Il primo costruttore di moto elettriche supersportive Made in Italy, Energica Motor Company, è sotto procedura di liquidazione giudiziale.
E per i suoi dipendenti è partita la cassa integrazione.
Il suo futuro? Non facile. Si stanno cercando investitori.
I fondatori, la famiglia Cevolini, è sulla graticola.
Il sogno è durato poco più di dieci anni ma non è stato un fulmine a ciel sereno perché la mission di questa azienda si sapeva essere molto difficile e complessa: inventarsi da zero, con una tecnologia ancora molto embrionale e non competitiva sul termico elevava i rischi all’apice. E non a caso la fortissima industria giapponese se ne è stata lontana. Ma i venti pro elettrici europei e USA, sul scia di Tesla, hanno fatto gettare il cuore oltre l’ostacolo portando proprio il cuore a prevalere sulla ragione. Con la complicità di molto adulatori improvvisati, dall'abbraccio mortale.
Come si ripete da tempo, tutti parlano di mobilità, di automotive, di due ruote, ma un conto è parlarne da appassionati, altro da professionisti con conoscenze e risultati.
Energica ha sicuramente innovato, curato i prodotti ma non è bastato. Perchè fin dall'inizio è mancata una visione più alta.
Oggi cosa rimane di Energica Motor Company? Sono stati bruciati molti denari, anche se i Cevolini nel 2022 avevano ceduto la maggioranza a un Gruppo finanziario; cassa integrazione e un sogno in frantumi che però potrebbe anche meritare una raccolta dei cocci, soprattutto per quanto riguarda il powertrain.
La mobilità elettrica sia su due sia su quattro ruote continua a trovare strada in forte salita e chi non ha forza economica importante, schiatta.
Energica Motor Company non sarà l'ultima assieme a molti progetti legati alle batterie ma anche alla distribuzione dell'energia elettrica per auto e moto.
I prezzi elevati di Enel X alla colonnina ma anche di Ionity sono indicatori che il business fatica a stare in piede in modo competitivo con la benzina e il gasolio. Bene ha detto la premier recentemente: bisogna essere realisti. Oggi oramai deve essere chiaro a tutti che l'elettrico non sta in piedi da solo.