Hondae strumentazione cruscotto
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24 febbraio 2020

mobilità elettrica: questa settimana si inizia bene!

La mobilità elettrica in questa strana settimana che è appena iniziata sembra trovi nuove fondamenta. 
 
In Germania nella città di Amburgo si sono tenute le elezioni. I verdi hanno preso il volo. Questo influenzerà non poco la vita di molti. Perché Amburgo è stata la prima città a bloccare le auto diesel e quindi viene facile pensare che calcherà ancor più la mano sul blocco delle auto a combustione. 
 
In queste ore il presidente degli Stati Uniti è in India e si parla di un accordo per costruire altre nuove 6 centrali nucleari che segnerebbero il secondo grande passo verso una mobilità elettrica anche nella grande India.
 
Ma rimangono ancora forti dubbi se si studiano per bene gli ultimi prodotti. Quelli più moderni. 
 
Prendiamo ad esempio la nuova Hondae. L’auto elettrica del maggior produttore di motori al mondo: Honda. 
 
La nuova Hondae viene proposta nella versione base a 35.500 euro, in quella più dotata e potente a 38.500 euro. Prezzi alti se confrontati con quelli della Peugeot 208e che parte da 33.600 euro. Perché la Peugeot offre una batteria da 57 kwh che garantisce almeno 300 km di autonomia, la Honda una batteria da soli 35.5 kwh che al massimo riesce a far percorrere poco più di 200 chilometri! 
 
Piccola, la Hondae è lunga solo 390 centimetri, super curata dentro sia nei materiali sia nei sistemi di intrattenimento (spettacolare il grande schermo), la nuova Hondae ha motore elettrico posteriore e anche trazione posteriore. Ciò libera spazio all’anteriore e permette di avere un raggio di sterzo eccezionale per farla girare in città anche in un fazzoletto. 
 
Tecnicamente la nuova Hondae è davvero curata, intelligente e ben fatta. Ma lascia molta amarezza per la batteria che essendo tanto piccina mina e molto il suo utilizzo.

La nuova Hondae nasce su una piattaforma dedicata e ha sistema di parcheggio automatizzato, telecamere al posto degli specchietti…è davvero un piccola navicella spaziale ma nella sostanza a ben pesarla non convince. Costa tre volte tanto una city car equivalente a benzina, impone un cambio di stile di vita che comporta minore libertà, non offre più spazio interno anche per i bagagli…e soprattutto non può essere usata come unica auto.

E attenzione: con la diffusione della mobilitòà elettrica più centrali nucleari serviranno.


 

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