Luca De Meo Acea
A proposito di...
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10 settembre 2024

crisi dell'auto: o si cambia strada o ci si schianta

Taaaac! Eccolo il N.1 di ACEA  e Renault che esce allo scoperto: se le auto elettriche non decollano e il mercato continua a preferire le termiche, causa multe sulle emissioni imposta dall’Europa ai produttori, questi ultimi potrebbero vedersi arrivare un conticino da pagare di 15 mld, solo l’anno prossimo!
Quindi cosa fare?
O si incentivano ancora le elettriche e partono o si riduce la produzione delle termiche, quindi se ne vendono e immatricolano meno e quindi il conto si riduce. Oppure si cambia politica. E sarebbe ora.
Come avevamo già scritto siamo in pieno cortocircuito ma ancora non ci sono prese di posizione decise da parte dell’industria europea che continua a giocare su più tavoli, generando così confusione ma anche stringendosi senza accorgersene la corda al collo. Attenzione non dei manager ma dell’azienda stessa.
Nessuno sa cosa succederà anche perché manca la classe dirigente europea, si deve ancora formare dopo le elezioni, ma si sa che nel mentre tutti i costruttori stanno aumentando i prezzi delle automobili a benzina e a gasolio, così da riversare parte delle multe sui clienti. Ricordiamo che le multe sono di 95 euro per ogni grammo di Co2 in eccesso moltiplicato per il numero di vetture vendute e che le emissioni della flotta scendo a 94 grammi rispetto ai precedenti 116. Quindi un limite molto stringente per il 2025.
Quando questa norma fu introdotta i manager delle Case automobilistiche poco se ne interessarono perché allora non li riguardava molto, anche in virtù del fatto che la data dell’introduzione poteva non riguardarli più in quanto sarebbero andati in pensione o avrebbero lasciato.
Poi con l’auto elettrica che non emettendo nulla contribuisce alla riduzione del valore della flotta, molti giovani manager pensavano di riuscire a compensare questi valori anche grazie alla dote pesante degli incentivi e a un successo crescente delle auto elettriche che però non c’è stato.
Quindi oggi ecco il conticino in arrivo, i primi gridi al lupo al lupo ma soprattutto costi delle auto sempre più elevati ma, ma, con un mercato che fatica a digerirli e questo potrebbe portare a una accelerazione di prese di posizione come un cambio di regole. Per vantaggi veri per tutti e non come adesso solo per pochi. Certo, anche con pesanti sofferenze ma per lo meno si dovrebbe così evitare la morte. Morte dell’industria dell’auto che se non si cambia strada, fagociterà tutto e tutti. Quindi, guidatori di aziende e politici, a voi il destino della mobilità europea.

PS Oggi in borsa il titolo BMW crolla. 2 i motivi: maxi richiamo e annuncio di riduzione della produzione. 

  
 
 

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