L’acquisto di auto elettriche con un prezzo fino a 35mila euro più Iva, verrà agevolato con un contributo di 3 mila euro a cui si potrà aggiungere altri 2 mila euro con la rottamazione di un veicolo euro 1, euro 2, euro 3, euro 4.
Per comprare veicoli ibridi plug-in con un prezzo fino a 45 mila euro più Iva, si può ottenere un contributo di 2mila euro. Anche in questo caso con la rottamazione si possono aggiungerne altri 2mila.
Per le auto con motori tradizionali a basse emissioni e alcune tipologie di mild hybrid e full hybrid con un prezzo fino a 35 mila euro più Iva, è possibile richiedere un contributo di 2mila euro solo con rottamazione.
Per i ciclomotori e motocicli elettrici e ibridi (categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e) il bonus è del 30% del prezzo fino a 3mila euro, e del 40% fino a 4mila euro se viene rottamata una moto in una classe da Euro 0 a 3.
Per i ciclomotori e motocicli termici, (categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e) è invece previsto, a fronte di uno sconto del venditore del 5%, un contributo del 40% del prezzo d'acquisto e fino a 2500 euro con rottamazione.
Uno degli obiettivi dei bonus è dare una boccata d'ossigeno al mercato, messo a dura prova dalla guerra e dalla carenza di componenti e quindi prodotto: in aprile le vendite hanno subito un crollo del 33% rispetto allo stesso mese del 2021. Il punto è che di prodotto ancora ne manca con consegne lunghissime e che questi deficit vengono fatti pagare alle casse dello Stato con nostri soldi. Tra l'altro è da notare che tutte le Case automobilistiche quotate in borsa hanno fatto registrare guadagni fortissimi e lo Stato le foraggia perché pensa siano in crisi!. E i prezzi così aumentano tanto c'è pantalone che paga.
In parole semplici altri 2 miliardi più altri 8,7 per la transizione che potevano essere spesi meglio se avessero pensato a formule più evolute per portare benefici veri alla società e non ai soliti pochi.