Energica Motor
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16 novembre 2024

sogni in frantumi: il caso Energica Motor Company

 Il primo costruttore di moto elettriche supersportive Made in Italy, Energica Motor Company, è sotto procedura di liquidazione giudiziale.

E per i suoi dipendenti è partita la cassa integrazione.

Il suo futuro? Non facile. Si stanno cercando investitori.

I fondatori, la famiglia Cevolini, è sulla graticola.

Il sogno è durato poco più di dieci anni ma non è stato un fulmine a ciel sereno perché la mission di questa azienda si sapeva essere molto difficile e complessa: inventarsi da zero, con una tecnologia ancora molto embrionale e non competitiva sul termico elevava i rischi all’apice. E non a caso la fortissima industria giapponese se ne è stata lontana. Ma i venti pro elettrici europei e USA, sul scia di Tesla, hanno fatto gettare il cuore oltre l’ostacolo portando proprio il cuore  a prevalere sulla ragione. Con la complicità di molto adulatori improvvisati, dall'abbraccio mortale.
Come si ripete da tempo, tutti parlano di mobilità, di automotive, di due ruote, ma un conto è parlarne da appassionati, altro da professionisti con conoscenze e risultati.

Energica ha sicuramente innovato, curato i prodotti ma non è bastato. Perchè fin dall'inizio è mancata una visione più alta. 

Oggi cosa rimane di Energica Motor Company? Sono stati bruciati molti denari, anche se i Cevolini nel 2022 avevano ceduto la maggioranza a un Gruppo finanziario; cassa integrazione e un sogno in frantumi che però potrebbe anche meritare una raccolta dei cocci, soprattutto per quanto riguarda il powertrain.

La mobilità elettrica sia su due sia su quattro ruote continua a trovare strada in forte salita e chi non ha forza economica importante, schiatta. 

Energica Motor Company non sarà l'ultima assieme a molti progetti legati alle batterie ma anche alla distribuzione dell'energia elettrica per auto e moto. 
I prezzi elevati di Enel X alla colonnina ma anche di Ionity sono indicatori che il business fatica a stare in piede in modo competitivo con la benzina e il gasolio. Bene ha detto la premier recentemente: bisogna essere realisti. Oggi oramai deve essere chiaro a tutti che l'elettrico non sta in piedi da solo.  





 

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