Di questi tempi analizzando i bilanci di molte Case automobilistiche si notano forti guadagni a fronte di riduzioni di produzione.
Volkswagen ad esempio, nel 2020 ha prodotto 2,3 milioni di veicoli in meno ma ha raddoppiato l’utile.
A fronte di ciò molti CFO di importanti Case automobilistiche, come quello di VW, si sono “gasati” e hanno iniziato a pensare che a fare tante auto non è obiettivo corretto.
I poverini però non tengono in giusta considerazione il motivo per cui tanti manager che li hanno preceduti, molto più in gamba di loro, hanno alzato la produzione. Il motivo è presto detto: perché si potevano sedere al tavolo di chi li riforniva di materie prime in una posizione di maggior forza e così riuscivano anche a contenere i costi. Non dimentichiamoci mai che solo pochi anni fa avevamo una Golf che costava 18 mila euro al contrario di oggi che ne costa 27 mila.
Il punto è i nuovi manager se ne infischiano che le auto sia inclusive a loro oggi interessa solo il conto economico per far felici gli azionisti e quindi giustificare la loro presenza.
In più non c’è da sottovalutare la scossa data ai listini dei modelli elettrici che ha praticamente raddoppiato i prezzi: il costo di una vettura Stellantis termica mediamente è di 18 mila euro; una elettrica 30 mila.
Infine c’è anche da dare qualcosa a chi governa che continua a obbligare i costruttori a immettere sul mercato auto sempre più dotate e come tali con costi superiori. In Estate entrerà in vigore l’obbligo della scatola nera per le nuove auto e chi pagherà sarà sempre pantalone.
Per anni si è vissuti con il mantra del premio Nobel Milton Friedman: “La responsabilità sociale di un’azienda è quella di aumentare i propri profitti.”
Un concetto che oggi sembrerebbe superato ascoltando il marketing e la comunicazione di tutte le grandi aziende, considerato che si mostrano sempre più impegnate nel perseguire una crescita capace di coniugare la produttività con il rispetto del Pianeta e delle persone ma poi se nella sostanza escono prodotti per pochi a favore di lauti guadagni sempre per pochi, vien proprio da dire che c’è qualcosa che non va. Ed è grave.
Perchè la mobilità dovrebbe essere un bene di tutti non di pochi. Come si sta prospettando.