Non prende fuoco come la benzina ma sul gasolio, o meglio sulle auto a gasolio, sta scoppiando un incendio di proporzioni bibliche.
A fronte del caso FCA negli USA e della diatriba tra il ministro dei trasporti italiano (Delrio) e tedesco (Dobrindt) sulle omologazioni sempre di FCA nonché di Renault in Francia, la situazione sta diventando davvero complessa.
Sono sempre di più a domandarsi se valga ancora la pena acquistare un’auto a gasolio ma ci sono anche tanti automobilisti contenti delle loro auto a Diesel, che però temono restrizioni, rincari carburante e ragionano se sia arrivato il momento di liberarsene.
Nota curiosa nel momento del caos: in Francia dove il Diesel è stato tanto amato e dove è stato leader per decenni sta crescendo il partito dei contrari mentre negli USA dove è stato sempre messo alla berlina, il partito dei pro è in crescita! Algidi, invece, al riguardo i tedeschi, come sempre. Noi italiani? Come tradizione in ordine sparso a partire dai comuni dove ognuno legifera quello che vuole. E mai lo Stato che chieda a questi comuni spiegazioni!
Oltre agli automobilisti ci sono i legislatori, i controllori e i produttori, e qui son dolori. C’è chi sostiene che non c’è uguglianza tra emissioni rilevate nei test omologativi e in quelli stradali ma nessuno chiarisce che mai ci saranno per le troppe variabili: oggi le stesse regole per tutti significano che tutti sono messi nella stessa situazione e quindi si sa chi è più o meno efficiente. Chi asserisce che i sistemi di depurazione dei gas su strada vengono disattivati o il loro funzionamento è limitato può essere convinto di ciò come quando asseriva che c'erano sistemi per modificare i risultati dei test ma tra i due c'è differenza! Chi sostiene che non ha in uso sistemi di device ma al tempo stesso si dice disposto a lavorare per migliorare la situazione non aiuta a chiarire, come chi dice che è tutto ok ma poi aggiunge che se c’è da pagare per una multa, nulla succederà trattando tutto come se fosse una mera questione economica!
A domanda se c’è da preoccuparsi viene quindi proprio da dire di sì, perché sia al di là dell’Atlatico sia al di qua non c’è alcuno che chiarisca e che entri approfonditamente nel merito (costruttori, legislatori, controllori...) anche perché in questi ultimi 18 mesi, soprattutto dal caso VW, poco è stato fatto per chiarire quanto sia più importante per tutti ridurre la Co2 o gli NOX o quanto i nuovi sistemi di depurazione dei gas di scarico siano realmente efficaci e quanto sarebbe proficuo incentivarne l’uso.
Ognuno tira acqua al suo mulino e nessuno al Diesel, mettendolo in croce e dimenticando che il motore gasolio è in uso nella nautica, nei grandi trasporti...e che quello legato all'auto non è di certo il "farabutto" principe.
Nessuno che ricorda che una Euro I del 1992 emetteva 140 mg di polveri mentre una euro V solo 5 mg!!! Le emissioni del trasporto auto sono calate quasi del 60% ma il diffondersi di una politica a favore di legna e pellet non sembra abbia esaltato questi risultati ma nessuno ne parla.
Oggi, inoltre, si mette l’auto a gasolio sul banco degli imputati senza mai accompagnarla ad almeno uno degli altri grandi diffusori di NOX come gli aerei, dove non esiste un calcolo preciso a riguardo, i camini a legna (altri grandi attori protagonisti privi di regole), le centrali termoelettriche che poi vanno a servire le auto elettriche, che vengono definite pulite!!! Questo cosa comporta? Gli NOX delle auto Diesel sono visti come il Diavolo senza considerare...che non sono i soli!
Insomma c’è da preoccuparsi non per il diesel in sé, perché l’auto a gasolio emette poca CO2 e quindi fa bene al pianeta e con i sistemi di pulizia dello scarico dovrebbe essere molto pulita ma perché questi sistemi costano e non tutte le Case li adottano, perché chi dovrebbe dettare le regole al posto di farle chiare e semplici va in altra direzione e perché chi deve comunicare comunica in modo semplicistico, favorendo il disorientamento che può portare a scelta sbagliate che poi tutti ci troveremo a pagare. In poche parole si chiarisca se l'auto a gasolio, con i sistemi di pulizia, funziona e se la risposta è affermativa si abbattano i costi così da renderla competitiva con gli incentivi al pari di quelli delle auto elettriche, per mettere tutti nella stessa condizione e anche per spegnere un fuoco pericoloso per tutti.
In questo momento comunque non bisogna farsi prendere dal panico anche perchè il ministro Delrio parla di strategie che mirano a ridurre drasticamente le emissioni di CO2 nel trasporto stradale e il motore Diesel nella CO2 è quello più virtuoso. Sul tema dei nuovi test di omologazioni stradali al posto di quelli in laboratorio in arrivo sul finire di quest'anno c'è poco da dire, perché non è che se si cambiano i test si ha più efficienza, tutto dipende dal motore e dall'auto come è configurata. Insomma, come quando c'è nebbia ci si deve muovere piano, con grande circospezione.
-