Mercedes mbux ehi mercedes
A proposito di...
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18 gennaio 2019

cosa ci aspetta: il futuro è già arrivato. Ehi Mercedes...

Connessa, elettrica e autonoma
Queste sono le tre parole magiche per la mobilità di oggi e domani. 
Non del futuro.   
Connessa l’automobile lo è già, elettrica lo sta diventando e autonoma lo sarà prima di quanti molti pensano

Di automobili super connesse già ce ne sono. Usiamo come esempio principe la Mercedes Classe A con l’assistente vocale “ehi Mercedes” che poggia sull’universo Mbux e conosciamolo meglio. 

L’MBUX è il sistema di infotainment di Mercedes basato sull'intelligenza artificiale con funzioni predittive. Dal suo debutto un anno fa, oggi viene utilizzato da ben sette modelli della Casa automobilistica tedesca e a breve andrà su tutta la gamma tra cui anche i veicoli commerciali come il nuovo Sprinter
 
Per entrare nell’universo MBUX basta una parola, Hey Mercedes! Sfruttando l’intelligenza artificiale avanzata del Voicetronic, dei comandi vocali, la Classe A dialoga con gli essere umani che la occupano! Attenzione solo quelli dei sedili anteriori. Non serve premere bottoni: oggi basta dire semplicemente "ehi mercedes, che temperatura c’è a Napoli?" E arriva la risposta: "a Napoli ci sono 22 gradi".
 
Ogi si possono fare domande su musica ma anche avere informazioni su sport, andamento della Borsa, calcoli, argomenti di cultura generale, info meteo in tempo reale…e se si vuole arriva a suggerire hotel e ristoranti, sfruttando la partnership con Tripadvisor® e Yelp®, e permette di inviare sms sfruttando le funzioni avanzate del Voicetronic. Insomma si ha un vero segretario/a, anche un po’ impiccione, perché la scelta di alberghi o ristoranti si basa sulle nostre ricerche o nei posti che solitamente frequentiamo. Se si va spesso a mangiare il pesce il sistema sa che lo preferiamo alla carne, quindi...
 
Ma c’è molto di più. Sfruttando MBUX con i principali assistenti vocali e wearable device come Amazon Echo®, Google Home®, Apple Homepod® e Garmin® si ottiene un’interazione domotica che va in due direzioni: da casa è, infatti, possibile attivare la gestione attiva della vettura, richiederne la localizzazione, la scadenza dei tagliandi e numerose altre funzionalità, tra cui l’invio di un indirizzo per la navigazione. Dalla vettura si possono, invece, gestire le principali funzioni di domotica come l’accensione o lo spegnimento delle luci o il riscaldamento di casa. Inoltre una volta saliti a bordo, attraverso la creazione di profili personalizzati, l’MBUX conserva le preferenze di chi usa l’auto, settando automaticamente la regolazione degli specchi, i sedili, le emittenti radio preferite e personalizzando la grafica del cockpit. Inoltre attraverso il riconoscimento si potrà accedere e avviare l’auto completamente senza schede e chiavi.

Anche la navigazione entra in una nuova dimensione  con l’MBux grazie alla realtà aumentata e innovazioni quali la navigazione predittiva che analizza i nostri spostamenti e in base alle abitudini propone automaticamente una serie di destinazioni possibili. Pagando a parte si può avere un sistema di navigazione che all’incrocio arriva a far vedere le immagini e non la grafica, legge i numeri civici e li proietta sullo schermo così da evitare di allungare il collo per scorgerli; e poi se si arriva lunghi al semaforo proietta l’immagine così che quando diventa verde lo segnala sullo schermo!!

Attraverso il protocollo Car-to-X (molte nuove auto oggi hanno sistemi che dialogano tra loro e quindi se una BMW è ferma per traffico in tangenziale avverte autonomamente anche una Mercedes che sta per arrivare, la quale può cambiare percorso), l’MBUX dialoga inoltre con gli altri utenti della strada e segnala prontamente situazioni di pericolo, come ad esempio incidenti, veicoli in panne o presenza di potenziale rischio ghiaccio sul manto stradale. È, inoltre, disponibile l’innovativo servizio di navigazione What3Words: tutto il mondo mappato in tre parole. 

Le potenzialità del sistema Mbux sono davvero infinite e possono comprendere anche alcuni servizi a pagamento e non a caso Vodafone automotive®, offre la possibilità di creare un vero e proprio hotspot di bordo ad alte prestazioni. C’è la possibilità di disporre di infotainment internet radio TuneIn® e l’applicazione Tidal che permette di ascoltare i propri brani preferiti, in streaming on demand.

Ma la vera rivoluzione dell’auto connessa è la sharing economy.

Da sempre il Gruppo Daimler è pioniere nella ricerca di soluzioni di mobilità intelligenti come il car sharing. Dopo l’esperienza di car2go è oggi possibile condividere anche la propria automobile in famiglia o all’interno di un network di amici o colleghi
I comandi sono semplici e intuitivi grazie all’app Car Sharing di Mercedes me. In soldoni significa che chi oggi compra ad esempio una Mercedes Classe A può condividerla con familiari o amici. Nei fatti: basta attivare la funzione riconoscimento smartphone di amici e parenti e attraverso una specifica app ognuno può chiedere la disponibilità dell’auto che se non in uso se la può prendere senza avere chiavi o quant’altro.
Facciamo un esempio ancora più chiaro: il papà parte e va in aeroporto. Parcheggia la classe A e sta via due giorni. L'amico che arriva la può prendere, usare per andare in centro. Nel frattempo quando il suo amico non la usa può prenderla il figlio…e poi la moglie…l'amico del figlio... Insomma con un’auto si arrivano a servire molto più utilizzatori.

Il sistema Mbux va oltre, si occupa anche della nostra salute.

Mbux arrivare a leggere il nostro stato di salute e non solo leggendo la pressione ma anche venendo a conoscenza di quanto dormiamo…arrivando a consigliare cosa fare per avere una vita migliore!


Il sistema Mbux bisogna anche raccontare che riconosce i movimenti. Permette, ad esempio, di modificare il contenuto dello schermo semplicemente avvicinando una mano al touchscreen. Inoltre, il sistema è in grado di distinguere tra comandi impartiti dal guidatore o dal passeggero anteriore, quindi sa per quale sedile deve attivare, ad esempio, la funzione di massaggio. Una caratteristica particolare del sistema di assistenza per gli interni è la funzione Preferiti, attivabile tenendo ferma la mano con il segno di ‘V’ del dito indice e medio sopra la consolle centrale. In questo modo è possibile impostare e richiamare qualsiasi comando gestibile da MBUX. Un tipico comando preferito è "Portami a casa". Dal momento che il sistema è in grado di capire da chi proviene il comando, il guidatore e il passeggero anteriore possono assegnare allo stesso segno della mano funzioni preferite addirittura diverse tra loro. Vi sono poi altre funzioni comandabili in modo intuitivo: quando si è al buio lo spot di lettura, ad esempio, può essere acceso e spento avvicinando la mano al retrovisore interno; se in assenza di luce il guidatore allunga la mano in direzione del sedile lato passeggero non occupato, si attiva automaticamente la relativa illuminazione, che facilita l'individuazione degli oggetti presenti. Non appena la mano si allontana, la luce si spegne automaticamente.
 
L’automobile quindi da soggetto passivo diventa sempre più attivo con funzioni e intelligenza da umano.  
Ma non è tutto oro quello che luccica.
 
1)       questi sistemi hanno dei costi e si pagano, quindi aumenteranno le spese di gestione dell’automobile se si vuole avere il meglio della tecnologia.
2)       l’industria dell’auto sta applicando e seguendo il mondo dell’informatica, dove hardware e software hanno durate limitate. Ciò renderà l’automobile un prodotto meno longevo e questo potrebbe impattare non poco sull’ambiente. 
3)       l’essere umano si sta sempre più impoverendo demandando sempre più all’intelligenza artificiale e all’elettronica (che infallibile non è e nemmeno longeva) con il rischio sempre più concreto che diventi servo e non padrone.
4)       Il grande fratello tocca l’apice: si è totalmente sotto controllo. Aumenteranno gli analisti. Non più statistiche ma certezze per il marketing che opererà sempre più mirato per influenzare le scelte. Il consumatore sarà sempre più gestito e diviso in classi sociali ed economiche. 
5)       Chi oggi compra un’auto con questo sistema non è detto che tra cinque, sei anni possa ancora goderne appieno le funzioni. Perchè molte app potrebbero non essere più combatibili. Un po’ come accade con i telefonini. Ciò potrebbe essere sfruttato per accelerare la sostituzione…
6)       l’automobile cambia come è cambiato il telefono: non serve più per andare da A a B. 


 

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