In questi giorni la Merkel è molto impegnata con i Verdi che le soffiano sul collo. Come avevamo già scritto dal salone dell’automobile di Francoforte, lo scorso settembre prima delle elezioni, Angela Merkel si sarebbe potuta trovare presto con forti pressioni dal partito dei verdi se non avesse vinto le elezioni e ciò poteva diventare la sua spada di Damocle come adesso si sta vedendo con le posizioni sul clima.
“Il destino dell’umanità passa dal clima, vogliamo proteggere il mondo” questo è quello che esce dalla sua bocca oggi.
In Germania la situazione è critica e conseguentemente anche in Italia si sentono già soffiare venti provenienti dal nord che non sono positivi come le voci sulla nostra economia a cui si aspettano lettere scritte, che porteranno gran burrasca. Ma la partita vera sarà sul tema del clima che rischia di far prendere decisioni molto popolari ma devastanti nell’immediato e nel prossimo futuro soprattutto nel Bel Paese che vive più di emozione che di ragione.
Come storia insegna, noi italiani siamo dei fenomeni perché seguiamo tutto in ritardo e non facciamo mai i nostri interessi al contrario degli altri. La storia del nucleare ne è esempio perché abbiamo rinunciato per la bandiera dell’ambiente e della sicurezza con il risultato che siamo circondati da centrali nucleari e di quelle centrali ci serviamo! Pagando un prezzo per l’energia alto che ha danneggiato la nostra economia, alzato il debito pubblico e soprattutto non ci ha permesso di creare un piano per il futuro e per le nuove generazioni.
Quindi si rifletta prima di prendere per oro colato ciò che è interesse di altri ma soprattutto cerchiamo di toglierci i paraocchi dei somari.
Quindi attenzione alla politica del no oil dilagante, ad esempio, e al'attacco sui Diesel perché a fare i nostri interessi e quelli del pianeta potrebbe essere un errore fatale.