Non c'è molto da dire sull’Alfa Romeo Stelvio presentata a Los Angeles.
C’è poco da dire perché è stata presentata nella versione più potente da 510 cavalli e sulle altre versioni meno esclusive e sportive nulla è stato detto se non che ci sarà anche con il 2 litri benzina da 280 cavalli.
E' vero che ha debuttato negli USA ma avendo mire in tutto il Globo qualcosa andava detto anche per chi non vive là e l'aspetta qua.
Inoltre bocche cucite se avrà ruote di dimensioni diverse tra i due assi come la Porsche Macan; quanta coppia sposterà il sistema di trazione integrale tra avantreno e retrotreno su fondi a ridotto attrito (importante per una SUV); l'altezza da terra della meccanica...; se ci sarà una elettronica d'aiuto per muoversi su fondi a ridotta aderenza; quali novità avranno i Diesel per rispondere ai nuovi 4 e 6 cilindri Mercedes...; la capacità del vano bagagli...; se ci sarà una ibrida...una plug in.
Quello pertanto che si può dire è che la Stelvio bella è bella ma anche che tolta la carrozzeria c’è tanta Giulia, forse anche troppa anche dentro nell'abitacolo.
In Europa farà passerella al salone dell'automobile di Ginevra il prossimo marzo.
Misura in lunghezza esattamente quanto una Porsche Macan 468 cm ma è più alta e meno larga.
Nella versione più potente ha però più cavalli: ben 510.
Il cambio ZF automatico a 8 marce presenta una calibrazione specifica tale da permettere di effettuare cambiate in soli 150 millisecondi in modalità Race.
In condizioni normali, Stelvio Quadrifoglio con sistema Q4 si comporta come un veicolo a trazione posteriore: il 100% della coppia è inviato all'assale posteriore. All'approssimarsi del limite di aderenza delle ruote, il sistema trasferisce in tempo reale fino al 50% della coppia motrice all'assale anteriore attraverso una scatola di rinvio dedicata. Ma non si sa se sarà così anche per le versioni meno prestazionali. C’è da augurarsi che riescano a portare un po’ più del 50% sull’asse anteriore se le ruote posteriori slittano.
La tecnologia Torque Vectoring, per la prima volta abbinata alla trazione integrale Q4, ottimizza la motricità di Stelvio Quadrifoglio e ne accentua il suo carattere sportivo. Le due frizioni, contenute nel differenziale posteriore, consentono di controllare separatamente la coppia per ciascuna ruota. In questo modo, la trasmissione della potenza a terra migliora anche in situazioni di guida al limite. Ciò permette di condurre l'auto in modo sicuro e sempre molto divertente, senza mai ricorrere a interventi invasivi da parte del controllo di stabilità.
Per l'avantreno di Stelvio Quadrifoglio è stata scelta la sospensione a doppio braccio oscillante con asse di sterzo semi-virtuale, che ottimizza l'effetto filtrante e consente di sterzare in modo rapido e preciso. È un'esclusiva Alfa Romeo che, mantenendo costante l'impronta a terra dello pneumatico in curva, è in grado di garantire accelerazioni laterali elevate. In qualunque situazione e velocità, la guida di Alfa Romeo Stelvio è sempre naturale e istintiva. Il retrotreno presenta la soluzione a quattro bracci e mezzo - brevetto Alfa Romeo - che assicura contemporaneamente prestazioni, piacere di guida e comfort. Lo smorzamento è assicurato da elementi a controllo elettronico che si adattano istante per istante alla condizioni di guida e permettono di scegliere tra un comportamento più orientato alle prestazioni oppure al comfort.
Esclusivo del marchio Alfa Romeo e dopo aver debuttato per la prima volta su Giulia, anche Stelvio Quadrifoglio propone l’innovativo Integrated Brake System (IBS), il sistema elettromeccanico che combina il controllo di stabilità con il tradizionale servofreno garantendo una risposta istantanea del freno, limitando quindi la distanza di arresto, oltre a consentire un’importante ottimizzazione dei pesi. Non manca su Stelvio Quadrifoglio l’impianto frenante con elementi di alluminio e dischi carbo-ceramici.
L'AlfaTM Chassis Domain Control (CDC) rappresenta il "cervello" di Stelvio Quadrifoglio che coordina tutta l'elettronica di bordo. Il sistema gestisce l'azione dei diversi contenuti - quali il nuovo selettore AlfaTM DNA Pro, la trazione integrale Q4, il sistema AlfaTM Torque Vectoring, le sospensioni attive e l'ESC - e governa l’ottimizzazione delle prestazioni e il piacere di guida. In dettaglio, il CDC adatta in tempo reale l'assetto della vettura, rendendo dinamiche le mappature delle modalità dell'AlfaTM DNA Pro, sulla base dei dati di accelerazione e rotazione rilevati dai sensori. Previene e gestisce inoltre situazioni critiche, informando in anticipo le specifiche centraline coinvolte nel sistema elettronico della vettura: chassis, powertrain, sospensioni, impianto frenante, sterzo, assistenza alla guida e differenziale in curva.