Tesla inizia a perdere colpi. E non solo in borsa. La fotografia di Tesla si fa sempre più dai contorni sfocati.
Sul mercato cinese il produttore statunitense ha commercializzato poco più di 60.000 veicoli nel mese di febbraio, con un calo del 19% rispetto a febbraio 2023. Tesla, i cui veicoli cominciano a sentire l'età,è stata costretta ad adottare nuove iniziative sui prezzi.
BYD, il suo principale concorrente ha reagito prontamente riducendo il prezzo del suo modello più popolare.
La guerra dei prezzi continua.
Le azioni Tesla hanno già perso il 24% del proprio valore quest’anno. Sono nettamente indietro rispetto agli altri titoli tecnologici che hanno recentemente trainato la crescita degli indici. La storia della crescita senza fine del costruttore si è incrinata con l’avvio di una guerra di prezzi e la moltiplicazione dei fabbricanti di veicoli elettrici ma anche perché non tutti quelli che hanno comprato Tesla al momento di cambiarla non confermano la scelta.
E questo è un indicatore importante. 
C'è poi anche da raccontare che sull'affidabilità non c'è piena soddifsazioni soprattutto quando si rompono componenti e si deve ricorrere alla loro sostituzione: i tempi di attesa sono molto lunghi e i prezzi alti. In questo inverno appena lasciato non pochi hanno avuto problemi con la climatizzazione.
Tesla si è più concetrata sulle vendite che sull'assitenza e di questa scelta paga pegno. 
Inoltre c'è sempre il tema dei modelli annunciati che non arrivano come la super sportiva e la piccolina. Sulla Model 2 si racconta che Musk in persona voglia ridurre i tempi di produzione al massimo per ottenere il prezzo dei 25 mila dollari promessi. Ma non è operazione facile anche perché tutto è aumentato e quindi i margini sono tirati.