Sta facendo molto discutere la proposta di elevare i limiti di velocità a 150 km/h da parte della Lega e in particolare dal presidente della commissione Trasporti della Camera, Alessandro Morelli.
La proposta tecnicamente non dispiace perché le automobili di oggi sono molto più sicure e frenano decisamente meglio.
Oggi una vettura di ultima generazione con pneumatici di qualità e impianto frenante ben realizzato a 130 km/h si arresta anche in meno di 60 metri, solo trent’anni fa ce ne volevano 90. Quindi la frenata è migliorata di un 30% mentre la velocità si vuole aumentare in una percentuale decisamente inferiore. Ma non è solo per questo che si pensa sia una proposta corretta quella di elevare i limiti di velocità.
Percorre trecento chilometri a 130 km/h o a 150 km/h significa poter risparmiare mediamente anche 5 secondi al chilometro che per 300 chilometri di percorrenza fanno qualcosa come 1500 secondi che equivalgono a 25 minuti. Mica poco quindi il risparmio di tempo che si otterrebbe a viaggiare a 150 rispetto a 130.
Ma anche ciò non è abbastanza per dire sì ai 150.
Il punto fondamentale riguarda la sicurezza.
Se si mettono su due-tre corsie le automobili a viaggiare alla stessa velocità c’è più possibilità di contatto rispetto a automobili che viaggiano in corsie a velocità differenti solo per il fatto che nell’angolo cieco passano meno tempo. Inoltre avere auto a velocità differenti comporta maggiore attenzione e aumento delle distanze di sicurezza.
Infine non bisogna sottovalutare che aumentare le velocità significa obbligare anche l’industria a fare auto migliori quindi più sicure. Non si dimentichi infatti quanto avvenne negli USA dopo l’introduzione delle 55 miglia negli anni settanta. L’industria iniziò a fare auto grandi ma impianti frenanti sottodimensionati con sospensioni per andare a novanta all’ora. La qualità scese drasticamente e oltre ad andare in crisi il settore ci fu anche una perdita di innovazione a favore di altri. Tant’è che non è un caso che l’industria tedesca si impose anche grazie a ciò.
Bisogna poi aggiungere a quelli che pensano male di questa proposta che sarebbe più importante ci fossero controlli sugli pneumatici e che venissero anche rivisti gli spessori minimi di legge perché in recenti test fatti si è visto che in un arresto a soli 80 km/h avere quattro gomme a limite di legge comporta almeno 8 metri di spazio in più rispetto alla stessa prova con la stessa auto ma con pneumatici a 3 mm. E poi chissà che andando più svelti si usino meno cellulari e schermi che distraggono e minano la sicurezza più della velocità.