Una volta i numeri dicevano tutto. 
Oggi non è più così.
Sia per le prestazioni sia per i consumi nonché per le emissioni. 
Prendiamo il caso delle plug in: come consumo medio molte dichiarano percorrenze di oltre 30 chilometri con un litro di verde ma poi nell’uso continuativo oltre una percorrenza di 50 chilometri è impossibile andare. Perché si scarica la batteria e tutto va a ricasco del solo motore a benzina che deve portarsi appresso anche più peso.
La Volvo XC90 T8 AWD viene venduta con una potenza di 392 cavalli e una percorrenza media di 34.5 chilometri con un litro ed emissioni di 47 grammi/km.
A leggere questi numeri viene da fregarsi le mani ma quando la si prende e si va da Milano a Verona, quindi si fanno poco più di 150 chilometri, ecco che viene da dire che si è stati...fregati. Perché è difficile arrivare a percorrere più di 10 chilometri con un litro!
Se pensate che questo accada solo alla Volvo vi sbagliate. Naturalmente con le relative differenze in base alla grandezza della batteria e della vettura, ma capita con tutte le ibride plug in quando le si usa oltre i 50 chilometri.
Da quando l’elettrificazione è salita alla ribalta è il caos sui numeri dichiarati e quelli effettivi.
Le Case non barano, attenzione, le Case automobilistiche quei dati li ricavano dalle norme omologative che, però, sarebbe il caso venissero presto riviste per non far prendere paurosi abbagli. Perché alla fine cambia e non di poco l’impatto ambientale a cui tutti oggi sono sensibili ma più a parole che nei fatti.