Non è proprio un momento felice per Tesla. Oltre ai conti che non tornano c’è anche una fuga di manager non trascurabile. Ma soprattutto negli ultimi dieci giorni due Tesla hanno avuto due gran brutti incidenti con tre morti, su cui si sta indagando. E sotto la lente d’ingrandimento ci sono i pacchi batteria e il sistema Autopilot. I due assist di questa Casa automobilistica che ha influenzato anche le scelte di molti costruttori che si sono buttati anch’essi sia sulla trazione elettrica sia sui sistemi di aiuto alla guida.
Una Model S in Svizzera pochi giorni fa ha impattato e preso fuoco come era avvenuto in un altro incidente negli USA in Florida. Il tema è molto delicato perché i pacchi batteria agli ioni di litio facili non sono da gestire e quando bruciano, bruciano! Effetto thermal runaway. Non a caso vengono incapsulati in robuste protezioni che però a volte, sembra, non bastino.
La polizia svizzera e anche Tesla stanno poi indagando se chi la portava, che poi è morto, un tedesco di quarant’otto anni, stava servendosi del sistema AutoPilot che si legge sul sito di Tesla è realtà e promette la guida autonoma come viene mostrato da un video sempre nel sito del costruttore americano (come riportiamo nelle foto).
Negli ultimi dieci giorni quindi ben tre automobilisti sono morti su delle Tesla che sono bruciate, e se viene confermato che erano con sistema Autopilot attivo, che si ripete sul sito della Tesla promette più sicurezza, dal sogno all’incubo manca sempre meno tempo.