Non c’è giorno che qualcuno non pensi a qualcosa che porti l’uomo a muoversi diversamente da come oggi accade.
C’è chi sogna di farlo volare appeso a uno zainetto con due motori e chi seduto su un drone adeguato.
Al momento si contano decine di “pensatori” in giro per il mondo che studiano come matti e disperati grandi alternative ma anche all’interno delle Case automobilistiche non si scherza affatto con dipartimenti avanzati.
In questo periodo sembra che sia scattata una frenesia che non si vedeva da più di un secolo quando in tanti erano a cimentarsi su mezzi meccanici per far muovere più velocemente l’uomo sulla terra. In poco tempo presero vita l’automobile e l’aeromobile.
Tra le realtà più interessanti l’AAT, acronimo di Autonomous Air Taxi. Recentemente questo mezzo al Jumeirah Beach Park di Dubai alla presenza del principe ereditario Sheikh Hamdan bin Mohammed, ha completato il primo test di elicottero senza pilota destinato a trasformare gli spostamenti del domani. L’elicottero impiegato nel test aveva 18 rotori ed è considerato particolarmente stabile. Il modello a decollo verticale fungerà da taxi e potrà essere prenotato mediante una semplice app, un po’ come il concept Smart EQ Vision mostrato al salone di Francoforte da Daimler.
Oggi c’è chi pensa che presto assisteremo a delle vere rivoluzioni ma c’è anche chi è convinto che ancora tanta acqua debba cadere perché ci sono tematiche non certo facili da superare, ad esempio i jet per far librare in volo l’uomo hanno consumi pazzeschi (oggi l'autonomia è di 10 minuti) e i droni impongono pacchi batteria non certo leggeri con le relative problematiche. Ma il nodo più difficile da sciogliere sarà quello legato alla sicurezza perché se ci sarà impatto, essendo in aria, non avrà leggere conseguenze.
Insomma, tante idee e tante problematiche portano ad affermare che la rivoluzione tanto vicina non sarà ma ciò non deve portare a fermare queste “esplorazioni”.