Dal 15 aprile le “scarpe” invernali sono bandite. E per chi non ne fosse dotato, può liberarsi delle dotazioni obbligatorie da tenere nel bagagliaio quali catene o affini.
Importante è anche ricordare la deroga a quanto stabilito dal decreto ministeriale n. 1049 del 2014: gli automobilisti hanno un mese di tempo, quindi fino al 15 maggio, per adeguarsi alla normativa e passare al treno gomme estivo, rivolgendosi a un gommista per la sostituzione.
E di questi tempi è ancor più importante ricordare che i gommisti sono aperti e dietro appuntamento ricevono.
Federpneus (Associazione Nazionale Rivenditori Specialisti di Pneumatici) ricorda che il cambio pneumatici durante la stagione primavera-estate non è obbligatorio per tutte le tipologie di gomme, e la legge consente di circolare tutto l’anno con pneumatici invernali. L’obbligo del cambio entro il 15 maggio si applica solo a chi monta pneumatici invernali (riconoscibili dalla marcatura M+S sulla spalla o per la presenza del fiocco di neve) con codici di velocità inferiori a quelli indicati dalla carta di circolazione. Le gomme marchiate M+S con indice di velocità uguale o superiore a quanto indicato sulla carta di circolazione, invece, possono circolare anche in estate.
Attenzione però: meglio cambiarle perché le invernali d’estate si consumano molto e fanno consumare anche molto. Inoltre offrono minor tenuta e spazi di arresto più lunghi. Non va anche sottovalutato che le alte temperature rovinano le lamelle quindi per la stagione invernale successiva si perderà molta capacità di trazione su fondi innevati.
Tra i migliori pneumatici estivi oggi in commercio c’è il GoodYear Eagle F1 Asymmetric 5. Un pneumatico sorprendente che tiene testa al Michelin Pilot Sport 4 e al Pirelli Pzero. In particolare il pneumatico GoodYear colpisce sia per la tenuta su asciutto sia su quella su bagnato. Provato su una Mini Cooper S che è noto ha problemi grossi di motricità quando si esce dai tornanti, ha mostrato un grip straordinario. In più quando lo si mette in appoggio "sbava" pochissimo come avesse una spalla granitica che però non inficia il comfort. Ma al di là della struttura quello che ha davvero colpito è la mescola. Super gomma, come prestazioni, rimane l’interrogativo sulla durata. Ma se ieri consigliavo Michelin oggi è GoodYear. Come tutte le auto non vanno in ugual modo e ce ne sono alcune che vanno meglio di altre anche sui pneumatici vale lo stesso concetto. E attenzione: ogni produttore non sempre ha il prodotto migliore. Facciamo tre esempi: la quarta serie della Golf era anni luce avanti rispetto alle rivali; la terza invece proprio no. La Fiat 127 era avanguardia allo stato puro, la Bravo… Saliamo ora e "diamone" anche a Ferrari: la seconda versione della Ferrari 308 un vero paracarro perché aveva solo 229 cavalli; la 328 un po’ meno grazie alle quattro valvole che portarono la potenza a 270 cavalli. Ed era il periodo del Commendatore… Quindi come c’è stata Golf buona e Golf cattiva, Fiat buona e Fiat diciamo inutile, ma anche Ferrari bolsa e Ferrari briosa, così c’è periodo buono e cattivo per ogni costruttore anche di pneumatici. E oggi come prestazioni il GoodYear Eagle F1 Asymmetric 5 è una spanna sopra come prestazioni ma ancor più importante come sicurezza. Uscito già da due anni non lo avevo considerato e tra l’altro non costa nemmeno tanto. Si trova attorno ai 100 euro! Concentrato in questi ultimi 24 mesi su Pirelli che mi ha deluso, su Continental che nell’invernale mi piace, su Michelin che sull’asciutto ritenevo N.1 fin quando non ho scoperto il GoodYear Eagle F1 Asymmetric 5. Se poi durerà il giusto, almeno 30 mila km sulla trazione posteriore che sto usando, sarà ancora meglio, come se terrà le prestazioni dimostrate anche nel tempo. Perchè attenzione: molti pneumatici vanno benissimo ma per un brevissimo periodo. Alcuni già dopo 5 mila chilometri perdono moltissime prestazioni. A proposito di ciò: con il Pirelli PZero i primi 8 mila chilometri sono stati fantastici poi è caduto agli inferi. Con il GoodYear ho già provato un'auto con 18 mila km e la gomma ha ancora tutto quello che aveva quindi se il buongiorno si vede dal mattino... incrociamo le dita. Infine un consiglio: attenti a molti gommisti che suggeriscono pneumatici più in base ai margini che hanno rispetto alla qualità. Per carità non tutti ma la maggior parte. E sulle gomme poi non si cerchi il risparmio perché oggi il loro ruolo è diventato ancora più importante perché il peso delle auto è sensibilemente aumentato e perché con i sistemi elettronici i costruttori hanno semplificato le sospensioni chiedendo un super lavoro ai gommisti. E quindi averne di pneumatici buoni fa davvero la differenza.