In questi ultimi anni molti Gruppi automobilistici hanno più che raddoppiato le vendite, il numero di modelli offerti e hanno anche “razionalizzato” la produzione.
 
Molte Case automobilistiche hanno insomma vissuto un periodo felice e facile dove era possibile fare di tutto, anche delocalizzare la produzione di modelli importanti senza colpo ferire. Apparentemente.
 
E’ di questi giorni la notizia che per il trasporto delle sue auto, il Gruppo Volkswagen ha recentemente comunicato di aver varato due nuove imbarcazioni che attraverseranno l’Atlantico utilizzando il gas naturale liquefatto (GNL). Il fine di ciò? Assicurare un impatto sull'ambiente minore.
 
Peccato che se il Gruppo Volkswagen fosse davvero attento all’ambiente, dovrebbe più che pensare a cambiare carburante alla propria flotta navale per spostare le auto prodotte in Messico, riportare la produzione in Europa così da non dover far viaggiare navi cariche di auto.
 
Prendiamo come esempio l’Audi Q5: che senso ha produrla in Messico e poi da là portarla di qua? Certo, costerà meno farla in Messico ma l’impatto sull’ambiente legato alla movimentazione non è sostenibile. 
Se il Gruppo Volkswagen producesse sia in Messico per l’America sia in Germania per l’Europa l’Audi Q5 non ci vorrebbero le navi per spostare tutte queste auto e quindi ci sarebbe un impatto ambientale nettamente minore. Inoltre si terrebbe tutto in miglior equilibrio, anche l’economia.
 
Insomma, quando ci si renderà conto che non sono da eliminare le pagliuzze ma le travi per avere un mondo migliore?