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30 settembre 2016

Mettiamoci al riparo

A tre mesi dalla Brexit, GB si sta muovendo per essere più indipendente possibile anche da un punto di vista energetico. La decisione di costruire una nuova centrale nucleare a Hinkley Point, nel sud dell'Inghilterra, potrebbe dare boost alla diffusione di veicoli a trazione elettrica sia individuali come l'automobile sia collettivi come i bus e darà slancio anche all'economia inglese perché l'investimento è di quelli importanti: 18 mld di sterline, circa 24 mld di euro. Questa decisione potrebbe favorire la diffusione dell’auto elettrica perché il costo dell’energia in UK diventerà più competitivo ma anche darà energia a molti impianti industriali a prezzi ragionevoli. Honda, Toyota, BMW, Land Rover staranno più tranquilli.

Auto elettrica

Al di là degli altri bisogna guardare bene anche in casa nostra. Se questa scelta spingerà l'auto elettrica attenzione ad esultare, perché mentre gli automobilisti inglesi e francesi si muoveranno a costi inferiori, noi automobilisti italiani assolutamente non ne godremmo. Con tutte le conseguenze del caso: avere una mobilità più costosa come Paese significa avere le merci più costose. Avere più costi significa essere fuori mercato... In poche parole essere più poveri. Così a fronte di questa novità che giunge da oltre Manica sarebbe proprio il caso di iniziare a ripensare a un piano nucleare oppure a stringere più rapporti con chi ha l'oro nero. L'importante è che qualcosa venga fatto per la mobilità di domani ma, non opere edilizie faraoniche bensì investimenti pesanti sul piano energetico che, tra l'altro, assicurerebbero anche continuità di notevole impiego.