Ci sono auto che sono meglio di altre. Lo abbiamo sempre scritto. E la nuova Hyundai Kona è una di queste ma cerchiamo di capire il perché.
La nuova piattaforma della Hyundai Kona ha permesso di offrire sia la versione a trazione anteriore sia quella integrale ma anche può permettere di avere una versione solo a trazione elettrica che arriverà il prossimo giugno assieme a nuovi motori diesel. Quindi è una piattaforma di sostanza.
La notevole larghezza di 180 centimetri nonostante i 416 centimetri di lunghezza permette di offrire un abitacolo molto spazioso con sedili degni di tale nome tra l’altro con riscaldamento e ventilazione che nessun’altro offre in questa categoria.
Andando più nel dettaglio la Hyundai Kona risulta migliore quando si siede dietro perché c’è il bracciolo centrale estraibile che non offre Fiat 500X, Seat Arona ma anche VW T-Roc e Skoda Karoq e che permette buon ancoraggio quando non si sta in cinque, oltre a dare sostegno al braccio.
Hyundai Kona conquista pure quando si apre il bagagliaio seppur non sia immenso (361 litri dichiarati) perché si percepisce un portellone leggerissimo da movimentare e un bagagliaio ben sfruttabile e ampliabile grazie a sedili reclinabili facilmente e che non generano fastidiosi gradini quando ripiegati. Quindi se ad esempio si deve caricare un collo lungo basta farlo scivolare e la schiena ringrazia!
Hyundai Kona, l’ultima nata della categoria super desiderata delle SUV compatte, conquista cuore e ragione, ma diciamo anche che è auto molto robusta e quindi pesante. Pertanto richiede motori dotati di coppia generosa come i diesel che arriveranno solo a giugno o il millesei. Il mille ne ha di coppia, sia chiaro non è male ma l'eccellenza del prodotto porta a non abbassare i toni. E attenzione che Hyundai Italia propone una formula d’acquisto molto intelligente che permette di iniziare con i benzina e poi quando arriveranno i diesel di cambiare, anche dando solo un acconto contenuto e nessuna rata nel mentre. Cosa volere di più? Sempre in tema economico anche il prezzo è molto interessante perché parte da meno di 15 mila euro e le versioni al top con tutto e di più del necessario si portano via con 27 mila euro. Attenzione che sembra tanta la differenza ma a 15 mila euro si ha una due ruote motrici con motore mille eccezionale in città, con 27 una Kona con millesei turbo da 177 cavalli, trazione integrale, cambio automatico a sette rapporti e tanti contenuti di sicurezza e comfort in più che spesso non si trovano nemmeno su auto decisamente più importanti.
Alla guida della Hyundai Kona a due ruote motrici con cambio manuale a sei marce e motore mille a tre cilindri da 120 cavalli si capisce immediatamente il valore del progetto nel suo complesso. Lo sterzo ha raggio ridotto quindi in città è una pacchia. I freni già a quattro dischi infondono sempre sicurezza e fanno lavorare l’ABS come si deve. Il motore spinge ma non si pensi a botte nella schiena: la spinta è lineare. A 2000 giri inzia a spingere con un leggero strappo, poi sale, sale anche rapidamente. Le prestazioni sono valide ma non da far pensare che ci sono sotto il cofano 120 cavalli, questo deve essere chiaro. Con la 1.6 a quattro ruote motrici da 177 cavalli si godono prestazioni più che adeguate ma soprattutto la sospensione posteriore multilink tra le curve permette tutt’altra andatura. Il millesei da 177 cavalli è un violino e oltre a suonare bene sa imprimere anche accelerazioni degne di nota. Ma sarà con il diesel che questa B-SUV toccherà l’apice sia alla voce consumi sia dinamica. Ciò perché il mille è un buon frullino ma tanta coppia la da' solo attorno ai duemila giri, quindi impone di tirare un po’ le marce, cosa che invece grazie alla coppia del diesel non sarà necessaria. L’1.6 invece questi problemi non ha, ma certo non consuma proprio poco. Per quanto riguarda il comfort sospensivo nulla da dire, su quello acustico si sente un po’ troppo il motore quando lo si tiene ad alto regime: ad alcuni piacerà ad altri magari meno. Si è scritto "magari" perché non è che sia fastidioso. Nota importante sugli pneumatici: Kona può avere anche i 18 pollici e anche con queste ruote non è rigida come un ferro da stiro, a differenza di altre rivali che offrono ruote generose ma non sono altrettanto ben ammortizzate.
Dietro la visibilità non è ottimale ma in soccorso può arrivare la telecamera. Ottimo l’impianto audio della Knell, valido il sistema star&stop per nulla invasivo. Rilevamento pedoni, frenata d’emergenza, rilevatore angolo cieco, mantenimento corsia, monitoraggio posteriore sono ulteriori dotazioni che la rendono grande.
Riassumendo Hyundai con Kona ha fatto centro e chi pensa a una SUV compatta mono uso per la città trova pane per i suoi denti nella due ruote motrici come chi cerca una 4x4 per andare ovunque, oltre al pane avrà anche il…salame! Hyundai Kona per noi è il nuovo punto di riferimento di ben due categorie quelle delle B-SUV e anche di quelle più grandi e grazie alla formula ideata da Hyundai Italia si può prenderla subito benzina e poi, se si vuole, cambiarla quando arriva la Diesel a partire da giugno per avere il massimo, anche perché in questo periodo con gli aggiornamenti delle euro 6 si avrà il migliore possibile.
La Kona con motore mille benzina da 120 cavalli raggiunge i 181 km/h e accelera da 0 a 100 in 12 secondi.
La Kona con motore millesei benzina da 177 cavalli raggiunge i 205 km/h e accelera da 0 a 100 in 7,9 secondi.
Questi i dati dichiarati e che nelle prove effettuate sono risultati anche sottostimati in quanto con la mille si è ottenuto anche un 11.4 nello scatto da 0 a 100. Sui consumi mediamente si percorrono attorno ai 13-14 con un litro. Notevole l'autonomia grazie al serbatoio da 50 litri. Attenzione che con le ruote da 16 pollici si consuma molto meno e che con la versione integrale si ha una raffinata sospensione multilink al posto della soluzione ad assale torcente più semplicistica e che permette minori velocità di percorrenza in curva. Eccezionale il raggio di sterzo come si è detto con un valore di 5,3 metri che permette inversioni senza dover ricorrere il più delle volte a farla in due manovre. Tornando al potente mille, questo ha una coppia di 172 Nm a 1500 giri ma i cambi marcia per averlo sempre in tiro vanno fatti attorno ai 2 mila giri.
Infine una nota sul design. Quando la vedemmo la prima volta scrivemmo che nel frontale assomigliava alla Citroen C3. Dopo averla rivista ai saloni e ora su strada il giudizio sul frontale un po’ rimane ma è mitigato dai volumi e dal carattere della mascherina che servirà poi tanti altri modelli che verranno. La parte posteriore alta la fa apparire auto di sostanza e ben piantata a terra. Vista lateralmente è un muscoloso monolite. Insomma non passa inosservata ma con eleganza anche un po’ francese, seppur sia nata in California nel centro design di Irvine della Casa coreana e sebbene il suo nome si debba a un’area hawaiana dove da trent’anni di svolgono le gare di triathlon. La gamma colori è composta da dieci tinte di cui due particolarmente sgargianti (giallo e rosso) che ben esaltano le linee.