Mirafiori
A proposito di...
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11 luglio 2019

elettroshock a Mirafiori: sarà benefico o mortale?

FCA mette il primo robot a Mirafiori per la produzione della 500 elettrica
Si parla di una produzione potenziale di 80 mila vetture l’anno
 
Giusto per comprendere meglio il dato: quando rifecero la 500 ipotizzavano una produzione simile, che poi salì oltre le 100 e si posizionò attorno alle 120 mila. 
 
Le ambizioni sono quindi importanti. Si parla anche di una piattaforma ad hoc, di 700 milioni di euro di investimenti e di 1200 persone occupate, sempre a Mirafiori, mentre a livello globale gli investimenti che FCA farà nel triennio 2019-2021 dovrebbero ammontare a 5 miliardi.  
 
Mirafiori si dice, quindi, che risorgerà. 
 
Siamo però ancora molto lontani dai fasti dei bei tempi di Mirafiori: all’inaugurazione del 1939 c’erano 50 mila dipendenti Fiat e si parlava di uno stabilimento che avrebbe dato lavoro a 20 mila persone, poi negli anni sessanta arrivò a impiegare oltre 60 mila persone!!!
 
Chi si domanda se la mossa di fare una 500 elettrica sia vincente da un punto di vista economico si risponde con quanto abbiamo raccolto proprio in questi ultimi giorni: no.
Perché raccogliendo informazioni da parte di uffici acquisiti di diverse Case automobilistiche impegnate sulle elettriche che comprano batterie provenienti dall'Oriente, tutti ma proprio tutti, si lamentavano che non riescono ad avere prezzi certi su questa componente fondamentale.
Questo porta a rischiosissime fluttuazioni sull'utile.
Entrando più nel dettaglio chi compra il componente batteria ha oggi un prezzo ma non è garantito e se solo dopo pochi mesi cresce fa "saltare" il business plane. Il guaio è che se si devono consegnare le auto perché già vendute, le batterie vanno comunque acquistate anche se aumentate, ma al cliente non si può cambiare il prezzo dell’auto! Insomma sta diventando un incubo, che si aggiunge a quello delle sanzioni europee sulle emissioni CO2 e agli investimenti pesanti, che può trasformare l’elettroshock da benefico a mortale. E il fatto preoccupante è che sta mettendo a rischio tutta l'industria europea, quella storica che scioccamente continua a parlare di non avere paura di queste scelte e considera l'elettromobilità come una opportunità, anche perché oggi dire che è il futuro fa cool. Tra l'altro mettendo tanti soldi in industrie e Paesi lontani e quando si dice tanti soldi si intende che la batteria non è un componente che incide poco sul valore totale del'auto con tutte le conseguenze del caso. 

 

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