Ferrari SF90 plug in: 25 chilometri in solo elettrico di autonomia.
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7 giugno 2019

Ferrari SF90

Ferrari ha presentato la sua prima ibrida plug in: la prima Ferrari della storia con ben quattro motori, uno a benzina e tre elettrici; la prima Cavallina che può viaggiare per 25 chilometri in modalità totalmente elettrica e che grazie a questa doppia alimentazione e al sistema di calcolo delle emissioni e consumi che la favoriscono, può arrivare a valori medi pazzeschi in sede di omologazione (più di 20 km/l); la prima Ferrari che in una funzione, selezionabile da chi sta dietro il volante, non arriva a superare i 135 km/h di velocità massima (quando va elettrica, quando va a benzina arriva a 340 km/h); la prima Ferrari due posti V8 a motore centrale più pesante di sempre, con oltre 1500 kg! Circa 200 kg in più della 488 Pista.
 
E ancora sulla Ferrari SF90 Stradale bisogna dire che è una Ferrari che tutta la potenza dichiarata l’ha fin quando il pacco batteria è carico e quindi non sempre può fare quello che promette. Come tutte le ibride plug in.  

E anche che è una Ferrari che viene percepita dai più a quattro ruote motrici ma che sull’asse anteriore non è che venga scaricata una gran quantità di cavalli,  perché la trazione è affidata ai due piccoli motorini elettrici che svolgono un ruolo più di “gestione differenziale attivo”, così da togliere sottosterzo assicurando una guida con reazioni immediate da…videogioco. Il cambio della Ferrari SF90  Stradale è un nuovo doppia frizione a 8 rapporti.
 
Sulla Ferrari SF90 Stradale c’è tanto da dire. Ma proprio tanto. Anche che è la figlia perfetta di questo mondo che vuole cambiare a tutti i costi non fermandosi mai a riflettere su quali mostri sta partorendo.

La Ferrari SF 90 è un derivato della 488 con una base meccanica evoluta e un vestito particolare che miscela tagli a tondi con un dietro sfumato ai lati, un mini lunotto, fari incassati e sempre terminali di scarico alti. C’è chi dice che ricordi nel frontale le Lamborghini e nel posteriore abbia reminiscenze Corvette. 

La Ferrari SF 90 ha un motore termico V8 turbo benzina, due motori elettrici sull’asse anteriore anche per gestire una funzione di correzione (del tipo differenziale attivo) e un terzo motore elettrico. Ferrari c’è da dire che ha optato per una soluzione che impatti il meno possibile sul peso, per questo l’autonomia è di soli 25 chilometri, un’autonomia che permette di attraversare il centro di molte città italiane ed europee ma non delle megalopoli cinesi con una solo carica. La batteria della Ferrari SF90 dovrebbe avere una capacità attorno agli 8 kwh. Molto meno di quella di una BMW i8. I tecnici Ferrari hanno optato per posizionare il pacco batterie immediatamente dietro i sedili, al di sopra della panchetta telaio, anziché seguire il classico schema con batterie annegate nel pianale; questa scelta nasce dall’esigenza di trovare l’accoppiamento migliore con il motore V8, riducendo la lunghezza del passo, a vantaggio dell’agilità e dell’efficienza in termini di peso, limitando al massimo l’impatto sul baricentro.


La potenza del motore termico è di 780 cavalli, quella dell’elettrico di 220 cavalli, per un totale di 1000 cavalli. Un dato incredibile ma più corretto sarebbe aggiungere di picco momentaneo, perché i 1000 cavalli si hanno solo quando il sistema è in piena efficienza, cioè quando il pacco batterie è carico.

Facciamo un esempio concreto: la Ferrari SF90  Stradale  da 0 a 100 impiega 2.5 secondi e da 0 a 200 6.7 secondi.  Se ci si mette a provarli, per un po’ di volte tutto è ok e si fanno i tempi dichiarati. Ma se si insiste il pacco batteria si esaurisce e ci si ritrova con la potenza dei motori elettrici che viene meno. Quindi bisogna adoperarsi per la ricarica. In parole semplici con una 488 normale si ha sempre e per sempre la piena potenza dichiarata, con la SF90 non è così. Mettiamo caso che si vinca la lotteria e si affitti una pista. Si arriva con la nuova SF90 e si invita un amico con una 488 Pista. Si fa un giro tirato. La SF90 stravince, poi…al secondo giro il nostro amico con la 488 si fa rivedere negli specchietti e ci passa sulle orecchie perché noi si deve dare energia alla batteria. Quando si rientra ai box, l'amico sorride ma si ha la risposta pronta: tu hai la Pista noi abbiamo la Stradale! Più potente ma non più veloce, da pista!!! I TEMPI CAMBIANO!

In conclusione la parte più interessante della SF90  Stradale  è il sistema dei due motori elettrici anteriori che riducendo il sottosterzo dovrebbero portare molti vantaggi per aumentare la velocità in curva. Il sistema ibrido per muoversi elettrici ha come sempre tanti pro e altrettanti contro (peso, costo, impatto ambientale...) e si fatica a digerire quando lo si analizza numeri alla mano con la testa e non con il cuore. Importante è ricordare che l'impianto di aspirazione e scarico dell'otto cilindri è stato completamente riprogettato con una nuova testata di larghezza ridotta con l’iniettore posizionato centralmente e l’adozione del GDI a 350 bar. Sempre sulla parte meccanica al fine di migliorare la fluidodinamica interna, oltre all’impiego della valvola d’aspirazione di diametro maggiorato, il layout assume ora una configurazione in cui tutti i condotti sono pressoché allineati in orizzontale all’altezza delle teste motore: il gruppo turbocompressore è stato abbassato, mentre la linea di scarico è stata portata più in alto. I turbo sono equipaggiati con valvola wastegate a controllo elettrico per migliorare il riscaldamento dei catalizzatori. C'è pure un abbassamento del baricentro grazie all’adozione di un nuovo volano di diametro più piccolo, sia alla riduzione del peso complessivo in funzione dell’impiego di Inconel al posto dell’acciaio per il condotto di scarico.

Nella riprogettazione dell’impianto di scarico, grande attenzione è stata posta all’aspetto del sound che risulta ancora più pieno e ricco di armoniche in tutto il range di frequenze. Infine nota importante: seppur con l’aggiunta di un ottavo rapporto e l’incremento della coppia massima a 900 Nm, superiore del 20% rispetto al cambio 7 marce, il peso totale è stato ridotto di 7 kg che diventano 10 kg eliminando i ruotismi della retromarcia, la cui funzione è stata delegata ai motori elettrici anteriori della SF90 Stradale. La nuova frizione migliora le prestazioni del 35%, arrivando a trasmettere coppie dinamiche in cambiata fino a 1200 Nm. Grazie all’idraulica di attuazione di nuova generazione si ha una riduzione dei tempi di riempimento frizione del 30%. I tempi totali di cambiata sono così ridotti a 200 ms contro i 300 ms della 488 Pista.


PS detto tra di noi
Un po’ di anni fa si parlava che più che inseguire la potenza si doveva ridurre il peso. Ferrari fece uno studio di un modello da 1000 kg, Lamborghini realizzò la Sesto Elemento. Si parlava di vetture sportive che avevano un 1/3 del peso della SF90. Si avevano più prestazioni e meno consumi ma anche una costruzione con meno componenti che significa minor impatto ambientale. 
 

 

 

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