Maserati Gran Cabrio elettrica
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17 aprile 2024

italiani in cassa integrazione (Mirafiori) e cinesi attivi

Nuova cassa integrazione a Mirafiori per più di 2 mila lavoratori.
 
Uno degli stabilimenti più importanti che abbiamo in Italia del settore automotive continua ad andare male. Uno stabilimento che nel passato ha costruito auto mito come la 127, la Uno… è oramai al lumicino. Uno stabilimento che produceva un’auto ogni 26 secondi, uno stabilimento che era l’Università dell’automobile è gravemente malato.
 
Quasi in contemporanea a questa decisione, il Gruppo Stellantis (Fiat, Peugeot, Citroen, Alfa Romeo, Jeep, Lancia, DS, Dodge, Chrysler….) conviene che al suo Ceo, il manager portoghese Tavares, deve andare un compenso di 23,9 milioni di euro, quasi 9 milioni in più di quanto ha incassato nel 2022, per i risultati ottenuti. Ricordiamo che Stellantis ne 2023 ha avuto ricavi netti pari a 189,5 MLD di euro in crescita del 6% rispetto alla 2022.
 
Sempre in contemporanea un modello chiave per il Gruppo Stellantis, la B-SUV di Alfa Romeo che viene prodotta in Polonia, cambia nome: da Milano a Junior. Un cambio in corsa a seguito delle critiche di voler far passare questo modello come emblema del made in Italy quando è fatto altrove. E fatto tutt’altro che da sottovalutare, il nuove nome nella storia Alfa ha sempre indicato una versione e non un modello, dimostrando che chi ha il volante di uno dei marchi automobilistici più aspirazionali al mondo poco sa della sua storia. Ma c’è anche da aggiungere che chiamare un modello Junior non è proprio il massimo da un punto di vista di marketing e che se si valuta la scelta su motori e cambi c'è da molto da discutere!
 
In Italia la produzione automobilistica come oramai tutti sanno è letteralmente al lumicino e serve assolutamente che si ritorni al prodotto, come quando dirigevano ingegneri e non uomini più legati al mercato e alla finanza. La cassa integrazione di Mirafiori dove viene prodotta la 500 elettrica dimostra che quella vettura era sbagliata e non degna di uno stabilimento tanto strategico ma anche che pure i modelli Maserati sono tutt’altro che vincenti. Maserati se ben gestita ha tutte le carte per battersi con Porsche ma con questi prodotti è impensabile è anche la nuova coupé e cabrio elettriche appena lanciate non hanno alcun numero per far pensare di poterla rissolevare.
 
In questi ultimi vent’anni la produzione automobilistica nel mondo è più che raddoppiata ma l’Italia non ha saputo cogliere questa opportunità, e questo è molto grave. Tutti devono fare autocritica: la politica, i sindacati, i vertici che dirigono un’industria strategica ma anche tutti quanti sono coinvolti o lo sono stati, compresi giornalisti, colletti bianchi e operai, per cercare una soluzione che possa ribaltare in fretta la frittata, per non bruciarla definitivamente.
 
Tavares i risultati che ha portato da un punto di vista economico non si possono contestare ma quelli sul prodotto si. Il Presidente del Gruppo Stellantis, tutto il consiglio di amministrazione deve pensare a un controllo maggiore sul core business principal, il prodotto. Recentemente hanno introdotto nuove figure nel CDA ma tutte sempre estranee al prodotto e questo non va bene. In una delle sue ultime dichiarazioni, Tavares ha parlato della Peugeot elettrica 3008, altra auto dai bassi volumi produttivi, della C3 elettrica… tutti prodotti per pochi ma anche a fortissima concorrenza cinese.
 
Anche la politica europea deve cambiare approccio. Sentire solo ora che si inizia a parlare di una Europa stretta tra America e Cina come se fosse una novità o di una geopolitica sempre più strategica, lascia molto amaro in bocca, perché è come scoprire solo oggi che l’acqua che esce dai rubinetti delle nostre case può essere fredda o calda. E’ ormai per la stragrande maggioranza degli europei così da più di cinquant’anni! Ma chi ci ha governato dove viveva, nel mondo di frutta candita?
 
OGGI BISOGNA PRENDERE CONSAPEVOLEZZA CHE L'INDUSTRIA EUROPEA DELL'AUTO HA PRODOTTI CHE NON SONO VINCENTI. 

Il cielo insomma oggi è molto cupo ma attenzione che con l’industria dell’automobile basta un modello indovinato per far cambiare il tempo, come ha insegnato la Uno, la 205, la 156… per rimanere in casa Stellantis, ma anche la Golf, l’Audi A4, la Skoda Fabia… se si considera il Gruppo Volkswagen. Il punto, non si finirà mai di sottolinearlo, è che si deve tornare al prodotto con i suoi contenuti vincenti. Senza trucchi e belletti.
 
PS1 "L'Italia è uno dei mercati automobilistici più grandi d'Europa e per una Casa cinese avere una produzione locale significa poter rifornire tutti gli altri Paesi dell'area" questo ha detto all’agenzia Bloomberg il responsabile delle attività europee, Qian Xie di Dongfeng e ha aggiunto di "trattative iniziali" con l'esecutivo Meloni per produrre auto nel nostro Paese. Dongfeng che è anche socio di minoranza di Stellantis e partner di Fiat in Cina con scarsi risultati, non è l’unico Gruppo che sta valutando un sito produttivo in Europa e in Italia. Nell’intervista rilasciata a Bloomberg Xie ha aggiunto: la Dongfeng crede "fortemente" in un futuro elettrico, ma dovrà puntare sulle auto ibride. Un concetto che deve far riflettere.
 
PS2 Il produttore cinese Chery, uno dei più importanti, sembra essere intanto molto vicino alla conclusione con la Spagna per rilevare uno stabilimenti ex Nissan, nei pressi di Barcellona.
 
PS3 Tesla licenzia con una mail 13 mila persone come riporta Bloomberg. “Dobbiamo risparmiare ogni centesimo”, dichiara Musk che porta a casa più di 50 milioni di dollari l’anno. Tesla che per anni è stata un esempio inizia a vacillare. Anche in questo caso c’è un problema di prodotto.

 

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