Peuogeot dieselgate
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10 giugno 2021

dieselgate senza fine

Oggi Stellantis ha rilasciato la seguente comunicazione:

Nell’ambito dell'inchiesta giudiziaria riguardante diverse case automobilistiche iniziata nel 2016 e 2017, è stato oggi comunicato che Automobiles Peugeot S.A., società interamente controllata da Stellantis N.V., è stata messa “en examen” dal Tribunale Giudiziario di Parigi per accuse di frode ai consumatori in merito alla vendita in Francia di veicoli diesel Euro 5 tra il 2009 e il 2015. Come spesso avviene nelle inchieste penali francesi, Automobiles Peugeot S.A. dovrà pagare una cauzione di 10 milioni di euro (dei quali 8 milioni per il potenziale pagamento danni e sanzioni e 2 milioni a garanzia la rappresentanza della società in tribunale), e dovrà fornire una garanzia bancaria di 30 milioni di euro dedicata al potenziale risarcimento di danni. Automobiles Peugeot S.A. sta valutando le proprie opzioni di difesa anche a questo proposito. Nell'ambito della stessa inchiesta, altre due aziende del gruppo, Automobiles Citroën S.A. e FCA Italy S.p.A, sono state citate a comparire davanti al Tribunale Giudiziario di Parigi, rispettivamente il 10 giugno e nel mese luglio.
Questa fase formale dell'inchiesta consentirà alle parti indagate di avere pieno accesso al fascicolo dell’indagine e darà loro l'opportunità di difendersi da accuse che non sono ancora state valutate in contraddittorio.
Le società interessate sono fermamente convinte che i propri sistemi di controllo delle emissioni soddisfacessero tutti i requisiti applicabili nei periodi in questione e continuino a farlo tuttora ed attendono di poterne dare dimostrazione.
Il gruppo Stellantis, costituito nel gennaio 2021, in continuità con le politiche dei suoi predecessori coopererà pienamente con la giustizia per risolvere rapidamente la questione.
 
L’attacco sulle emissioni da parte dei tribunali e non solo continua. Supportato da un ecologismo di facciata pericolosissimo perché appoggiato da una politica molto poco dotta che ha imposto normative sempre più stringenti senza cogliere le reali possibilità ma soprattutto entrando nelle scelte tecniche senza averne alcuna conoscenza.
 
Oggi siamo davvero su un crine pericolosissimo e senza guide esperte e questo può portare a veri disastri.
 
L’industria e i Ceo dell’auto devono reagire e spiegare entrando nel dettaglio, cercando di smascherare interessi, incapacità manifesta e ignoranza.
 
Oggi sembra che tutti i costruttori abbiano barato e fatto chissà quali trucchi per far apparire le loro auto a gasolio poco impattanti sull’ambiente. Peccato che questa automobili come chi le usa lo sa consumano poco e quindi emettono poco. In vent’anni dall’introduzione del common rail e dell’alta pressione i consumi sono scesi del 40% e quindi le emissioni! Questo è un dato di fatto e nessun’altro settore ha ottenuto tali risultati ma nonostante ciò chi meglio ha lavorato viene messo alla berlina! E attenzione: oggi molto vedono le auto elettriche come vantaggiose per dare un importante contributo al sistema di produzione energia elettrico che tra notte e giorno non è assolutamente efficiente. Quindi non impongono a questo settore di migliorarsi ma invitano altri settore ad aiutarlo. In più parlano di vantaggi con la produzione da fotovoltaico che di notte nulla da quindi bisogna ricorrere se lo si vuole sfruttare ad accumulatori.

Poi, detto tra di noi senza peli sulla lingua, oggi abbiamo costruttori e governi orientali che godono nel vedere l'elettrificazione salire alla ribalta a sfavore del motore a combustione che in decenni non erano riusciti a migliorare quanto invece sono stati capaci gli ingegneri europei. E così possono approfittarne passando pure innovatori e amici dell'ambiente quando è tutt'altro. E soprattutto c'è anche chi farà un sacco di soldi e avrà tantissimo potere perché detiene conoscenze e materie prime. 

 

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