La prima Maserati elettrica della storia avrà tre motori.
La potenza massima toccherà i 1200 cavalli e i propulsori elettrici arriveranno da Bari, dallo stabilimento Marelli di Modugno.
I motori interamente nuovi da 800 Volt verranno posizionati uno sull’asse anteriore e due su quello posteriore.
La coppia dei motori sarà impressionante con 1350 Nm ma è anche notevole la densità di potenza raggiunta con 9,2 KW/kg, un valore di riferimento ma non da primato.
“Siamo davvero orgogliosi di fornire il nostro apporto tecnologico a un veicolo che segna un momento memorabile nella storia di un marchio iconico come Maserati”, ha dichiarato Hannes Prenn, Presidente della divisione Electric Powertrain di Marelli. “Il nostro consolidato know-how tecnico nel campo dei motori elettrici, unito a una continua attenzione all’innovazione e a capacità produttive consolidate hanno rappresentato fattori chiave che ci hanno permesso di sviluppare la migliore soluzione per garantire le straordinarie prestazioni di questa vettura unica”.
Questi risultati sono stati raggiunti grazie all’impiego di tecnologie innovative per gli statori, i rotori e per l’intera progettazione dei motori elettrici. A livello dello statore, maggiore densità di potenza ed efficienza sono garantite da soluzioni all’avanguardia nel campo dei motori ad “hairpin”, con vantaggi in termini di prestazioni elettromagnetiche e termiche, a partire da un fattore di riempimento più elevato (superiore all’80%) rispetto alle tradizionali soluzioni di avvolgimento a filo. Nei rotori, l’ottimizzazione della scelta dei magneti e della geometria del rotore consente anche la riduzione della rumorosità e delle vibrazioni di origine magnetica, grazie a un design ottimizzato dell’assemblaggio lamierini, accoppiato all’impiego di specifici magneti segmentati in grado di limitare le perdite. Inoltre, una tecnica innovativa riduce i rischi dovuti alle scariche derivanti dal diverso potenziale tra l’albero del motore elettrico e il telaio, con conseguente danneggiamento dei cuscinetti.
Ad assicurare caratteristiche e prestazioni di prodotto eccellenti è anche il relativo processo produttivo di altissimo livello, appositamente progettato e realizzato nello stabilimento Marelli di Modugno. Sfruttando le capacità ingegneristiche e produttive interne, sono stati adottati processi di ultima generazione, a partire dalla produzione del rotore, in cui un procedimento di raffreddamento criogenico, che raggiunge una temperatura di circa -200°, assicura il perfetto inserimento dell’albero nel pacco rotorico. Anche la fabbricazione dello statore si basa su un esclusivo processo che prevede la formatura degli “hairpin” in due fasi: la prima in 2D e la seconda in 3D. Al fine di garantire la qualità del prodotto, una stazione di fine linea è dedicata al collaudo di ogni singolo motore elettrico prima della consegna al cliente, valutandone le caratteristiche elettriche oltre che le prestazioni meccaniche e NVH (Noise, Vibration and Harshness – rumore, vibrazione e ruvidità). Questo passaggio si aggiunge agli oltre 70 controlli di qualità, di cui 41 completamente automatizzati, condotti sulle principali caratteristiche nel corso dell’intero processo produttivo.
Marelli è attiva nello sviluppo dei motori elettrici da oltre un decennio. La gamma di propulsori elettrici include motori elettrici da 400 e 800 Volt, caratterizzati da tecnologia sincrona a magneti permanenti trifase, elevata densità di coppia, sistema di raffreddamento ad alte prestazioni e velocità fino a 25.000 giri/min. Oltre ai motori elettrici, Marelli sviluppa e produce tutti i componenti e-powertrain e termici essenziali per la gestione, il controllo e l’ottimizzazione dell’intero flusso di energia nei veicoli elettrici, tra cui inverter ed elettronica di potenza, sistemi e-axle integrati (assali elettrificati), sistemi di gestione della batteria e prodotti che consentono di controllare tutti i sistemi termici del veicolo.
Lo stabilimento dove vengono prodotti questi motori lo visitammo solo 8 anni fa e si estendeva su una superficie di 297 mila metri quadrati e contava su un organico di circa 950 dipendenti dedicati a pompe carburante, sistemi di attuazione, rail alta pressione e relativi componenti per iniezione diretta e si ricorda che in questo stabilimento vide la luce nel 1990 la produzione prototipale della tecnologia a iniezione Diesel Common Rail che poi Fiat passo a Bosch.
Marelli si ricorda che dal 2016 è una multinazionale controllata dalla statunitense Kohlberg Kravis Roberts. FCA ha ceduto Magneti Marelli nel 2019. Il Gruppo ha più di 50 mila dipendenti con un fatturato che fluttua tra i 10 e i 13 mld di euro.