Si chiama Uniti One ed è l’elettrica dal prezzo più basso sul mercato.
E’ lunga tre metri e venti centimetri e larga un metro e settanta. Pensata in Svezia ma realizzata nel Regno Unito, offre tre posti e promette da 150 a 300 km di autonomia in base alle batterie che si scelgono, da 12 o da 24 KWh.
L’abitacolo è intrigante perché prevede la guida centrale e un divano posteriore per far trovar posto a due persone. Quindi offre tre posti.
Rispetto alla Smart elettrica costa meno, porta più persone e ha un bagagliaio più grande: ma attenzione come dimensioni esterne è più grande.
Il motore elettrico è da 68 cavalli e permette una velocità massima di 120 km/h con una accelerazione da 0 a 100 di 9,9 secondi.
Il listino parte da poco più di 17 mila euro tasse escluse. E’ un po’ più basso di quello della Smart elettrica ma nemmeno poi così di tanto.
L'equipaggiamento standard include luci diurne a LED, specchietti laterali regolabili elettricamente, un tetto apribile elettrocromatico panoramico, vetri elettrici, parabrezza anteriore riscaldato e telecamera posteriore.
All'interno, gli acquirenti ottengono un sistema di illuminazione ambientale personalizzabile, tipo Mini, un sistema di infotainment touchscreen e la scelta di rivestimenti di colore scuro o chiaro.
Con l’abitacolo in configurazione tre posti la Uniti One offre 155 litri di spazio per il bagagliaio, ma con il sedile posteriore ripiegato e quindi diventando una monoposto offre una capacità di 760 litri. Il doppio di quanto permette una Smart.
Gli accessori opzionali includono fari a LED, sedile del conducente riscaldato, aria condizionata e un sistema stereo a sei altoparlanti. Gli acquirenti possono anche scegliere tra un interno con specifiche di comfort (rivestito in moquette) o un interno con specifiche di utilità (dotato di tappetino in gomma resistente).
Il motore elettrico è montato sull’asse posteriore. Entrambi i pacchi batteria possono essere caricati utilizzando una scatola da parete domestica da 7 kW o un caricabatterie rapido da 50 kW disponibile in commercio. Quando si utilizza quest'ultimo sistema, la batteria da 12 kWh può essere caricata dal 20 percento all'80 percento in nove minuti, mentre l'unità da 24 kWh recupera la stessa quantità di carica in diciassette minuti.
La società che la produce, Uniti, si ricorda essere stata fondata nel 2015 come progetto di ricerca presso l'Università di Lund in Svezia. Da allora il marchio ha ampliato le sue operazioni, con la maggior parte dello sviluppo di Uniti One realizzato a Norfolk, in Inghilterra.
Più intrigante che bella, non certo rivoluzionaria se confrontata con quanto già esiste, la Smart, ha comunque delle potenzialità se verrà ben costruita. Attenzione: si è scritto potenzialità. Sulla certezza di riuscita rimangono dubbi perché ricorda molto l’operazione della start up norvegese Think del 1999 che conquistò anche Ford ma poi si rivelò un fiasco. E sui ridotti tempi di ricarica non si sottovaluti il caricatore da 50 kW che non è così diffuso e non si può installare detto fatto in garage.
Ritornando al prodotto c’è da aggiungere che considerando le batterie della Smart da 17 KWh e che l’autonomia supera di poco i 100 chilometri, la versione più accattivante della Uniti One sarà quella con il pacco da 24 che la rende auto elettrica più poliedrica e quindi con maggiori potenzialità.
Infine una nota su cui riflettere: in Italia grazie agli incentivi di Stato e Regioni potrebbe capitare che per portarsi a casa una Uniti One prodotta in UK si possa arrivare a spendere anche solo 4 mila euro!