Dopo VW, l’EPA (agenzia ambientale americana) mette nel mirino FCA con una "note violation".
Fatto curioso: immediatamente dopo i primi due giorni di apertura di un salone dell’automobile internazionale. Come tradizione.
Capitò per VW subito dopo quello di Francoforte a settembre 2015, quando incassò plausi dalla Cancelliera Merkel per il lavoro che garantiva in Germania; capita ora a FCA, dopo i primi due giorni del salone di Detroit e dopo un ringraziamento del presidente Trump per aver scelto di investire negli USA!
I veicoli interessati di FCA dovrebbero essere circa 104 mila con sotto il cofano il Diesel 3 litri.
L’EPA attacca sempre sul tema NOX ma le vetture FCA con motore 3 litri come il Grand Cherokee hanno un sistema di pulizia con urea, che è lo stato dell'arte e, a meno che gli ingegneri di FCA non abbiano tarato il software d'iniezione dell'additivo con una logica più premiante per le prestazioni (come quando il motore è a pieno carico) o per altri motivi che sfuggono, dovrebbe essere inattaccabile.
FCA si è detta disposta a collaborare ma soprattutto potrebbe rispondere all'EPA come VW non ha mai potuto fare, perché VW non avendo usato il sistema con urea per abbattere gli NOX sulle vetture a 4 cilindri che hanno dato il là all’EPA, si mise le manette ai polsi da sola. Se ci si domanda perché VW non mise il sistema con urea la risposta è semplice: per risparmiare un componente costoso oltre che semplificare l'uso al consumatore in quanto così non doveva gestire la ricarica del serbatoio urea.
Pertanto FCA potrebbe fare chiarezza sul tema Diesel tirandolo fuori finalmente dal guado magari godendo del cambiamento a breve dei vertici EPA.
Il caso EPA-FCA è molto importante perché si basa su un punto di partenza assai differente rispetto a quello VW. Va però anche detto che dalle dichiarazioni di Marchionne il suo ruolo è sempre da protagonista con tutti i vantaggi e gli svantaggi conseguenti e che il braccio di ferro tra FCA e EPA su questo tema è da tempo che si gioca e ora è al culmine, quindi non sarà una partita facile.
Insomma, la partita del secolo entra nella parte più calda, con in campo chi di motori Diesel ne sa e non deve stare in difesa a fare catenaccio ma può attaccare andando in gol su un tema tanto importante per tutti ma che se verrà persa comporterà spiacevolissime conseguenze. Anche in FCA.
Giusto per saperne qualcosa in più sul tema NOX e sistema di pulizia con urea: è in uso da anni sui camion e funziona benissimo tanto che Paesi severi come Svizzera e Austria nulla dicono a riguardo e non parlano di fermare i Diesel a favore dei benzina; da un po' di anni tante Case stanno impiegando questo sistema di pulizia e saranno sempre di più le auto Diesel ad averlo e in Paesi altrettanto attenti all'ambiente non c'è alcun allarme, come invece negli USA; circa una decina d'anni fa proprio negli USA sul tema NOX-Diesel-urea venne siglato un accordo tra tanti costruttori a favore di questa tecnologia, era l'epoca della DaimlerChryslerMitsubishi e firmarono in tanti.
Forse sarebbe il momento che tutti si unissero per spiegarlo e sostenere anche meglio il motore a gasolio, perché si parla tanto di Dieselgate ma il Diesel non c'entra affatto, c'entra chi lo mette nelle condizioni di essere fuori legge.
Quindi, sempre che non ci sia dolo, si porti fuori dal guado!
Qui sotto il comunicato di FCA che merita attenta lettura seppur non spieghi con la dovuta importanza il sistema SCR impiegato.
Interpretabili le tre frasi finali, chiarissima la dichiarazione che: "i veicoli diesel della società rispettano tutte le normative applicabili".
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FCA US replica alla presa di posizione di EPA
FCA US, la controllata statunitense di FCA N.V. ha emesso oggi il seguente comunicato stampa.
FCA US è contrariata dal fatto che l’EPA abbia scelto di emettere una “notice of violation” in merito alla tecnologia di controllo delle emissioni impiegata nei motori diesel leggeri da 3.0 litri, modelli 2014-2016, della società.
FCA US intende collaborare con l’Amministrazione subentrante per presentare i propri argomenti e risolvere la questione in modo corretto ed equo, rassicurando l’EPA ed i clienti di FCA US sul fatto che i veicoli diesel della società rispettano tutte le normative applicabili.
I motori diesel di FCA US sono equipaggiati con hardware di controllo delle emissioni all’avanguardia, ivi incluso la tecnologia selective catalytic reduction (SCR). Ogni costruttore automobilistico deve utilizzare varie strategie per controllare le emissioni al fine di realizzare un equilibrio tra le prescrizioni di EPA relative al controllo delle emissioni di ossidi di azoto (NOx) e le prescrizioni relative alla durata, prestazioni, sicurezza e contenimento dei consumi.
FCA US ritiene che i propri sistemi di controllo delle emissioni rispettino le normative applicabili.
FCA US ha speso mesi nel fornire una mole di informazioni all’EPA e ad altre autorità governative e in diverse occasioni ha cercato di spiegare le proprie tecnologie di controllo delle emissioni ai rappresentanti dell’EPA.
FCA US ha proposto diverse iniziative per risolvere le preoccupazioni dell’EPA, incluso lo sviluppo di estese modifiche del software delle proprie strategie di controllo, che potrebbero essere immediatamente applicate nei veicoli in questione, per ulteriormente migliorarne le prestazioni in termini di emissioni.
FCA US auspica fortemente di poter avere quanto prima la possibilità di incontrare l’enforcement division dell’EPA e rappresentanti della nuova amministrazione, per dimostrare che le strategie di controllo di FCA sono giustificate e pertanto non costituiscono “defeat devices” in base alla normativa applicabile e risolvere prontamente la questione.