Una volta c’erano tanti uomini che dicevano: “Più c’è, più c’è il rischio che si rompa”.
Tra i tanti, si ricorda Henry Ford e Colin Chapman.
Il primo è stato il più grande industriale dell’auto, il secondo il più geniale costruttore di automobili da corsa.
Oggi al contrario i più pensano auto sempre più complesse.
Basta osservare uno schema di un veicolo ibrido a confronto con uno tradizionale per rendersene conto.
La differenza è abissale e anche il peso.
Più peso si ricorda significa più consumo.
E c’è anche da aggiungere che più componenti ci sono più si impatta oltre al rischio di maggiori rotture.
In questi giorni stanno presentando sempre più auto elettrificate, tra le ultime la Volvo XC60 B4 AWD con ibrido leggero da 48 volt. Ha motore diesel da 197 cavalli affiancato da un motore elettrico da 14 cavalli così da poter dichiarare 211 cavalli. Questa versione emette 142 g/km secondo ciclo NEDC e viene proposta a 51.950 euro. La versione senza sistema ibrido leggero da 48 V e con la sola trazione anteriore costa 48.650, fanno 3.300 euro in più.
La nuova Volvo XC60 B4 AWD è più pesante (1950 kg contro 1716 kg), più complessa e la velocità massima è la stessa, 205 km/h, quindi a livello di potenza vera non sembrano esserci grandi differenze! Volvo dichiara nello 0-100 che la ibrida più potente è più celere, ci mancherebbe altro, ma di solo un decimo! E come emissioni? Per la versione non ibrida Volvo dichiara 129 g/km di Co2!! Molto meno!! E’ vero che una è a trazione anteriore e l’altra integrale ma l’altra ha anche il sistema ibrido. Che però grandissimi vantaggi non da.
La morale di tutto ciò è che quando si entra nel dettaglio di quanti passi in avanti si fanno con le nuove tecnologie che vengono introdotte e incentivate dalla politica non tutti i conti tornano come dovrebbero. Tant’è che chi oggi preferisce una Volvo XC60 B4 AWD ibrida 48 volt a una Diesel senza ibrido emette più CO2 ma entra nel centro delle città, gode in molte Regioni di sconto sulla tassa di possesso e passa come amico dell’ambiente!