Arriva sul mercato la GTD.
La turbodiesel più potente nella storia della Golf.
200 CV, 400 Nm, la nuova Volkswagen Golf GTD mostra numeri da prima donna.
Sotto il cofano c’è l’unita EA288 Evo a quattro cilindri con twin dosing e due catalizzatori SCR e doppia iniezione di AdBlue per ridurre al minimo le emissioni di ossidi di azoto (NOX).
La nuova Golf GTD nel rapporto efficienza/prestazioni sale in cattedra con una velocità massima di 245 km/h e un tempo nello 0-100 di 7,1 secondi.
L’elevata coppia di 400 Nm è costante tra i 1.750 e i 3.500 giri e fornisce un tiro imperioso in questo arco. I consumi sono bassi: nel ciclo WLTP variano tra i 5,2 e i 5,5 litri ogni 100 km. Andando piano e stando attenti quindi con l’uso dell’acceleratore si possono anche percorrere ben più di 20 km/l.
Le emissioni di CO2 variano tra i 137 e i 143 grammi. Peccato che la GTD non abbia anche un sistema microibrido così da scendere come valore di emissioni nel ciclo omologativo ancora un po’ e su strada ottenere grazie al microibrido libera circolazione nei centri cittadini che non favoriscono le auto in base alla efficienza reale ma solo su quella cartacea.
La nuova Golf GTD è equipaggiata di serie con un cambio automatico doppia frizione DSG a 7 rapporti, identificato internamente con la sigla DQ381.
Il prezzo? 41.450 euro, come la Golf GTI a benzina.
A proposito di prezzi: c’era chi un po’ di tempo fa andava in giro a raccontare che le automobili a gasolio non erano sostenibili economicamente perché i loro motori sarebbero costati tantissimo per i sistemi di pulizia allo scarico che avrebbero dovuto montare. Oggi, la Golf GTD che ha il sistema di pulizia più raffinato sul mercato, ha lo stesso prezzo del modello GTI. Certo, dirà qualcuno, la GTI ha 45 cavalli in più ma è pur sempre una due litri e attenzione che consuma il doppio nell’uso. E quindi anche come emissioni nell’uso è molto più impattante per la CO2.