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15 novembre 2021

batterie per le auto elettriche: le ultime novità

Una volta le prestazioni di un veicolo dipendevano dal motore. Con la comparsa dell’auto elettrica invece dalle batterie.
 
Oggi lo stato dell’arte delle batterie vede quelle agli ioni di litio con cobalto sugli scudi ma come già abbiamo scritto in tempi non sospetti di questi materiali tanti non ve ne sono e quindi c’è chi inizia a ripiegare su altre soluzioni che però hanno tante problematiche. E tra questi, oltre ai cinesi, c’è anche chi sull’auto elettrica ha costruito la sua fortuna, Elon Musk.
 
Per fare auto elettriche più economiche ci vogliono batterie meno costose, quindi l’alternativa sembra essere quella della tecnologia LFP, litio ferro e fosfato. Niente cobalto quindi.
 
I maggiori produttori di batterie come LG Energy Solution, Samsung SDI e SK On, che producono solo batterie agli ioni di litio con cobalto se ne sono accorti e ci stanno pensando, chi più e chi meno; al contrario dei cinesi di Catl che ancora una volta sono più avanti.

Le batterie LFP rispetto alle batterie agli ioni di litio con cobalto danno meno autonomia e sembra anche siano meno longeve e più pesanti. Ma costano meno e sono più facili da farsi. Quindi per auto elettriche più economiche avrebbero anche un loro perché.
 
Il problemino maggiore di queste batterie dai materiali economici e abbondanti, soprattutto in Cina, è la loro riciclabilità e una eventuale seconda loro vita. Entrando più nello specifico sulla riciclabilità, una batteria agli ioni di litio quando viene dismessa offre la possibilità di recuperare almeno 20 euro di materiali preziosi, la LFP solo 3 euro perché l’unico metallo interessante è il litio. E questo è un punto importante perché porta a uno svantaggio economico finale che non giustifica la scelta se si guarda sul lungo periodo ma non sul breve in quanto converrà alienarle piuttosto che riciclarle.

Per i profitti a breve termine, alcune Case automobilistiche potrebbero quindi prendere in considerazione l'utilizzo di batterie LFP. A lungo termine, però dovranno rivedere i rischi dei costi della dismissione delle batterie LFP e questo dipenderà dalle normative ambientali e dalla gestione sociale e di governance che gli verrà richiesta. Quindi ancora una volta la politica sarà Catone censore. E come al solito si farà tirare la giacchetta non a favore dell’ambiente e della società come è stato appunto fatto con la decisione di finanziare l'auto elettrica e tassare quella a combustione.

Un altro punto tecnico a sfavore delle LFP è il loro peso e la loro potenza (circa un 25% inferiore) ma se verranno impiegate su auto economiche e con scarse prestazioni poco importerà.
 
Per noi consumatori bisognerà prendere atto che le batterie LFP offriranno gli stessi kWh di quelle agli ioni di litio con cobalto ma l’autonomia a causa del peso maggiore sarà inferiore, informazioni queste che non tutti saranno in grado di cogliere come sulla loro riciclabilità e seconda vita.
 
In tutto questo poi c’è anche da non sottovalutare che una volta l’Europa era una attrice protagonista nel cuore dei veicoli, ora invece nemmeno una comparsa ma ciò non sembra interessi a nessuno.
 
Infine una last news. In avanzata fase di sviluppo ci sono batterie agli ioni di litio con abbondanti dosaggi di nichel che assicurano prestazioni maggiori si dice anche del 20% rispetto alle migliori batterie oggi in produzione. Queste nuove batterie super ricche di nichel dovrebbero arrivare sul mercato sul finire del prossimo anno e comportare un importante miglioramento sull’autonomia. Quindi se pensate a un’auto elettrica come vostra prossima auto il consiglio è di aspettare ancora un pochino.  

 

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