Salone di Parigi 2024
A proposito di...
A proposito di...
14 ottobre 2024

Salone di Parigi: tanto fumo poco arrosto

Ha aperto lunedi il Salone di Parigi. 
Forte presenza di industrie francesi, un po' di cinesi, ma nessuna novità che meriti. Anche la Renault 4 ha deluso.
Renault fa la parte del leone con la R4, un’operazione remake non molto riuscita perché ha problemi causa grossi montanti anteriori che limitano la visibilità ma soprattutto per il ridotto spazio che offre ai passeggeri posteriori complici anche i sedili bassissimi e il pavimento alto che non permettono il  posizionamento degli arti inferiori sotto la seduta. Quindi chi siede dietro sta davvero male. Peccato perché il taglio della portiera posteriore pronunciato dona un facile accesso. Sempre della R4 non piace la costruzione e diverse finiture, come le portiere nella parte più alta con plastiche a taglio vivo. La nuova R4 è lunga 4,14 metri, con un passo di 2,62 metri, ed è alta 1,57 metri, con un' altezza minima da terra di 18 centimetri. Due le varianti: 120 CV e 225 Nm con batteria da 40 kWh o 150 CV con batteria da 52 kWh. Quest'ultima è in grado di percorrere 400 km nel ciclo Wltp, tocca i 100 km/h da fermo in 8,5 secondi ed è autolimitata a 150 km/h, mentre la meno potente si ferma a 300 km di autonomia. Per tutte è previsto il caricabatterie di bordo da 11 kW, mentre da colonnine rapide è possibile raggiungere gli 80 kW sulla 120 CV e i 100 kW sulla 150 CV. Nelle concessionarie e' attesa nel 2025 a un prezzo d'ingresso ben superiore ai 20 mila euro. 

Stellantis concentra le luci della ribalta sul brand LeapMotors che ha iniziato la sua corsa in Europa attraverso la forza commerciale del Gruppo che racchiude come marchi Alfa Romeo, Peugeot, Citroen, Fiat, Lancia, Chrysler…. Leapmotors con Stellantis ha grandi progetti anche industriali e la piccola T3 ha come sola concorrente la Dacia Spring. Ma le manca una tendina per coprire il bagagliaio, ha ruote e freni troppo piccini e delle telecamere interne che portano a dire che sarà una Mata Hari. Inoltre il modello esposto aveva dischi freno arruginiti! A proposito di Dacia: presenta la Bigster. La super Duster. Altro asso importante per l'unica Casa automobilistica concreta.
Molto interessante il brand Xpeng che arriverà anche in Italia a breve, dopo Norvegia, Olanda, Germania…. XPeng deve essere vista come l’anti Tesla cinese. Le sue vetture sono piuttosto curate con molto chicche interessanti come: ventole di raffreddamento per la ricarica dei telefoni via induzione, tetto in vetro speciale che riduce l’irradiamento e quindi scalda pochissimo al contrario di quello della Tesla… I prezzi delle XPeng partiranno da circa 50 mila euro. Non sono auto rivoluzionarie ma almeno attente in alcuni dettagli. 
Altra novità del salone la Citroen C5 Aircross e l'Audi Q5 che verrà sempre prodotta in Messico ma è stata arricchita di elettronica e schermi touch come non mai, anche sulle portiere! A proposito delle portiere della Q5: come cinematismo rimangono problemi. Non si chiudono mai con un soffio, bisogna dargli una spinta decisa. Visto che hanno cambiato telaio e che e' tutta nuova potevano risolvere questo fastidio. Al contrario la Kia EV3 che come costruzione e' esemplare. Un'auto questa davvero ben fatta, peccato sia solo elettrica e che le tasche delle portiere siano in poverissima plastica. Sempre sulla Kia si fa notare una mensola centrale estensibile con tasti auto hold, telecamera, sensori parcheggio e hill discent control.
Tornando ancora sulla Renault 4 ha colpito la posizione della leva del cambio, tipo Mercedes, con forma a martello, non hanno avuto coraggio di pensare a una reinterpretazione della vecchia leva cambio scorrevole mentre è molto piaciuto un basket utile più per gli ombrelli che per la baguette.
Kia ha portato il restyling della Ev6  e il PBV 5 che promette una mobilità di nuova concezione per merci e passeggeri. Alfa Romeo l’ibridizzazione dell’Alfa Junior mentre BMW una M5 da 700 cavalli con carrozzeria Touring. 
In estrema sintesi il mondo dell'automobile appare ancora in forte confusione con un mercato che fatica ad ingranare perché non vi è certezza e un 2025 che molti si aspettano non sereno. Anche perchè di salti importanti da un punto di vista tecnico non ve ne sono, soprattutto per la mobilità elettrica che continua a rimanere non vincente sul termico per prezzo e prestazioni ma soprattutto per il grande tema delle emissioni di Co2 e delle conseguenti multe se non verranno tolte o ridotte. Tutti convergono che sono insostenibili. Dai corridoi del Salone di Parigi emerge che se rimarranno le multe sulla emissioni di Co2 i costruttori alzeranno i prezzi e ridurranno la produzione, con conseguenti danni sociali per le chiusure di stabilimenti. Un braccio di ferro pericoloso per tutti è iniziato da tempo tra industria e politica e qui a Parigi si percipisce che sta toccando vette molto ardite. Infine sempre dalla Francia si torna a sentire degli incredibili vantaggi che porterrebbe una possibile alleanza di Renault e Stellantis.  




 
 
 
 

Lascia un commento: