La mobilità elettrica sarà una grande protagonista? Secondo alcuni si, secondo altri no. E il partito di questi ultimi inizia a crescere invece di decrescere nonostante arrivino sempre più elettriche sul mercato e tanti ne parlino decantandone le doti. Soprattutto di autonomia notevolmente aumentata senza però ricordare che è cresciuta perché si sono installate batterie molto più potenti. Un esempio? La Renault Zoe che è passata da 22 a 40 kwh! Quasi il doppio: per questo è salita l’autonomia ma anche i tempi di ricarica: venti ore usando un impianto normale di casa! Più di tre ore con un impianto ad alto voltaggio da 11kw e 1,38 minuti con un alto voltaggio da 22 kw.
A NY in questi giorni si è parlato con molti addetti ai lavori ma anche analisti ed è emersa la loro preoccupazione proprio sui tempi di ricarica lunghi che obbligheranno a considerare spazi adeguati per effettuarli perché guarda caso, come avevamo già scritto, con questi tempi di rifornimento vanno ripensati i…distributori. Le colonnine sparse per la città sono già arrivate al capolinea!
Così uno studio di architettura proprio di NY sta studiando delle torri dove stoccare le auto elettriche per gestire i lunghi tempi di ricarica occupando meno suolo possibile.
L’idea delle torri-parcheggio non è nuova, ricordiamo i silos di Venezia ma anche le torri di vendita della Smart e quelle di consegne auto nuove a Wolfsburg, ma quello che è nuovo è che non sono solo torri di parcheggio bensì torri adibite a dispensare grandi quantità di energia per la ricarica dei veicoli. In questi centri ci dovrebbe essere un grande passaggio di energia e quando si è chiesto di eventuali campi elettrici tutti sono…sbiancati! Si perché abbiamo ricordato che sono in corso diversi studi a riguardo di chi ad esempio porta il pace maker e vuole usare una elettrica ma anche perché con le potenze in gioco potrebbe essere come mettere dei distributori di alta tensione sopra la testa di tanti.
La corrente elettrica si ricorda che genera un campo elettromagnetico e sul tema elettrosmog cosa che pochi ricordano le leggi impongono un limite massimo alle esposizioni elettromagnetiche e una distanza minima dai centri abitati.
Insomma, sull’auto elettrica c’è tanto movimento ma anche tanta tensione e non tutto sarà facile come alcuni pensano, sempre augurandosi che l’elettrosmog sia innocuo.