Link & Co: in Europa dal 2019.
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22 novembre 2017

cinesi: dal 2019 Link & Co sbarca in Europa. Sarà una...

Lynk & Co è un nuovo marchio di automobili con capitali cinesi ma ingegno svedese che fa parte del Gruppo Geely a cui anche Volvo appartiene.

Dal 2019 questo nuovo marchio vuole proporsi in Europa, con un crossover ma soprattutto con un approccio diverso dal solito, quello dell’auto “smarthphone”!

Il primo veicolo che potrebbe arrivare è un crossover che scommette sull'individualizzazione grazie a parti della carrozzeria che si possono comporre a piacimento nei colori, soprattutto per colpire una clientela giovane e quindi anche più portata alle rivoluzioni. Sotto la pelle c’è molta Volvo, a partire dal motore 1.5 a tre cilindri che servirà pure la XC40. A livello di dimensioni misura 4448 mm in lunghezza e 1890 in larghezza così da dare buona abitabilità. Come ingombro è quindi simile alla BMW X1 e alla Volvo XC40 ma la prima Link & Co ad arrivare in Europa avrà un costo sensibilmente inferiore con servizi si narra nettamente superiori.

Il modello Link & Co verrà prodotto in Cina e arriverà anche in versione elettrica ma la sua vera diversità sarà nel come verrà venduto e gestito perché sarà un’auto superconnessa e distribuita con canali fino ad oggi poco utilizzati dal mondo automotive. Si immagini un’auto che poco necessiti di assistenza e che se problemi avrà verranno gestiti principalmente in remoto come accade per gli smartphone; la vendita dovrebbe avvenire solo via internet su una piattaforma simil Apple per l'Iphone (si sceglieranno i colori, le "cover", il software sarà la potenza...) e poi una volta configurata arriverà direttamente a casa! La gestione dell’auto potrà essere condivisa che significa avere una app con cui aprirla e usarla ma anche indicare dove è e quindi cederla a chi ne ha bisogno!

In poche parole Link & Co potrebbe essere uno scalpello per rompere il granitico concetto della proprietà a favore della condivisione che però non è oro come potrebbe sembrare perché erode il potere economico delle persone e vincola non poco chi sceglie questa formula. Inoltre la condivisione assieme al pagamento dell'uso di cui tanti parlano ultimamente, butta alle ortiche il concetto che ha fatto grande il mondo occidentale: quello del possesso che stimola la cura del bene, impone qualità e durabilità (anche a favore dell'ambiente), genera ricchezza e libertà facendo vivere sempre meglio l'ultima generazione, almeno fino a poco tempo fa. Se invece un domani nulla si avrà perché capitolati davanti alla condivisione e alle nuove "visioni", il rischio concreto è che schiavi si diventerà con problemi tra l'altro sull'ambiente non indifferrenti perché il concetto di una mobility-smartphone potrebbe anche significare, come accade per la telefonia, un ricambio generazionale praticamente annuale e non come ogni 7 oggi sull'auto, con tutte le conseguenze del caso anche per lo smaltimento. E altro fatto da non sottovalutare, tutto ciò darà sempre più lavoro ai computer sottraendolo agli umani. 

 

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carlo 22 novembre 2017 alle 8:01
Pensare un’auto come un iphone è da furbi perché potrebbe far scattare la molla della continua voglia di sostituzione ma costerà cara a tutti
massimo 22 novembre 2017 alle 8:02
Ah ah ah: rido perché ci saranno tanti colleghi che andranno a casa!!! Io sono già stato vittima della riduzione rete volkswagen che ha tagliato un terzo di concessionarie senza che nessuno dicesse qualcosa
mario 22 novembre 2017 alle 8:03
Il progetto è interessante ma come si è scritto comporta grandi cambiamenti. Bisogna vedere se saranno positivi
Andrea 22 novembre 2017 alle 8:13
Pazzesco! Questo scenario mi spaventa non poco
LucaS 22 novembre 2017 alle 8:14
All'insegna del consumismo più sfrenato, mi pare di capire.....
Fabri 22 novembre 2017 alle 8:17
Sembrerebbe rendere tutto più facile: dall'acquisto, alla gestione e la condivisione con altri è pure una buona cosa perché così si condividono anche i costi
Giac 22 novembre 2017 alle 8:22
Gruppo Geely in gran fermento, hanno soldi da investire ovunque, dovrebbero però investire su un designer più capace perchè il frontale di questo è inguardabile
Seba 22 novembre 2017 alle 8:24
Ci mancava l'auto "smartphone" così quando ci saranno da fare gli aggiornamenti alla app/software...auguri a tutti!
Michele 22 novembre 2017 alle 8:32
Tutto si pensava ma non a uno sbarco cinese così evoluto
milano 22 novembre 2017 alle 8:32
È una volvo travestita e il genere travestiti ad alcuni piace!
Stefano 22 novembre 2017 alle 8:37
Parlo da venditore di auto: tutti si stanno buttando sulle vendite via internet. Prima i centri commerciali hanno ucciso i piccoli negozi, ora internet sta mangiando i centri commerciali… e soprattutto si sono persi tanti posti di lavori! Ma nessuno ci pensa???
Micky 22 novembre 2017 alle 8:38
Ma quello che l’ha disegnata la notte precedente ha mangiato pesante???
Luciano 22 novembre 2017 alle 8:43
Tutto via web! Da un lato è una comodità dall'altro è alienante: scompaiono appunto molti posti di lavoro e i rapporti umani diretti saranno ridotti al minimo, è un cambiamento epocale
Marzio 22 novembre 2017 alle 8:44
Il problema sono le nuove generazioni che usano i soldi dei genitori per comprare tutto sul web così facendo distruggono tutto e con cosa vivranno quando non ci sarà più nulla che darà loro i soldi???
Ruggi 22 novembre 2017 alle 8:48
Non penso che ci sia molto da aggiungere se non che scompiglierà non poco le carte sul tavolo
Stef 22 novembre 2017 alle 8:54
Le vendite on line sono una vera rivoluzione, stanno radicalmente cambiando le abitudini di tutti ma non credo in meglio: come si fa ad acquistare un auto senza neanche averla vista dal vivo e provata?!
Albe62 22 novembre 2017 alle 9:00
Già il nome la dice lunga su link ma così connessa della privacy chi se ne occuperà?
Mauri60 22 novembre 2017 alle 9:02
Tutti con 'sti motori a tre cilindri: ho avuto la sfortuna di acquistare un tre cilindri turbo e non sono per nulla contento. Vibra, consuma, fa rumore… ma perché fanno questi motori?
RS 22 novembre 2017 alle 9:05
Non sarà la sola link & co a cambiare il modo di vendita: guardate VW con la T roc cosa sta facendo su internet!
Nino 22 novembre 2017 alle 9:37
La macchina non è male e avendo la possibilità di attingere da Volvo dovrebbe presentare una qualche garanzia di qualità e buona riuscita, certo è che il sistema di gestione "simil smartphone" lascia perplessi
Giulio 22 novembre 2017 alle 9:40
Finalmente qualcuno che propone qualcosa di veramente innovativo nel mondo dell'auto, il gruppo Geely sta dimostrando di essere molto avanti, avere grandi potenzialità e molto coraggio, bravi!
Fra 22 novembre 2017 alle 9:41
Roba da cinesi, in tutti i sensi!
Fulvio 22 novembre 2017 alle 9:45
Chi comprerà quest'auto parlerà più di app che di prestazioni
Gigi 22 novembre 2017 alle 9:47
I cinesi progrediscono a velocità incredibili ma non sono convinto si tratti di vero progresso: il modo in cui stanno delineando il futuro del mondo auto mi da' più l'idea di un generale appiattimento e impoverimento
Angelo 22 novembre 2017 alle 9:50
Da un'auto voglio emozioni, controllo e libertà, queste nuove proposte eliminano tutto. La connettività, la guida autonoma, l'elettrico, i motori controllati a distanza da remoto....non è per appassionati di auto e motori ma per informatici!
Jan 22 novembre 2017 alle 9:52
E quando serve la manutenzione fisica (non gestibile a distanza) cosa si fa? Si va in una delle pochissime officine rimaste che saranno giocoforza intasate di lavoro, ma dai!
Domenico 22 novembre 2017 alle 9:53
Modelli di sviluppo insostenibili
renatone 22 novembre 2017 alle 9:55
Le sinergie con Volvo sono una garanzia, la linea non è male, staremo a vedere come organizzeranno l'assistenza, che ancora non l'ho ben capito
ars 22 novembre 2017 alle 9:57
a scuola ci dicevano che con i computer l'uomo sarebbe stato piu libero e cosi e' stato: sono a casa senza lavoro
Bob 22 novembre 2017 alle 10:01
Oggi tutto viene fatto a tavolino, la tecnologia è disponibile per tutti, gran parte dei componenti di una vettura sono fatti dai fornitori, basta assemblarli e dotarli di elettronica e connessioni, la meccanica è ormai parte marginale e così si sta trasformando l'auto in un elettrodomestico al pari di un frigo o di un televisore
Davide 22 novembre 2017 alle 10:11
Già ora che ho una vettura tradizionale e un normale i-phone vengo regolarmente avvertito della distanza dalla mia macchina! Mi sento controllato!! A me non piace questa evoluzione dei sistemi: siamo tutti sotto scacco di queste app!!
Xt 22 novembre 2017 alle 10:13
I prezzi? Si sa qualcosa?
Giorgio43 22 novembre 2017 alle 11:04
Come si può pensare di poter afre a meno delle concessionarie? Chi compra un'auto la vuole vedere, toccare, provare anche per confrontarla con altre, non è un maglione che sai la taglia e lo ordini di un altro colore a colpo sicuro
Ema 22 novembre 2017 alle 13:02
I costruttori cinesi, tempo 10 anni, ci sorpasseranno, sono furbi perché comprano i marchi di prestigio europei come Volvo e li sfruttano al massimo sia per lo stesso brand sia per nuovi inventati di sana pianta come questo Lynk&Co
ValTu 22 novembre 2017 alle 13:06
I cinesi stanno stravolgendo il mondo intero sotto ogni aspetto, d'altra parte sono 1 miliardo e mezzo di persone con una età media di 30/35 anni e con le potenzialità di mettere il mondo commerciale sotto i loro piedi. Questo è solo un assaggio
Ferdi 22 novembre 2017 alle 13:08
L'auto è un prodotto complicato da costruire non si può paragonare o, peggio, realizzare come fosse uno smartphone!
Dinghi 22 novembre 2017 alle 13:10
Si dovrebbe, quindi, acquistarla on line credendo in un costruttore sconosciuto solo perché dietro c'è Volvo? Mi sembra azzardato
Yuri 22 novembre 2017 alle 13:13
Vorrei capire meglio il funzionamento di queste formule commerciali per l'acquisto e l'assistenza, non mi sono chiare
MarioMo 22 novembre 2017 alle 13:38
Mi da' l'idea di un altro bluff come Tesla: regolari (ogni 6 mesi circa) nel fare annunci strepitosi e poi sulle strade.....un bel niente
Franz 22 novembre 2017 alle 13:45
Mi risulta che le auto più vendute in Cina siano i marchi premium europei, quindi: loro comprano le nostre e noi dovremmo essere attratti da questo gioiellino?
Silvio 22 novembre 2017 alle 14:01
Avrà successo solo se il prezzo sarà davvero "nettamente più basso e i servizi proposti nettamente superiori" ora è presto per dirlo, vedremo tra due anni
Gianni 22 novembre 2017 alle 14:45
In sintesi propongono una specie di car sharing gestibile dal proprietario per un gruppo selezionato di utilizzatori: l'interpretazione moderna di "auto di famiglia"
Enrico 22 novembre 2017 alle 14:48
Se non si serviranno della tradizionale rete di distribuzione per la vendita e questa sarà solo online, dove si potrà andare a vedere la vettura e provarla soprattutto?
Damian 22 novembre 2017 alle 15:22
Non riesco a capire quali vantaggi concreti dia rispetto ad un'auto tradizionale, forse è il fatto di non avere bisogno della chiave per utilizzarla...ma allora sarà più facile anche rubarla, se è sufficiente connettersi alla app
Giuse 22 novembre 2017 alle 15:23
Così connessa, sarà da piangere se il sistema dovesse avere dei blocchi temporanei
mark3 22 novembre 2017 alle 15:37
I cinesi dopo anni di tentativi vari di scopiazzamenti di auto tradizionali, ora arrivano con la prima auto con un valore intrinseco proprio: quello della connettività. Per la serie: "motori, meccanica e tutto il resto non ha importanza, quello che è fondamentale è essere connessi"
PoLi 22 novembre 2017 alle 15:40
Senza la rete dei concessionari i prezzi dovrebbero essere sensibilmente inferiori
Vag 22 novembre 2017 alle 15:42
Si stanno delineando scenari incredibili
Luc 22 novembre 2017 alle 16:22
Posteriore e fiancata sono molto belli, ricordano molte altre concorrenti, però sono riusciti, il frontale invece è orribile; comunque di strada ne hanno fatta i cinesi
Fulvio 22 novembre 2017 alle 16:39
Una vettura che fa proprie tutte le mode attuali e future: suv, elettrico, connettività, condivisione, acquisto on line, assistenza da remoto