Non passa giorno che non ci siano prese di posizione sul made in.
L’ultima arriva da Renault: la piccola elettrica Renault 5 E-Tech e la più grande Scenic E-Tech, sempre anch’essa 100% elettrica, hanno ottenuto la certificazione “Origine France Garantie” concessa da Bureau Veritas ai prodotti il cui assemblaggio finale avviene in Francia e in cui almeno il 50% del prezzo di costo unitario e le caratteristiche fondamentali vengano acquisiti in Francia.
La quota del valore prodotto in Francia di Renault 5 E-Tech Electric e di Scenic E-Tech Electric si attesta rispettivamente al 69% e al 74%, quindi non al 100%. Ma ciò basta a potersi fregiare del bollino “Origine France Garantie”.
Renault 5 E-Tech Electric è il primo veicolo completamente progettato su AmpR Small, la nuova piattaforma di Ampere dedicata ai veicoli elettrici del segmento B.
Entrambi i veicoli sono stati sviluppati dalla divisione Ampere, l’entità del Gruppo Renault specializzata nei veicoli elettrici smart, il cui obiettivo è democratizzare la mobilità elettrica. Vengono prodotti presso lo stabilimento di Douai, uno dei tre siti del Centro Ampere ElectriCity.
Il label “Origine France Garantie” assegnato ai due modelli di Renault da una parte è apprezzabile perché dimostra l’attenzione e l’impegno della Casa automobilistica a produrre più componenti possibili in Europa ma al tempo stesso dimostra come quanto sia complesso considerando che la piccola 5 arriva solo al 69%. Inoltre bisogna anche capire per bene il sistema non lineare del calcolo in quanto l’analisi viene fatta sul 50% del prezzo di costo unitario.
L’attenzione sul made in è più sentito dalla politica che dai consumatori che rimangono molto più sensibili al costo del veicolo. La politica sul settore auto ha accesso in ritardo i riflettori, in quanto c’è preoccupazione sui posti di lavori anche dell’indotto. Il punto è che il rischio che si vada verso un sistema di protezionismo è sempre più elevato e non avendo visioni e conoscenze si creino più danni che vantaggi. Il sistema auto, da quello produttivo a quello commerciale (ricordiamo il passaggio dai concessionari agli agenti ma anche la riduzione dei servizi assistenza, la produzione di prodotti di ricambio di bassissima qualità…) è entrato in una spirale molto pericolosa e diverse mosse della politica non sembrano aiutare anche perché come ripetiamo da tempo, molti top manager dei Gruppi automobilistici sono lupi vestiti da agnello e quando si confrontano con politici non preparati vengono sbranati.
Oggi ci troviamo con auto sempre più costose, auto con sempre più problemi e anche pericolose (ricordiamo il caso degli airbag difettosi e la non disponibilità di componenti per sostituirli in brevissimo tempo…), auto che durano molto meno e con prestazioni a tempo.
Insomma, piuttosto che pensare a un label sarebbe meglio tornare a concentrarsi sul prodotto. Che poi è quello che fa la vera differenza. E che per anni ha consentito all’ìndustria automobilistica europea a divenire N.1 nel mondo dopo decenni di dominio dei Gruppi americani.
NB Attenzione alla Renault 5 e-Tech: si potrà scegliere tra 2 bacchi batteria, uno da 52 kWh e uno da 40 kWh. Nel primo caso l’autonomia dovrebbe essere prossima ai 400 km, nel secondo attorno ai 300 km. Secondo ultime analisi che abbiamo fatto, le auto elettriche con pacco batteria di maggior capacità tengono molto meglio il valore di quelle con il pacco batteria più economico. Anche perché le batterie nel tempo perdono capacità e quindi l’autonomia si riduce e non di poco conto. Anche di un 15%. Tenendo poi presente che i valori dichiarati vengono rilevati nelle condizioni migliori (temperature miti, pochi accessori di servizio attaccati…) in diversi periodi dell’anno l’autonomia può ridursi ancora di molto. Quindi il consiglio è di considerare solo le versioni con batteria più capace. Ricordiamo che la 5 elettrica con batteria da 52 kwh costa ben piu di 30 mila euro, tanti, troppi euro; la versione con batteria da 40 kwh dovrebbe invece costare attorno ai 25 mila euro. Sempre troppi.