Sono in tanti a credere all’auto… volante.
Che può essere un drone, un’auto con le eliche…
Ma attenzione: non è tutto così semplice.
Anche perché i conti non tornano.
E non a caso, stanno cambiando le missioni dei veicoli in fasi di sviluppo.
Se prima pensavano ad oggetti volanti elettrici per brevi spostamenti, ora stanno pensando di…allungargli le missioni.
Il motivo è presto detto: il consumo maggiore si ha nelle fasi di decollo e atterraggio, quindi bisogna cercare di ridurli. Così si possono montare pacchi batteria meno potenti e quindi più leggeri. Insomma: meglio pensare ad auto volanti su percorsi lunghi che brevi.
Giusto per entrare un po’ più in partita, si calcola che mediamente un veicolo volante adibito a trasporto di sei persone, sul concetto drone, necessiti di almeno 400 kwh. Con questo “pacchettino” di batterie il mezzo dovrebbe avere l’energia sufficiente per avere 15 minuti per farlo alzare e scendere con 45 minuti di funzionamento rettilineo, così da coprire una distanza di circa 150 chilometri. Se al contrario la sua missione dovesse essere quella di fare almeno due o tre decolli e relativi atterraggi su una percorrenza di 50 chilometri il pacco batteria dovrebbe essere almeno del doppio di capacità!
Andando al nocciolo, oggi chi li sviluppa ipotizza quindi un loro impiego ad esempio per collegare le città e non i centri delle città agli aeroporti. Quindi per fargli fare un Milano-Verona in 20 minuti e non un Malpensa-Milano avanti e indietro almeno quattro volte prima di dovergli ricaricare la batteria. Molti stanno addirittura pensando di eliminarli come mezzi da trasporto in città, come si pensava solo pochissimo tempo fa.
Ora se tutto funziona, ciò significa che si brucia comunque qualcosa come 400 kwh di energia per muovere sei persone da Milano a Verona.
Oggi sappiamo che per fare Milano-Verona con una elettrica di categoria premium si consumano circa 40 kwh andando piano e 60-70 andando svelti.
Quindi cosa si evince? Che l’auto volante richiederebbe almeno il doppio dell’energia necessaria a un’auto terrestre, anche spalmando il consumo sulle persone.
Quindi in un mondo dove tutti si professano attenti all’ambiente e al risparmio energetico a fronte di ciò c’è da pensare che qualcosa non va.
E che i tempi dell’auto volante non siano così vicini. A meno che non ci sia un salto in avanti delle batterie che significhi dimezzare almeno il loro peso e le dimensioni, cercando in primis di dimezzare il consumo d’energia perché se no dalla padella si va diretti alla brace.