Ci sono voluti dieci anni per vedere qualcosa di nuovo. L’attuale generazione JK di Jeep Wrangler va in pensione e arriva la JL che si vedrà al prossimo salone di Los Angeles i primi giorni di dicembre.
Sul mercato la nuova versione di Jeep Wrangler JL è attesa a breve, tanto che i venditori Jeep negli USA stanno già facendo i conti su quante ordinarne e di che colori, mentre in Europa arriverà un po’ più tardi, in primavera/estate. Dipende anche dal successo che avrà negli USA. Sarà a due o quattro porte, in più ci sarà pick up.
L’attesa è alta perché le forme della nuova Jeep Wrangler sono più aerodinamiche ma il telaio sarà sempre il solito separato come tradizione insegna, mentre molte novità ci saranno per i motori e i cambi. Debutterà un quattro cilindri di nuova concezione e turbo, un cambio automatico a 8 rapporti. Le dimensioni cambieranno poco mentre il frontale sarà più inclinato e anche sui fari, come si vede dalla foto, gli interventi non sono stati leggeri. Le novità più importanti saranno all’interno con Uconnect 3.0 da oltre otto pollici sulle versioni top di gamma mentre su quelle meno ricche da 5. Nuovi anche i sedili. Sensori di parcheggio, start&stop, volante riscaldato… la dotazione mai è stata così ricca su questo mezzo che ama far girare le ruote fuori dall’asfalto. Evoluzione ma non rivoluzione, la nuova di Jeep Wrangler 2018 avrà sempre il volante a tre razze, bocchette circolari e la maniglia per il passeggero ma anche plancia colorata come le CJ5 e CJ7 di buona memoria, comandi clima elettronici sotto il navigatore e freno a mano manuale. I comandi dei vetri elettrici rimarranno sulla plancia e non sulle portiere che in diverse versioni si potranno rimuovere. Una scelta obbligata ma poco comoda nell’uso, perché sono messi in posizione troppo bassa e centrale: sarebbe stato meglio metterli sul tunnel a fianco della leva cambio!
Senza più la Land Rover Defender, la Wrangler rimarrà quindi ancora per molto senza concorrenti dirette, a meno che il miliardario della chimica Ineos, Jim Ratcliffe, non continui a perseguire il desiderio di creare una nuova compagnia di automobili britanniche, partendo proprio da un modello icona da riprodurre come il Defender.