J per Japan, 50 per i cinquant’anni di presenza Ferrari in Giappone: ha nome semplice ma linee sofisticate l’ultima creazione con il Cavallino sul cofano, che verrà prodotta solo in 10 esemplari per onorare il 50° anniversario del Cavallino nella terra del Sol Levante.
Presentata a Tokyo, nel National Art Center, non ha faticato a conquistare chi al bello è sensibile, in tutte le sue forme.
Due posti, tetto asportabile, V8 da 690 cavalli, la J50 ha preso dal meglio del passato e presente ma, fatto più importante, ha introdotto soluzioni d’avanguardia creando un cocktail più che riuscito, esplosivo.
Opera del Centro Stile Ferrari, diretto dall’architetto Flavio Manzoni, la J50 ha passaruota elevati con cofano basso grazie all’attento posizionamento dei radiatori che sono un omaggio al mito 365P ma, al tempo stesso, il Centro Stile ha tracciato con mano chirurgica una linea netta e tagliante per il frontale, che prosegue nella vista laterale per poi sprofondare nelle generose prese d’aria che danno l’ossigeno necessario al cuore che sulle Ferrari è sempre generoso. Tocco diabolico il parabrezza, i vetri e i montanti scuri ma soprattutto il loro taglio: i finestrini partono alti e provate a indovinare dove scendono? Naturalmente sempre verso il… motore! Motore che è in vista grazie a un cristallo come copertura, sagomato, per creare un ponte-convogliatore di emozioni che ricorda quello della Dino 206 Sport. Fascia posteriore nera sui fari che sale fino allo spoiler e incornicia la base del cristallo-cover motore, tutto è frutto di uno studio non attento, maniacale. E cosa dire dei terminali di scarico cannone? E dei roll bar da Batman del 2020? Solo che bene mentre altrettanto bene non si può dire dell'interno perché pelle e alcantara non hanno nulla di più da mostrare di quello che da anni mostrano.
E chi pensa che sia una Ferrari solo da guardare si sbaglia perché come accennato la J50, pur usufruendo della base 488 Spider, rispetto a questa ha radiatori in posizione diversa e motore evoluto da ben 690 cavalli. L’eccellente 3.9 biturbo premiato Engine of the Year ha quindi goduto di un potenziamento che la dice lunga su quanto questa vettura debba essere anche altamente prestazionale. Insomma, è una vera opera d’arte con le ruote. Cerchi compresi perché oltre al disegno a cinque razze tipico Ferrari lasciano vedere lo straordinario impianto frenante della Brembo, con funzione anche di salvavita.
Insomma la J50 è una Ferrari strepitosa.