Per anni c’è chi ha insistito nel dire che l’auto elettrica sarebbe stata tutto un vantaggio e che avrebbe portato grandi vantaggi anche sull’abitabilità.
Ora con l’arrivo della nuova Audi A6 E-Tron 100% elettrica si scopre che offre molta meno capacità di carico rispetto alla versione termica.
Versione termica che tra l’altro è un progetto con oltre 6 anni sulle spalle.
La differenza sulla volumetria legata alla capacità di carico non è di poco conto tra le due Audi A6, quella termica e quella nuova 100% elettrica: 1422 litri per la elettrica, 1680 litri per la termica. Questa differenza esagerata a sfavore del modello elettrico denota anche come la piattaforma elettrica PPE del Gruppo Volkswagen che serve anche modelli Porsche sempre 100% elettrici non sia stata ben sviluppata.
E’ importante quindi rimarcare che si continua ad andare indietro come i gamberi con l’auto elettrica perché oltre ad avere veicoli che costano sempre più e che offrono limitazioni alla mobilità per la loro ridotta autonomia e per i tempi di rifornimento dieci volte superiori quando va bene ai modelli termici, si hanno anche forti limitazioni sulla capacità di carico.
Ancora analizzando la nuova Audi A6 E-Tron 100% elettrica emerge che offre meno velocità, meno capacità di carico, ha un peso esagerato che logora anche l’asfalto. Inoltre è da verificare come si comporta nelle frenate d'emergenza perché molte elettriche hanno spazi di arresto superiori alle termiche (con problemi quindi anche di sicurezza). Insomma ce ne sono di aspetti negativi tantissimi, ma nonostante ciò c’è ancora chi pensa che sia il meglio. E tra l’altro non si preoccupa nemmeno della svalutazione molto più sentita di tutte le elettriche. A proposito poi anche di ciò: diversi media stanno parlando di questo e stanno uscendo anche servizi sull’opportunità di acquistare auto elettriche di seconda mano. Attenzione però, perché le auto elettriche cambiano in fretta e con loro la parte più importante, la batteria. Quindi il rischio di trovarsi con un prodotto non solo obsoleto ma anche con difficile reperibilità di parti che si deteriorano è molto concreto. Tanti omettono anche di dire che le auto elettriche perdono prestazioni anche dopo soli 3 anni a causa appunto del deterioramento della batteria con risvolti pesanti sull’autonomia. E questo è un altro tema poco divulgato: l’auto termica per 10 anni/200 mila chilometri non sente l’incidere del tempo, velocità, autonomia… rimangono sempre costanti; sull’auto elettrica invece così non è.
Insomma, come abbiamo sempre sostenuto, l’auto elettrica vincente ancora non esiste e fin quando non arriverà una tecnologia più evoluta non si può dire che è meglio di un’auto termica.
Al debutto sul mercato previsto dopo settembre 2024, l'Audi A6 e-tron sarà disponibile con due powertrain: trazione posteriore e singolo motore elettrico al retrotreno, per una potenza massima di 367 CV con una velocità massima di 210 km/h, e la variante sportiva S6 da 551 CV in modalità boost con una velocità massima di 240 km/h e la trazione integrale affidata a due motori in corrispondenza di ciascun assale. In questo caso l’autonomia massima dichiarata è di 640 chilometri WLTP per la Avant. Successivamente al lancio debutteranno due ulteriori varianti: A6 e-tron quattro e un powertrain d’ingresso a trazione posteriore.
Grazie alla tensione a 800 Volt e alla potenza di ricarica in DC sino a 270 kW, la nuova Audi A6 e-tron si rifornisce in dieci minuti presso una stazione HPC per ottenere 300 km di autonomia. Lo stato di carica (SoC) passa dal 10% all'80% in 21 minuti. Valori cui contribuisce la gestione termica predittiva e a cui si accompagna la funzione Plug & Charge. Presso le stazioni di ricarica IONITY ed Ewiva, le auto ottengono l'autorizzazione automaticamente all’inserimento del cavo di ricarica e avviano l’operazione senza bisogno di alcuna scheda o app. Il processo inizia senza ulteriori azioni e la fatturazione è altrettanto automatizzata, senza strumenti di pagamento fisici. Attenzione che questi tempi di ricarica che Audi dichiara sono in condizioni ottimali: se fa freddo ma anche molto caldo le cose cambiano e c'è anche da non sottovalutare che variano anche per la poco costante potenza dell'infrastruttura di ricarica come abbiamo avuto modo di provare in un lungo test di oltre 20 mila chilometri lo scorso gennaio e febbraio. Per garantire tempi di ricarica ridotti, in presenza di colonnine a 400 Volt, l'Audi A6 e-tron sfrutta il cosiddetto “bank charging”: la batteria a 800 Volt viene divisa in due accumulatori dal medesimo voltaggio che possono essere ricaricati in parallelo con potenze sino a 135 kW.
Entrando nell'abtacolo della nuova A6 E-Tron spicca il display panoramico MMI contraddistinto dal design curvo e dalla tecnologia OLED. La forma arcuata “avvolge” il guidatore ed evoca le linee del single frame Audi. Il display del passeggero da 10,9 pollici, armoniosamente integrato nel design della plancia, grazie alla modalità Active Privacy consente a chi siede accanto al conducente di guardare un film durante la marcia senza distrarre il guidatore oppure di assistere la persona al volante nella gestione, ad esempio, della navigazione o della ricerca di un parcheggio. L’head-up display con realtà aumentata coniuga il mondo reale e virtuale proiettando in un’area particolarmente ampia del parabrezza molteplici informazioni in funzione di due livelli: quello di stato, che riguarda il comportamento della vettura, e quello AR (Augmented Reality). Le avvertenze dei sistemi di assistenza e le indicazioni legate alla navigazione vengono mostrate come contenuti AR e visualizzate come se “fluttuassero”, così che appaiano parte integrante del mondo esterno con uno straordinario livello di realismo. Sono strumenti per noi di Overmobility di distrazione di massa: sulla nuova A6 E-Tron oltre ai tre display sopra descritti ci sono anche gli schermi degli specchietti, insomma, noi di occhi ne abbiamo due non di più.
I display degli specchietti retrovisivi esterni virtuali sono collocati in posizione rialzata rispetto alla gamma Audi Q8 e-tron, così da essere agevolmente monitorabili senza distogliere l’attenzione dalla strada. Un problema che avevano sollevato ai tempi della prima prova della Q8 un bel po' di anni fa e oggi finalmente sono intervenuti. L’interpretazione innovativa del lighting da parte di Audi trova completamento in abitacolo, dove la luce interattiva dinamica (IAL) abbina all’aspetto estetico la funzione di comunicazione con gli occupanti della vettura.
L’IAL avvolge gli interni e la plancia, formando un ampio arco, dà il benvenuto all’accesso in abitacolo sottolineando il blocco e lo sblocco delle portiere, replica l’azione dell’indicatore di direzione dinamico e fornisce informazioni sia sul livello d’energia nella batteria sia in merito al processo di carica, evidenziato mediante una coreografica luce pulsante.
Tra le dotazioni a richiesta spicca il tetto panoramico a trasparenza adattiva, la cui superficie elettrocromatica in vetro si opacizza riducendo l’impatto della luce solare. Grazie alle pellicole a cristalli liquidi “annegate” all’interno dello smart glass, è possibile passare dalla trasparenza alla configurazione dark applicando o meno una tensione elettrica. Una funzione simile a una tenda digitale, gestibile mediante l’MMI e preimpostabile in base a quattro setup. Una soluzione tecnica sperimentata sulla Ferrari Superamerica del 2005.