ZF va oltre con una inedita piattaforma modulare.
La nuova piattaforma ZF segna il passo con un raggio di curvatura dell'asse anteriore direzionale fuori dal comune.
Potrà servire a tanti.
Molte Case potrebbero farla propria e quindi risparmiare ulteriormente sugli sviluppi e aumentare la propria gamma.
Con questa piattaforma ZF potrebbero nascere tante nuove auto elettriche sia con importanti marchi sulla carrozzeria sia con marchi sconosciuti, per questo è importantissima e conoscerla meglio diventa imperativo.
Potrebbe capitare come con i cambi, di cui tutti già si servono!
FCA ZF è uno dei fornitori dell'industria automobilistica più grandi a livello mondiale.
ZF è specializzata nelle trasmissioni (cambi) e nei sistemi telaio nonché nella tecnologia utile per incrementare la sicurezza attiva e passiva.
Quasi tutti i maggiori costruttori si servono di ZF.
Giusto un esempio per meglio mettere a fuoco questo Gruppo tedesco: il cambio automatico a 8 rapporti in uso su Alfa Romeo, Audi, BMW, Jeep, Jaguar... è suo!
ZF il 15 maggio 2015 ha acquisito TRW Automotive e l'ha integrata nel Gruppo come Division Active and Passive Safety Technology.
Con 138.300 dipendenti il Gruppo ZF ha raggiunto un fatturato di 29,2 miliardi di euro nel 2015.
ZF investe ogni anno circa il 5% del proprio fatturato nella ricerca e nello sviluppo (2015: 1,4 miliardi di euro)!!!
Detto questo, ZF presenta il primo telaio flessibile “Intelligent Rolling Chassis” (IRC) detto a skateboard, un prototipo di piattaforma per veicoli, pronto al lancio, che risponde ai requisiti di progettazione essenziali a supporto delle soluzioni per la mobilità urbana del futuro.
Questa piattaforma combina un propulsore elettrico integrato nell’assale e un telaio estremamente agile e innovativo con un sistema di sterzo avanzato e una centralina elettronica che coordina tutte le funzioni del telaio.
Il pianale, completamente piatto tra l’assale anteriore e quello posteriore, si adatta a qualsiasi configurazione di carrozzeria, rendendo questa piattaforma ideale anche per lo sviluppo di veicoli elettrici innovativi per il trasporto sia di merci sia di passeggeri in ambito urbano.
“La mobilità del futuro continuerà a basarsi su sistemi meccanici, ma con l’integrazione di sistemi intelligenti totalmente connessi in rete”, spiega il Dr. Stefan Sommer, CEO di ZF Friedrichshafen AG. “All’interno del nostro Intelligent Rolling Chassis sono presenti sistemi meccanici intelligenti e connessi in rete, per offrire una piattaforma flessibile destinata ai veicoli urbani prodotti sia dai costruttori tradizionali sia da nuovi fornitori di mobilità”.
Traduzione: questa piattaforma potrebbe muoversi in modo autonomo su percorsi definiti, semplicemente essere acquistata da più Gruppi e poi essere personalizzata nel design e nel software, un po' come già oggi avviene con molti prodotti ZF.
Grazie all’Electric Twist Beam (eTB) installato sull’assale posteriore si può avere un veicolo a zero emissioni locali, attraverso due motori elettrici integrati nelle ruote, ciascuno in grado di erogare una potenza di 40 kW e alloggiati insieme in una scatola di alluminio, ognuno con una trasmissione a velocità singola.
L’assale anteriore dell’IRC si basa su una evoluta sospensione indipendente con doppio braccio di controllo in grado di portare l’angolo di sterzata fino a 75 gradi. Per fare un confronto, gli assali anteriori standard consentono un angolo di sterzata massimo di 50 gradi. Grazie al maggiore angolo di sterzata, le manovre di svolta e parcheggio risulteranno incredibilmente più semplici.
La maggiore manovrabilità andrà a beneficio sia dei veicoli per il trasporto merci che per il trasporto passeggeri, in particolare nella aree urbane soggette a traffico, nei parcheggi, nelle strade strette, nei cantieri, negli ingorghi stradali o nelle zone di carico.
Un altro componente essenziale del sistema è la IRC ECU (centralina elettronica), il “cervello”, che gestisce tutto quanto accade nel telaio. È infatti la centralina a coordinare tutte le funzioni dinamiche trasversali e longitudinali del veicolo, oltre a controllare gli altri sistemi di ZF quali i freni di servizio, l’elettronica di potenza e persino la gestione della batteria. La IRC ECU è inoltre dotata di una funzione di ripartizione della coppia (Torque Vectoring) che distribuisce la potenza tra i due motori elettrici anche separatamente, se necessario. Questo è l’unico modo per consentire ai veicoli realizzati con questa piattaforma di partire da fermi a un angolo di quasi 90 gradi, requisito ideale per parcheggiare o svoltare entro spazi ristretti. La centralina elettronica è dotata di tutte le interfacce richieste dai sistemi di assistenza avanzati, rendendo inoltre l’IRC di ZF estremamente interessante come piattaforma di base per un funzionamento autonomo o altamente automatizzato dei veicoli per il trasporto urbano.
L’IRC ha anche un altro asso nella manica: oltre a connettere gli assali anteriore e posteriore, il pianale piatto, detto “skateboard”, consente le configurazioni di veicolo e i concetti di interni più diversificati, semplici e basati sulle esigenze, come per esempio una biposto orientata al lifestyle, un taxi senza pilota con sedili a divanetti disposti uno di fronte all’altro, un veicolo affidabile in grado di viaggiare in autonomia per riuscire a consegnare merci nelle aree urbane trafficate.
Concludendo ZF mette una importantissima pietra miliare sulla mobilità di domani perché offre a più soggetti una base comoda da vestire, siano questi soggetti noti come affermate Case automobilistiche, siano società prive di esperienza nel settore ma con idee e voglia di fare, a un costo tra l'altro contenuto che potrebbe far nascere veicoli low price.