In Italia nel 2010 è stata pubblicata una legge (legge 29 luglio 2010 n. 120) che stabilisce l’obbligo di dotazioni invernali dal 15 novembre al 15 aprile. Aggravando non poco i costi annuali da sostenere per tanti automobilisti italiani.
Per essere in regola con il codice si possono scegliere pneumatici specifici per uso invernale con disegno e mescola della gomma specifici per basse temperature e neve. Sono la soluzione migliore per chi deve muoversi in ambiti freddi e a forte rischio neve. Poi abbiamo anche gli pneumatici 4 stagioni che sono una validissima alternativa e possono essere tenuti tutto l’anno. Ma se non si vuole cambiare pneumatici e rimanere con quelli non specifici per l’inverno basta dotarsi di un paio di catene o le calze. Le catene ricordiamo che durano più delle calze e garantiscono anche la migliore mobilità su neve
La legge sull'obbligo delle dotazioni invernali, fortemente voluta dai produttori di pneumatici, ha permesso a loro di accrescere il giro d’affari con sostituzione degli pneumatici almeno 2 volte l’anno e con vendite di specifici pneumatici dalla marginalità superiore.
A livello di comunicazione è più passato il messaggio che d’inverno bisogna cambiare gomme e passare dagli estivi agli invernali che, per essere in regola, bastano le catene nel bagagliaio e da poco anche le calze, per costi sensibilmente inferiori. Inciso sulle calze: devono essere conformi alla norma UNI EN 16662-1:2020, standard che di fatto le mette sullo stesso piano delle catene da neve.
Negli ultimi anni causa inflazione, rotture catene produttive, costi delle materie prime cresciute in modo esponenziale per pandemia, guerre e chi più ne ha ne metta, molti automobilisti ci hanno contattato per chiedere consigli su come risparmiare, in quanto si sentono spremuti come limoni e perché i listini degli pneumatici hanno avuto rincari davvero importanti. Anche più del 30%.
Un cambio gomme con bilanciatura oggi si paga almeno circa 50 euro. Quindi considerandone due, evitare il cambio estivi/invernali e poi invernali/estivi, comporta già un risparmio di 100 euro e oltre. A cui poi per molti automobilisti si deve aggiungere anche il costo che molte concessionarie o gommisti chiedono per lo stoccaggio dei pneumatici non in uso. Alla fine il costo senza acquisto degli pneumatici ma solo di gestione può arrivare tranquillamente a superare i 200 euro. Non pochi.
Come abbiamo sempre detto il pneumatico ha un ruolo fondamentale e su questo componente non si deve mai risparmiare all’atto dell’acquisto. Pertanto si sconsigliano gli pneumatici a basso costo: sempre puntare su prodotti di qualità prestando massima attenzione allo stato d’usura che il codice impone a 1,6 mm. D’inverno è sempre meglio non scendere sotto i 2 mm.
Un buon set di pneumatici invernali oggi costa almeno 400 euro per una vettura popolare, anche più di 2000 euro per una vettura di classe elevata. Un paio di buone catene meno di 100 euro. E attenzione con le catene su neve si viaggia più sicuri. Certo più piano ma più sicuri.
Le calze? Sono più facili da far indossare ai pneumatici ma non durevoli come le catene.
In estrema sintesi per viaggiare sicuri e in regola con il codice basta avere un buon paio di catene nel bagagliaio e 4 buoni pneumatici, anche estivi. Ovvio che per chi viaggia maggiormente su strade a rischio neve la soluzione migliore è quella degli pnumatici invernali montati su tutte e quattro le ruote, perché si può anche optare per montarli solo sull'asse motrice.
Infine una nota di servizio: in Svizzera, in Belgio, in Danimarca, in Francia, in Gran Bretagna, nei Paesi Bassi, in Norvegia, in Polonia, in Spagna, in Ungheria… non esiste l’obbligo delle dotazioni invernali.
PS. Assogomma, associazione che raccoglie il settore del pneumatico manda questa informazione, qui sotto riportata nella foto. Come si vede dice testulmente "scatta l'obbligo di pneumatici invernali" non dicendo come si dovrebbe correttamente delle dotazioni invernali. Un messaggio pro domo loro tra l'altro non corretto.