
Le ibride plug-in si ricorda hanno due motori, uno termico e uno elettrico, molto voluminoso servito da un pacco batteria generoso. Un abbinamento che aumenta di molto il peso dell’auto, e questo è un problema in termini di consumo che, di conseguenza, aumenta. Inoltre c’è anche da non sottovalutare che le ibride plug in dichiarano potenze ragguardevoli che però hanno un tempo limitato di utilizzo, perché quando si rimane senza energia nella batteria, per spostare l’auto rimane il solo motore termico che si trova a dover far un lavoro superiore e quindi oltre a perdere in prestazioni in modo significativo salgono anche i consumi. 

Chi legge Overmobility già era stato informato sui limiti di questa tecnologia (
https://www.overmobility.com/warning/18-marzo-2019-automobili-plug-in-pregi-svantaggi-cosa-significa-tutor) e adesso che altri iniziano a scoprire il vaso di Pandora c’è da augurarsi che si cambi approccio, non solo in Italia ma in tutta Europa.

A proposito di Europa: c'è bisogno di un approccio diverso per non ripetere errori come questi sulle plug in. E non solo. In queste settimane è in corso un acceso confronto su cosa sia pulito e cosa no a Bruxelles, ricade nella tassonomia. Stanno valutando gas, nucleare... Se fanno come hanno fatto con il motore gasolio dalla padella alla brace è questione davvero di poco. Oggi abbiamo già carenza di energia elettrica, le fonti rinnovabili di cui si parla tanto non bastano, i prezzi continua a salire... ma chi ci governa non sembra rendersene conto. I motivi? Troppi legati a troppe lobby, troppi desiderosi del facile consenso, troppi opportunisti, troppi gran poco interessati al bene comune. Come quei politici e non solo che parlano di come cambiare il mondo nel 2050 quando loro tanto non ci saranno più. 

 

 

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