Ogni anno in questo periodo si tiene la conferenza stampa sui risultati ottenuti nel 2020 dal Gruppo Volkswagen.
Nell’occasione viene svelata in parte anche la meta che vuole raggiungere il suo management. Quest'anno per lo più vestito in scuro e in un ambiente grigio!
Quest’anno il Gruppo Volkswagen ha annunciato che l’offerta delle auto termiche si ridurrà ma non ha fatto cenno a quando prevede la loro uscita di produzione.
Sempre in questa occasione, tanto è stata nominata Tesla, anche troppo, confermando che nella testa del top management tedesco è un vero chiodo fisso. Questo colpisce molto: il fatto che un produttore da 10 milioni di veicoli l’anno con oltre 600 mila dipendenti sia tanto concentrato su uno che ne fa, sì e no, 500 mila con soli 70 mila dipendenti stando in piedi solo grazie alla finanza, sorprende davvero. Più logico sarebbe stato che Volkswagen si confrontasse con Toyota.
Sempre in questa occasione sono state illustrate le intenzioni del Gruppo tedesco: vendere nel Vecchio Continente, entro il 2030, il 60% di auto elettriche!
La gamma delle auto elettriche pertanto aumenterà e già quest’anno è destinata a crescere a tappe forzate ma sempre sul medio e alto di gamma, da 40 mila euro in su: nel primo trimestre è iniziata la produzione a Zwickau della SUV Volkswagen ID4 e a Neckarsulm dell’Audi GT, nel secondo trimestre inizierà la costruzione della Skoda Enyaq a Mlada Boleslav mentre a Zwickau quella dell’Audi Q4 e-tron. Verso fine anno ci sarà l’avvio della produzione della Cupra Born, anch’essa a Zwickau sulla stessa linea dell’Audi. Fuori dall'Europa, e più precisamente in Cina si vedrà invece la ID6.
Sul tema nuove proposte elettriche è emersa chiaramente anche la strategia del Gruppo sulla condivisione delle componenti così da ridurre i costi ma questo comporterà, inevitabilmente, un’ulteriore forte perdita di personalità. La standardizzazione riguarderà l'hardware, il software, le batterie, le ricariche, i servizi per la mobilità... le uniche cose che, forse, rimarranno diverse saranno i prezzi, le forme e i marchietti.
Non è difficile prevedere un appiattimento e a tale proposito viene in mente quanto è successo sui display digitali: ricordiamo il cruscotto digitale pensato in Audi, poi finito praticamente su tutti i modelli del Gruppo. Oltre alle leve e pulsanti, ora c’è molto di più in comune e viene da dire un po’ troppo. Avere davanti agli occhi su una vettura da 80 mila euro la stessa strumentazione di un’auto da 20 mila non è molto gratificante per non parlare anche dei motori, già da tempo abbiamo Porsche con motori della Golf!
Per quanto riguarda le piattaforme, ci sarà grande uso della Meb (Modulare Elektrifizierungsbaukasten) per le elettriche, piattaforma che verrà utilizzata anche da Ford. Sarà la prima Fordwagen della storia e si vedrà a breve, perché la produzione in Germania, a Colonia, sta già per partire. Entro il 2022 saranno ben 27 i modelli basati su questo pianale. Per il segmento premium l’architettura sarà la Ppe (Premium Platform Electric). Nel 2025 è previsto l’arrivo di una nuova piattaforma, la Ssp (Scalable Systems Platform) e, allora sì che si potrà misurare la pressione e capire se il Gruppo sarà ancora in salute. I prossimi tre anni saranno quindi non decisivi, di più.
Anche i sistemi informatici saranno completamente standardizzati: tutti i marchi utilizzeranno il sistema operativo VW.OS della divisione Car.Software, nata nel 2020. Il N.1 di Volkswagen rispondendo a una domanda di un giornalista sul futuro della Bugatti ha detto: "La Bugatti in futuro sarà gestita dalla Porsche! " E questo porta alcuni a pensare che nell’orbita Porsche finiscano anche Automobili Lamborghini e Ducati, altri invece che i marchi italiani rimarranno sotto il cappello Audi. Chi vivrà vedrà. Attenzione: nella presentazione c'è stato spazio per mostrare scooter elettrici per andare al lavoro, li farà Ducati?
Guardando i numeri, esclusa Porsche che ha subito un calo a una cifra, tutti gli altri (Volkswagen, Audi, Seat, Skoda...) hanno mostrato segni meno a due cifre.
Riassumendo il Gruppo automobilistico, un tempo N.1 nel mondo, ora cambia gioco e come i bimbi piccoli e capricciosi butta tutto all’aria. I genitori, in questo caso la politica europea, non sembra che li voglia richiamare all’ordine, anzi. Non una sberla ma tante carezze. Anche perché, e questo è un altro aspetto incredibile della questione, è opinione diffusa che l’auto elettrica sia a zero emissioni C02 e Volkswagen, durante tutta la presentazione, lo ribadiva nei sottotitoli! Tutto ciò mentre circolano voci di altri tagli pesanti di personale. Ma di questo nessuno ne ha parlato. Come non si è ricordato che in tedesco Volkswagen significa auto del popolo ma di “auto per tutti” già oggi il gruppo tedesco ne fa gran poche e domani chissà.
Insomma, da Volkswagen a Reichwagen il passo potrebbe essere più breve di quel che si possa pensare e con questo cambiamento il rischio è che spariscano le auto da 10/15/20 mila euro. Insomma, non più fabbrica di auto per il popolo ma fabbrica di auto solo per i ricchi.
PS Notate l'immagine qui sotto: Audi e-tron, Volkswagen ID.3, Porsche Taycan: tutte auto da pochi spicci. E sotto notate anche la didascalia con riportato che il gioiellino Audi e-tron da oltre 2000 kg e oltre 300 cavalli è veicolo da 0 emissioni di Co2!